Pera Scipiona
Frutto a polpa bianco verdognola, tessitura medio fine, tenera, molto succosa, molto zuccherina, leggermente acidula; matura da dicembre a febbraio; dotata di buona conservabilità, questa pera viene consumata tal quale o destinata a prodotti e piatti tradizionali del territorio.
La Scipiona è una pera invernale molto diffusa in Romagna nella prima metà del 1800.
Scipiona è una cultivar a portamento eretto di buon vigore e produttività discreta e costante. Scipiona presenta frutti di dimensioni medio grosse (peso medio 180 g), calebassiformi – allungati (per questo è detta anche Pera Fiasca), lievemente ristretti. Il peduncolo è lungo, di medio spessore, ricurvo, con lieve ingrossamento all’inserzione. La buccia è verde giallognola, liscia, mediamente rugginosa. La polpa è colore bianco – verdognolo, tenera, succosa, dolce, lievemente aromatica.
La vulgata designa questa cultivar come originaria dell’Inghilterra, da dove sarebbe stata introdotta in Romagna alla fine del XVIII secolo, ad opera del conte faentino Scipione Pasolini Zanelli. Tuttavia, i pomologi italiani di fine Ottocento non riscontrarono pere simili a Scipiona in Inghilterra, mentre da più parti si sono notate somiglianze con materiale francese, ed in particolare la pera Longe Vert.
Scipiona ha rappresentato la migliore pera per il mercato da consumo fresco per più di un secolo sul territorio regionale, soprattutto nelle province orientali, da cui si è poi diffusa in tutta Italia.