Piante ed erbe

Platano – Platanus

Platanus (L., 1753) è l’unico genere di piante appartenente alla famiglia delle Platanacee, Gen. Platanus, originario di America centro-settentrionale e bacino del Mediterraneo orientale.

I platani sono alberi monumentali molto apprezzati come piante ornamentali per decorare viali, parchi e giardini di notevoli dimensioni, nonché per l’arredo urbano grazie alla notevole resistenza allo smog delle metropoli.

Descrizione

E’ un albero maestoso, che può raggiungere un’altezza di 40 metri e un tronco del diametro di 3 metri (ma può superare i 4 m), caratterizzato da una corteccia giallastra che si stacca in pezzi irregolari dai bordi tondeggianti. Le foglie sono assai larghe (vanno dai 5 ai 20 cm), dalla forma palmata, con 3-5 lobi a punta, munite di nervature ben visibili; sono di colore verde chiaro che muta nel dorato durante la stagione invernale; i fiori sono poco appariscenti, riuniti in capolini dalla forma sferica. Sulla medesima pianta ci sono fiori sia maschili che femminili. I frutti sono acheni dalla forma conica; contengono un solo seme e un piccolo ciuffo di peli per la dispersione anemofila. Sono riuniti a centinaia in infruttescenze globose, sfaldabili. E’ una pianta molto longeva: alcuni esemplari arrivano fino ai 250 anni di età.

E’ pianta originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale. In Italia cresce spontaneo al Sud. Esige di molta luce ed acqua, spesso si trova in prossimità di corsi d’acqua, un terreno fertile e fresco,

All’interno del genere Platanus sono attualmente comprese 9 specie:

  • Platanus gentryi Nixon & J.M. Poole
  • Platanus kerrii
  • Platanus lindeniana Martens & Galeotti
  • Platanus mexicana
  • Platanus occidentalis – platano occidentale o platano americano
  • Platanus orientalis – platano orientale
  • Platanus racemosa
  • Platanus rzedowskii Nixon & J.M.Poole
  • Platanus wrightii Watson

Nonostante ciò il platano comune (Platanus x hispanica (Aiton) Willd., erroneamente noto anche come Platanus acerifolia), ovvero la specie più diffusa, è in realtà un ibrido spontaneo tra le specie P. occidentalis e P. orientalis, prodottosi probabilmente in Spagna nel XVII sec. (a volte è invece considerato come una varietà di P. orientalis).

Etimologia

L’origine del nome, “Platanus”, deriva dal greco “Platys” che significa “ampio”, per la sua grande chioma o per le sue foglie larghe.

Usi

Assai diffuso è il suo impiego nelle alberature stradali, o come maestoso albero ornamentale troneggiante in parchi e giardini pubblici e privati e, pertanto, la sua presenza assume notevole importanza paesaggistica. Il legno del platano è di buona qualità: compatto, pesante e semiduro. Anche se poco duraturo è usato per lavori di falegnameria, carpenteria, di tornio e di intaglio. E’ un buon combustibile, poiché possiede elevato potere calorifico. Le fronde possono fornire un discreto foraggio al bestiame.

Principali componenti

Acido betulinico, altri acidi e sostanze presenti sono tutt’ora oggetto di studio per le sue proprietà lenitive sulla cute.

Principali proprietà terapeutiche del Platano sono:

Esplica azione drenante cutanea e un’azione lenitiva cutanea nelle forme di acne giovanile e in caso di vitiligine (almeno 6 mesi di trattamento).

Note

E’ possibile riscontrare anche esemplari che mostrano i caratteri di Platanus orientalis L., originario dell’Asia minore e dell’Europa sudorientale, ma introdotto nelle nostre regioni fin dall’epoca romana ed in seguito naturalizzatosi. Questa specie si distingue dalla precedente soprattutto per la foglia divisa in lobi da seni più stretti e profondi e dal lobo centrale decisamente più lungo che largo, a margine sinuato-dentato con numerosi dentelli rivolti verso l’apice e mucronulati.

La base può essere di varia foggia: cuneata, tronca o cordata ed il punto di inserzione del lembo sul picciolo può coincidere con il punto di diramazione delle nervature primarie oppure essere più basso rispetto a questo. Non sembra comunque quest’ultimo un carattere sicuro di discriminazione tra le due specie, almeno da noi, dove probabilmente esiste un’infinità di forme intermedie difficilmente definibili.

Le infruttescenze sono simili a quelle di p. hybrida ma solitamente raccolte a 3-4(6) sullo stesso peduncolo. Talora è possibile scoprire in qualche parco di antico impianto anche qualche esemplare di Platanus occidentalis L., di origine nord americana, con foglie divise in tre lobi poco distinti, tanto da assumere una forma quasi pentagonale, e capolini fiorali solitari.

Redazione amaperbene.it

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