Sanguinella | Cornus sanguinea L.
La sanguinella (Cornus sanguinea L., 1753) è una specie botanica della famiglia delle Cornaceae. Deve il suo nome alle foglie rosse dell’autunno e al legno duro dei suoi rami. Viene anche chiamata corniello sanguinello.
Il nome generico deriva dalla radice indoeuropea “kar” (duro), da cui anche il latino “cornus” (corno), e allude alla durezza del legno; il nome specifico allude al colore rossastro dei giovani rami e delle foglie in autunno.
L’areale di questa specie comprende l’Europa e l’Asia Minore. In Europa Centrale è ampiamente diffusa. Predilige terreni calcarei e cresce spesso ai margini di foreste o presso corsi d’acqua.
La sanguinella è un arbusto che può crescere fino a 5 m. e oltre; ha una corteccia liscia, bruno-verdastra, che diventa rugosa con l’età; i rami giovani sono spigolosi, pubescenti ed arrossati. Le foglie sono ovali e possono raggiungere una lunghezza di dieci centimetri. La nervatura delle foglie è ricurva e i piccioli non presentano peluria. I fiori sono ermafroditi (monoici) e autoimpollinanti. La sanguinella fiorisce da maggio a giugno; i fiori sono bianchi e profumati. Vengono impollinati da diverse specie di apoidei. La pianta spontanea è fruttifera da agosto a settembre; spesso fiorisce una seconda volta nell’anno (settembre-ottobre, se il clima è favorevole). I frutti sono drupe grandi come un pisello e non commestibili e che in seguito alla maturazione diventano neri. I frutti vengono mangiati dagli uccelli e da alcuni mammiferi. I giovani polloni rossi dell’arbusto si raccolgono a fine inverno per fabbricare graticci e cesti.
Dalla scorza dei rami si estrae la dimetilglicina che ha proprietà antitrombotiche e anticoagulanti; trova indicazione nell’ipertiroidismo con segni di tireotossicosi (dimagrimento, tremori fini delle mani, tachicardia, esoftalmo, ansia, diarrea, etc.).
In passato i semi macinati fornivano un olio combustibile per le lampade, mentre dalla corteccia si estraeva una tintura brunastra per tingere tessuti.
Il Sanguinello è utilizzato per interventi di recupero ambientale e rinverdimento, specialmente dove la vegetazione è mancante: la sua rapida crescita, la rusticità, la scarsa necessità di manutenzione, l’abbondante fioritura, i colori autunnali fanno sì che sia apprezzato a tale scopo, per coprire luoghi impervi e formare fitte siepi. Per gli stessi motivi è largamente impiegato a scopo ornamentale come siepe, in giardini e parchi cittadini.
Inoltre è pianta mellifera: essendo ricco di polline e di nettare, è molto ricercato dalle api ed entra nella produzione del miele millefiori primaverile.
In passato le drupe venivano utilizzate per le qualità tintorie, la corteccia trovava impiego in erboristeria per le sue proprietà medicinali e dai semi si ricavava un olio usato nella lavorazione dei saponi.
I polloni ed i giovani rami flessibili di questo arbusto vengono intrecciati a formare cesti e panieri.
Nel linguaggio dei fiori il Corniolo rappresenta la buona salute ed è un augurio di lunga vita.