Pyracantha

La Pyracantha M. Roem., 1847, detta anche “Agazzino”, è un genere di grandi arbusti appartenenti alla famiglia delle Rosacee; è un arbusto sempreverde da siepe, folto e compatto, dalle foglie lunghe e sottili. I rami sono sottili e ricchi di spine; la fioritura tra settembre e febbraio si presenta con abbondanti fiori piccoli e bianchi, che portano alla nascita di bacche sferiche di colore che varia dal rosso al giallo durante i mesi autunnali. Il Piracanta è noto proprio per queste belle bacche rosse, gialle, arancioni e spesso si dice che sia il ‘camino’ del giardino poiché come un fuoco riscalda e rende accogliente il giardino. Comunque le sue bacche non sono commestibili per l’uomo, mentre gli uccelli sono deliziati dalle bacche di piracanta.

Il nome deriva dal greco pyr “fuoco” e akanthos “spina”; è originaria di un’area che si estende dall’Europa sudoccidentale fino al sud-est asiatico.

L’ambiente ideale per la Pyracantha è soleggiato tutto l’anno o parzialmente ombreggiato, non teme né il freddo né il caldo intenso. Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno e non richiede cure particolari, piuttosto non sopporta i ristagni idrici, quindi irrigare sempre con parsimonia e aumentando l’apporto idrico solo nei mesi più caldi. È consigliabile concimarla almeno un paio di volte all’anno con concimi granulari a lenta cessione, una volta in autunno e una in primavera. Se vengono coltivate come piante da muro, necessitano di sostegni.

I frutti di Pyracantha sono classificati come pomi. La polpa è sicura per il consumo umano, ma è insipida e i semi sono leggermente velenosi in quanto contengono glicosidi cianogenici (come mele, prugne, ciliegie e mandorle). I semi che vengono masticati e schiacciati mentre sono crudi rilasceranno glicosidi cianogenici e possono causare lievi problemi gastrointestinali se mangiati in quantità sufficientemente grandi. Il frutto può essere trasformato in gelatina. I frutti persistono in modo significativo durante l’inverno, il che li rende un prezioso cibo per uccelli.