Oltre il 57% degli italiani fatica ad arrivare a fine mese
Pillole di conoscenza
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Secondo il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, giunto alla sua 36a edizione, il panorama alimentare italiano sta vivendo cambiamenti significativi. Attualmente, il 7,2% della popolazione italiana segue una dieta vegetariana, mentre il 2,3% si identifica come vegano. In totale, il 9,5% degli italiani adotta una dieta priva di carne o di tutti i prodotti animali, un incremento rispetto al 6,6% del 2023. Questa crescita evidenzia una tendenza crescente verso stili di vita alimentari più sostenibili e salutari.
Molti degli intervistati che seguono una dieta vegetariana o vegana segnalano diversi benefici. L’86,4% afferma di sentirsi in migliore condizione fisica, il 73,3% trova più facile mantenere il peso forma, e il 66,5% sperimenta una maggiore creatività in cucina. Il 39,8% degli italiani che adottano queste diete rimpiange i sapori dei cibi tradizionali. Esaminando le dinamiche sociali, il 36,1% dei vegetariani e vegani non si sente mai infastidito dalla presenza di chi consuma carne o pesce. Il 63,8% riporta di sentirsi infastidito qualche volta, spesso o sempre. Solo il 23,6% non ha mai percepito atteggiamenti negativi nei suoi confronti, mentre il 76,4% ha vissuto episodi di intolleranza, sebbene con frequenze variabili. Al contrario, l’86,8% degli onnivori non si sente infastidito dalla presenza di persone con diete vegetariane o vegane.
Le diete che evitano specifici ingredienti stanno guadagnando terreno. Gli alimenti senza lattosio sono i più popolari, con il 30,9% degli intervistati che li acquista regolarmente. Seguono gli alimenti senza zucchero (25%), senza glutine (21%), senza lievito (18,3%) e senza uova (13,8%). È interessante notare che molti di questi acquisti provengono da consumatori che non hanno intolleranze certificate, ma scelgono tali prodotti per motivi di benessere generale e prevenzione.
Quanto sopra a fronte di un panorama economico (italiano) che mostra segni di miglioramento; ma il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes rivela anche che oltre la metà della popolazione continua a lottare per arrivare a fine mese (57,4%).
Bollette, affitto e rate del mutuo continuano ad essere la causa principale che fa perdere il sonno alla maggior parte delle famiglie italiane. Per far fronte a queste sfide le persone si rivolgono sempre più spesso alla rete familiare o ricorrono all’acquisto a rate. Un dato allarmante è che quasi tre italiani su dieci rinunciano alle cure mediche per bilanciare i conti.
Mentre alcuni vedono la propria situazione economica stabile (40,9%), un significativo 35,4% lamenta un peggioramento, mentre solo il 14,2% riporta miglioramenti. Risparmiare diventa sempre più difficile per la maggior parte degli italiani, con il 36,8% che deve attingere ai propri risparmi per arrivare a fine mese. Guardando al futuro, i cittadini sono cauti: il 33,2% prevede che la situazione economica rimarrà stabile nei prossimi dodici mesi, mentre il 31,6% è pessimista riguardo a un possibile peggioramento.
La fiducia verso le istituzioni, seppur in aumento, rimane sfumata. Il presidente Sergio Mattarella ottiene un ampio consenso, mentre il Parlamento e il Governo registrano un modesto incremento di fiducia, ma ancora lontano dall’essere maggioritario. Per quanto riguarda le grandi opere pubbliche e le politiche di welfare, la maggioranza degli italiani si oppone al Ponte sullo Stretto di Messina con il 60,4% contrari, alla reintroduzione del Reddito di cittadinanza e al prolungamento del Superbonus per l’edilizia. Anche l’ipotesi di limitare la velocità a 30 km/h nei centri urbani non trova consenso.
«L’Italia – afferma Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes – è al bivio in riferimento alle scelte culturali, politiche ed economiche da compiere. Serve coraggio». Sempre secondo Fara: «nonostante le sue grandi difficoltà, (il nostro Paese) ha le risorse umane, culturali ed economiche per uscire da una crisi sempre più sistemica e multidimensionale. Si tratta semplicemente di superare – come già scrivevamo più di dieci anni fa – la subcultura del “presentismo” e proiettarsi nel futuro». «Nel contesto economico attuale, l’incertezza e l’instabilità sono diventate la norma, condizionando ogni nostra possibilità di sviluppo futuro»,
Rapporto Italia 2024 di Eurispes, https://eurispes.eu/ricerca-rapporto/rapporto-italia-2024/