Piante ed erbe

Tulipano – Tulipa

Il tulipano fa parte di un famoso genere di geofite bulbose, erbacee perenni a fioritura primaverile, comprendente più di 100 specie e un numero imprecisato di ibridi e varietà; comprende fiori dai colori accesi e forme diverse, dalla classica coppa semplice ad altre più complesse.

Tulipa (L., 1753) è un genere di piante della famiglia delle Liliaceae che comprende specie bulbose alte 10-50 cm. Questa pianta è in grado di crescere spontaneamente; in Italia è comunemente conosciuta con il nome di tulipano.

Il tulipano è un fiore allegro, elegante, colorato, la cui fioritura è concentrata nei mesi di primavera (da marzo a maggio), ma comprende anche la stagione invernale se provengono dai paesi dove vengono coltivati durante questo periodo. Ed è un fiore robusto, considerando il fatto che dura almeno un paio di settimane prima che i petali si affloscino.

Descrizione

Il tulipano è un membro della famiglia dei gigli, Liliaceae, insieme ad altri 14 generi. Originariamente si trovava in una fascia che si estendeva dall’Europa meridionale all’Asia centrale, dal XVII secolo si è ampiamente naturalizzato e coltivato in gran parte del mondo.

I tulipani sono piante erbacee con bulbo rivestito di tuniche secche, fragili, bruno-rossicce, le foglie sono da lineari a largamente lanceolate, e il perigonio è campanulato a colori brillanti e vari (bianco, giallo, aranciato, rosso fino a quasi nero). I tulipani si coltivano in piena terra, mettendo i bulbi a 10 cm di profondità. Si moltiplicano anche per seme, ma in tal caso la fioritura si ha soltanto dopo 3-4 anni.

Etimologia

Il nome deriva dal turco tülbent, che significa “turbante”, e dal francese, per la forma che il fiore sembra rappresentare.

Distribuzione e habitat

Il genere ha avuto origine nei monti del Pamir e nelle montagne dell’Hindu Kush e del Tien Shan. L’ambito di crescita del genere si estende verso est dalla penisola iberica, attraverso il Nordafrica, la Grecia, i Balcani, la Turchia e attraverso l’oriente (Siria, Palestina, Libano, Giordania) e Iran, verso nord fino all’Ucraina, al sud della Siberia e Mongolia e ad est verso il nord-ovest della Cina.

Questa pianta ha una storia antica: sebbene i tulipani fossero stati probabilmente coltivati in Persia dal X secolo, non vennero all’attenzione dell’Occidente fino al XVI secolo, quando i diplomatici occidentali alla corte ottomana li osservarono e ne riportarono i pregi. Questo fiore ebbe una grande popolarità in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico, che lo volle sviluppare in numerose varietà ed impiantare ovunque.

Fu portato per la prima volta in Europa nel 1554 dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, ambasciatore di Ferdinando I alla corte di Solimano il Magnifico, che ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi. Clusius trovò un modo per sviluppare molte varietà di tulipani, nei più svariati colori e forme. La sua coltivazione nei Paesi Bassi iniziò all’incirca a partire dal 1593. I tulipani divennero rapidamente una merce di lusso e uno status symbol, non solo per il loro valore decorativo, ma anche per il valore economico, e crebbero rapidamente di prezzo. Dai loro scambi commerciali nacque tra il 1634-37 la prima bolla speculativa documentata della storia del capitalismo, la famosa bolla dei tulipani, che esplose il 5 febbraio 1637.

Oggi i Paesi Bassi ne sono il maggior produttore a livello mondiale, producendo fino a 3 miliardi di bulbi all’anno, la maggior parte destinati all’esportazione.

Utilizzo

Il tulipano è molto popolare in tutto il mondo, sia come fiore reciso, sia da coltivare in vaso sui terrazzi o negli appartamenti, sia per comporre aiuole ordinate, monocromatiche o variopinte, per decorare parchi, giardini, prati.

I petali di tulipano sono commestibili e il loro gusto è più o meno simile a quello della lattuga o ad altre insalate. I bulbi non sono commestibili nonostante siano stati consumati durante alcune carestie.

La celebrazione del capodanno persiano che risale a oltre 3000 anni fa, segna l’avvento della primavera e i tulipani sono usati come elemento decorativo durante i festeggiamenti

Il tulipano è il simbolo nazionale del martirio in Iran e simbolo di protesta.

Nell’Impero Ottomano il tulipano era visto come un simbolo di abbondanza e indulgenza e ancora oggi è simbolo sacro per alcune culture, ma mentre nella cultura turca il tulipano era un simbolo del paradiso terrestre e aveva quasi uno status divino, nei Paesi Bassi rappresentava la brevità della vita.

I Festival dei Tulipani sono diffusi in tutto il mondo, non solo nei Paesi Bassi.

Coltivazione

Richiede terreni sabbiosi, con una buona capacità di drenaggio, profondi, freschi ma senza ristagno, irrigui, concimazioni con letame ben maturo, o con soluzioni di nitrato prima e dopo la fioritura, irrigazioni durante la stagione vegetativa.

Per poterli ammirare durante la primavera è necessario avviarne la coltivazione tra ottobre e novembre. La messa a dimora dei bulbi deve infatti avvenire prima dell’arrivo del grande freddo e delle gelate. I bulbi vanno messi nel terreno a una profondità tra i 10 e i 30 centimetri, sulla base della specie che stiamo coltivando. In generale, più è alto lo stelo della pianta, più dovrà essere profonda la buca dove piantare i bulbi.

Il tulipano si moltiplica con i bulbilli che si formano alla base del girello, per ottenere bulbi di qualità dopo la fioritura lasciare alla pianta tutte le foglie eliminando solo i fiori, ed estraendo i bulbi dal terreno appena le foglie ingialliscono.

Le varietà

Di tulipani in natura esistono innumerevoli cultivar, colori, forme e dimensioni.

Tra le numerosissime specie e cultivar disponibili sul mercato, può essere utile segnalare quelle che la Royal Horticulural Society ha premiato con il prestigioso “Garden Merit”, un  premio che descrive la bellezza della pianta ma anche la sua adattabilità e resistenza, nonché facilità di coltivazione.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere, il sito amaperbene.it è indipendente, senza un editore e senza conflitti di interesse, non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. Per saperne di più contatta la redazione: redazione@amaperbene.it

Articoli Correlati