Dal Mondo Vegetale

Pervinca | Vinca minor

La Vinca minor L., conosciuta anche col nome di pervinca,  è una liana erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apocinacee, tipica del sottobosco, dove forma estesi tappeti sempreverdi, ma comune anche lungo i bordi delle strade.

È una pianta piuttosto diffusa, di cui alcune cultivar sono coltivate a scopo ornamentale, soprattutto per realizzare bordure.

Alta 10–15 cm, ha un portamento strisciante e tappezzante. Forma grandi tappeti di fusti striscianti piuttosto esili ed alti al massimo 18 cm che producono radici ai nodi e portano foglie opposte, ellittiche, coriacee e lucide superiormente.

I fiori compaiono tra marzo e maggio, con una possibile seconda fioritura in autunno e sono caratterizzati da un colore azzurro-violetto, denominato appunto blu-pervinca.

Sbocciano su peduncoli di 1 – 1,5 cm all’ascella di corti rametti ascendenti. La corolla è composta da 5 petali con l’apice troncato obliquamente.

È nativa dell’Europa centrale e meridionale. Cresce nel sottobosco erbaceo, specialmente sotto le querce.

Il nome generico proviene dal verbo latino vincire = legare, cingere, perché i lunghi stoloni striscianti si intrecciano, fin quasi a legarsi fra loro, e fa anche un probabile riferimento al fatto che le pervinche, fin dall’antichità, erano utilizzate per intrecciare le ghirlande con cui le giovinette amavano cingersi il capo. L’epiteto specifico minor, come comparativo, venne attribuito da Bauhin (e poi da Linneo), in contrapposizione all’altra specie, V. maior L. che assume dimensioni palesemente maggiori.

Costituenti chimici: tannini, fitosteroli, alcaloidi vincamina, vincristina e pervincina, carotenoidi, acido idrossidobenzoico, ursolico e caffeico, vincamone, eburnamonina, eterosidi flavonoidici, triterpeni.

A livello popolare le parti aeree della pianta sono utilizzate per migliorare la circolazione sanguigna. La pianta contiene in effetti il principio attivo vincamina di cui è dimostrata l’attività nootropica sulla circolazione cerebrale.

Non si conoscono usi alimentari per questa specie che rientra nella lista del Ministero della Salute per l’impiego non ammesso nel settore degli integratori alimentari.

Le foglie sono in grado di esercitare una blanda attività antinfiammatoria e possono venire utilizzate per eczemi, foruncoli e nelle dermatosi. Un infuso di foglie, nell’acqua del bagno o come impacco da applicare sul viso, ha un effetto calmante su pelli delicate ed irritabili.

In medicina ufficiale trova applicazioni nelle affezioni vascolari che limitano l’afflusso del sangue al cervello e nei casi di diarrea, epistassi, ferite, ipertensione, tonsillite, leucemia. L’alcaloide vincristina è un potente citotossico, utilizzato nella cura chemioterapica dei tumori.

È stata usata in passato per diminuire la portata lattea, ma attualmente viene sconsigliata per i possibili effetti tossici per il lattante.

Curiosità

Ai fiori della pervinca e alle sue fronde sempreverdi è associato il concetto di fedeltà in amicizia e di tenacia del ricordo.

Era anche ritenuta simbolo della verginità e si usava spargere i suoi fiori davanti agli sposi o disporre quattro piccoli mazzi di fiori agli angoli del letto coniugale.

La pervinca minore è considerata una pianta tossica per il suo contenuto in vincristina: in caso di assunzione di parti della pianta i sintomi precoci compaiono entro le 24 ore e sono a carico dell’apparato digerente, con nausea, vomito e febbre; quelli tardivi, nella prima settimana, consistono in cefalea, insonnia, delirio, allucinazioni, neuropatie, convulsioni e coma. Questi effetti erano conosciuti anche nel medioevo tanto da essere note ricette per preparare un magico filtro d’amore.

Nel linguaggio dei fiori la Pervinca ha un significato malinconico: comunica a chi la riceve in dono che si conserverà per sempre il suo ricordo.

Redazione amaperbene.it

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