Quassia | Quassia amara L.F.
Quassia è un genere di arbusti e alberi della famiglia delle Simarubacee a diffusione pantropicale (è presente nelle regioni tropicali di tutti i continenti). Per alcuni studiosi, però, questo genere dev’essere limitato alla sola specie Quassia amara, spontanea nella Guiana e nelle regioni limitrofe del Brasile, nonché a Panama, e coltivata in altri territori del Sudamerica tropicale.
L’arbusto della quassia è generalmente alto un metro, ma può raggiungere anche i due o addirittura tre metri e il tronco non supera i dieci centimetri di diametro. Le foglie della quassia sono imparipennate e presentano un picciolo alato. Dai fiori rosso rubino si sviluppano i frutti, delle drupe dalla forma ovale. La droga della quassia amara, cioè la parte della pianta a più alto tenore di sostanze attive, è la corteccia. La famiglia di piante cui appartiene la quassia sono infatti caratterizzate da canali secretori nella corteccia in cui scorre una sostanza amara ricca di quassinosidi, lattoni sesquiterpenici. Queste molecole conferiscono alla droga delle Simaroubaceae proprietà toniche e digestive.
Costituenti chimici: alcaloidi indolici; terpenoidi (quassina, picrasmina); sostanze ad attività amaro-tonica; cumarine (scopoletina).
La Quassia amara o Amargo oltre a molti degli elementi antimalarici presenti anche nel chinino, contiene un elemento chimico chiamato quassino, che dona all’amargo un indice di amarezza del 400.000.
La Quassia amara è apprezzata da secoli per le sue virtù medicinali: le proprietà insetticide e repellenti della Quassia amara sono note da tempo e sono dovute ai suoi principi attivi quassina e neoquassina. Tali principi vengono estratti dal legno, inodore, ma caratterizza la quassia. Le quassine agiscono per contatto diretto o per ingestione sul sistema nervoso dell’insetto con un’azione simile a quella del piretro rispetto al quale ha minore persistenza e totale innocuità per l’uomo, gli animali domestici, api e coccinelle. Oltre alla sua azione abbattente crea un effetto repellente rendendo inappetibile il fogliame. Per questa sua caratteristica non va usato in epoca vicina al raccolto su specie eduli (le renderebbe troppo amare). Grazie alla scarsa tossicità, i suoi estratti possono essere utilizzati anche durante il periodo della fioritura. La Quassi amara inoltre non è fitotossica ed ha un breve periodo di attività nell’ambiente
Il nome prende da uno schiavo della Guyana, Quassi, che insegnò agli europei l’impiego della pianta per curare la febbre.
Per quanto riguarda le controindicazioni, la quassia è una droga sicura ma l’abuso di corteccia di quassia può causare irritazione della mucosa gastrica e nausea. Il consumo di quassia amara è sconsigliato in gravidanza e nei bambini. La quassia può interagire con alcuni farmaci (farmaci cardioattivi, anticoagulanti).