Olmaria | Filipendula ulmaria (L.)
L’olmaria – conosciuta anche come ‘spirea‘ o ‘filipandula‘ – è una pianta erbacea pelosa della famiglia delle Rosaceae, diffusa in Eurasia; di colore bianco-crema fiorisce durante il solstizio d’estate e si trova principalmente sulle rive di paludi, ruscelli e fiumi (da qui il nome di olmaria palustre).
La droga si ricava dalle sommità fiorite e dal rizoma; le sommità fiorite vengono raccolte all’inizio della fioritura (giugno-luglio).
Insieme alla verbena, al vischio e al crescione, è una delle quattro erbe considerate sacre dai druidi celtici.
E’ una pianta erbacea perenne alta fino a 2 m, radici nodoso-fibrose, fusti angolosi quasi eretti di colore perlopiù marrone. foglie opposte a 2, lanceolate e seghettate, intercalate da una coppia di foglie più piccole. infiorescenze ramificate che partono dalla sommità del fusto e portano piccoli fiori ermafroditi bianco-crema profumati di 5 petali con numerosi stami più lunghi dei petali. i frutti follicolari si avvolgono a spirale. Ha una meravigliosa fragranza di miele e vaniglia e, per questa ragione, veniva spesso sparso per la casa. Gli apicoltori lo strofinavano sugli alveari e veniva aggiunto anche alla birra. In alcuni paesi questa pianta viene chiamata ‘erba del miele‘ per via del suo profumo, ma anche perché un ottimo pascolo per le api. Veniva usata, inoltre, come pianta tintoria.
E’ anche un’importante pianta medicinale locale. Presenta un rizoma strisciante, fusto eretto venato di rosso (alta fino a 150 cm.); foglie sessili, grandi, verde scuro sulla pagina superiore, biancastre su quella inferiore; i fiori sono bianchi o rosati, piccoli e raccolti in vistose infiorescenze, chiamate corimbi. I frutti sono piccole capsule.
Il nome botanico deriva dal greco speira, perché la forma dei frutti è a “spirale”. Ulmaria invece deriva da olmo, in quanto le due piante hanno foglie a prima vista molto simili.
Era una delle erbe sacre maggiormente tenute in considerazione dai Druidi.
I principali componenti sono costituiti da: olio essenziale; glucosidi salicilici: salicina, gaulterina; flavonoidi, tannini.
I fiori e le sommità fiorite della spirea sono usate in fitoterapia nel trattamento dei dolori articolari, gli stati febbrili e influenzali per effetto delle sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche, con eliminazione di acidi urici; antispasmodiche, antireumatiche, depurative, astringenti; favorisce la sudorazione e l’abbassamento della temperatura corporea (azione diaforetica).
Il suo fitocomplesoo contiene derivati salicilici (aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile) – ben conosciuti grazie all’acido acetilsalicilico, principio attivo dell’aspirina (il nome del farmaco aspirina deriva proprio da spirea – flavonoidi, vitamina C, oli essenziali e sali minerali. Considerata insieme al salice, il “salicilato vegetale“, la pianta svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, perché inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. Viene perciò utilizzata in caso di febbre e per alleviare gli stati dolorosi causati da artrosi, artrite reumatoide, dolori articolari, mal di testa, mal di denti, mal di schiena e cervicale. Tuttavia a differenza dei farmaci antinfiammatori di sintesi, non presenta azione ulcerogena (gastrite, ulcera), effetto collaterale di questa categoria di farmaci. La presenza delle mucillagini, infatti, conferisce alla spirea un’azione protettiva per le mucose, in grado di ridurre gli spasmi e i processi erosivi delle pareti gastriche.
Studi recenti dimostrano le proprietà immunomodulanti della spirea, perché è capace sopprime svariate reazioni anomale dei nostri anticorpi che provocano la liberazione d’istamina e conseguenti attacchi del nostro stesso sistema immunitario, caratteristico delle malattie autoimmunitarie.
Per la presenza dei flavonoidi (quercetolo-4-glucoside, quercetolo-3-galattoside), si impiega anche nel trattamento della ritenzione idrica ed edemi. Il suo utilizzo risulta pertanto utile nel trattamento della cellulite, perché esercita azione vasoprotrettice sulle pareti dei vasi sanguigni e fluidificante del sangue, con effetto decongestionate sul sistema circolatorio.
Infine per le sue proprietà diuretiche e depurative, che favoriscono l’eliminazione delle scorie metaboliche (scorie azotate, acidi urici, zuccheri, trigliceridi), che intossicano l’organismo e trattengono i liquidi è efficace nel trattamento del diabete, dell’obesità e dell’ipertensione. L’azione drenante permette anche di combattere la comparsa di cellulite ed edemi.
L’olmaria è controindicata in caso di asma perché potrebbe aggravarla causando spasmi polmonari. Infine, non bisogna sottovalutare il rischio di reazioni allergiche, soprattutto in caso di allergia all’aspirina. Ne va sconsigliata la somministrazione concomitante.