Stregonia siciliana – Sideritis syriaca
Il Polygonatum odoratum (Miller) Druce, conosciuto come Sigillo di Salomone, appartenente alla famiglia delle Liliaceae è una pianta erbacea perenne, alta anche 50 cm, con rizoma strisciante. I fusti sono da eretti ad arcuati, lisci ma angolosi. Le foglie sono alterne, quelle inferiori lungamente ovate le superiori più lanceolate, ruvide e di colore verde chiaro.
I fiori, piccoli e profumati come quelli del Giacinto, nascono all’ascella delle foglie, sono biancastri e tubulosi, retti da un sottile, corto peduncolo. Il frutto, autunnale, è una bacca globosa di colore bluastro, pruinosa. Contiene 1-3 semi, grinzosi. Cresce nei boschi della zona montana e submontana. E’ adatta a tappezzare le zone ombreggiate dei giardini con la sua splendida fioritura bianca e profumata che contrasta con il fogliame verde.
Il nome generico Polygonatum deriva dai termini greci πολύς, πολλή, πολύ (= molto) e γόνυ, γόνατος (= ginocchio, nodo) a indicare i rami nodosi e angolosi delle piante di questo genere. Il nome volgare, Sigillo di Salomone, dato alla pianta è riferito alla forma particolare dei segni circolari o cicatrici, simili a un sigillo, lasciati sul rizoma dalla pianta quando essicca.
In Italia il Polygonatum viene chiamato comunemente anche Ginocchietto.
Secondo antiche credenze popolari coltivare il Sigillo di Salomone in vaso o nel giardino è di buon augurio e serve a tenere lontano dalla propria casa sventure e spiriti maligni.
Di questa pianta, che fiorisce tra aprile e giugno nel periodo primaverile, si utilizzano soprattutto le radici per la preparazione di rimedi naturali utili sia in ambito estetico sia digestivo. Tra i suoi principi attivi si annoverano mucillagine, glucochinina (molto utile per la salute grazie alla sua azione ipoglicemizzante), gomma arabica, saponine, tannini, idrocolloidi e asparagina.
Dal Sigillo di Salomone si ricavano prevalentemente tisane e impasti curativi da applicare sulla pelle, i cosiddetti cataplasmi, che rappresentano soluzioni efficaci del tutto naturali fin da tempi remoti.
Tutta la pianta è velenosa, in particolare rizomi e frutti.
Alla pianta vengono attribuite le seguenti proprietà: bechica, cardiotonica, diuretica, ipoglicemizzante, lenitiva, oftalmica, risolvente, sedativa, tonica.
Molto note sono le sue qualità digestive e la capacità di limitare l’assorbimento di glucosio, così come gli effetti benefici per il benessere delle vie urinarie grazie alla presenza dell’asparagina che stimola la diuresi. A questi vantaggi si aggiunge la capacità di garantire il benessere dell’intestino e contrastare la stipsi, grazie al potenziale benefico dell’asparagina, ma non mancano qualità vantaggiose anche per favorire la digestione e dare sollievo allo stomaco appesantito. Infine, tra i vantaggi che derivano dall’uso di questa pianta si può inserire anche la cura dei reumatismi.
Inoltre, il Sigillo di Salomone vanta qualità cicatrizzanti e favorisce il rinnovamento delle cellule, agevolando e velocizzando la guarigione delle ferite. Molto efficace, inoltre, è il potere schiarente di questa pianta che riduce visibilmente le macchie cutanee in modo naturale. Risorsa naturale per ridare luminosità alla pelle, il Sigillo di Salomone può essere adoperato per creare preparati efficaci per schiarire le macchie cutanee, inestetismi spesso causati dall’esposizione al sole, da fattori ormonali o dall’assunzione di terapie farmacologiche in modo prolungato.