Olivello spinoso | Hippophae Rhamnoides L
L’olivello spinoso (Hippophae rhamnoides L., 1753) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Elaeagnaceae.
L’olivello spinoso è un piccolo arbusto, latifoglie e deciduo, con rami spinosi e foglie lanceolate, opposte, di colore verde argenteo. È una specie dioica, con fiori maschili e fiori femminili su piante diverse, solo quest’ultime producono le bacche. I fiori sono piccoli e di colore verde giallastro. I frutti sono delle piccole palline di colore arancione a maturazione.
L’olivello spinoso ha un ampio areale nell’Eurasia e a diverse altitudini. È una specie pioniera e colonizza anche suoli poveri. Sopporta il vento, il freddo intenso e vive anche in terreni salini, vicino al mare, essendo alofita. È utilizzata per contrastare l’erosione dei suoli e delle coste grazie all’apparato radicale e vegeta in ambienti soleggiati, è eliofila e non teme la siccità.
Il termine Hippophaë secondo De Theis, Gentil e altri proviene dal greco ἵππος híppos cavallo e da φάο pháo risplendere: perché questa pianta veniva usata come foraggio per i cavalli (come citava Plinio, ma con formula dubitativa); per Gledhill e altri invece dal greco ἵππος híppos cavallo e da φένω phéno uccidere: ἵππόφεως hippópheos è il nome attribuito da Teofrasto a una pianta spinosa; per Quattrocchi e Dave’s Garden, da un antico nome greco per una pianta spinosa, forse un’euforbia. L’epiteto specifico fluviatilis viene da fluvius fiume, corso d’acqua: dei fiumi o corsi d’acqua.
L’Hippophaë fluviatilis è una pianta con un ampio utilizzo, sia in campo alimentare, in medicina che per l’utilizzo di varie parti per varie finalità.
Questa pianta è salita alla ribalta come alimento e medicinale dagli anni ’70, essendo particolarmente apprezzata per i frutti ricchi di sostanze nutritive. La bacca è una fonte di grassi omega-7 ed ha un alto contenuto di vitamina C, superiore a quello degli agrumi, e vitamina E, A, B12, D, K, F, betacarotene, fosforo, calcio, magnesio. La vitamina C supporta il sistema immunitario e agisce come antiossidante, contrastando l’invecchiamento della pelle, riducendo l’infiammazione e favorendo la rigenerazione cellulare. L’Hippophae rhamnoides è particolarmente utile nei casi di infezioni delle vie respiratorie e recidive. Inoltre contiene acidi grassi essenziali (85-90%), acido linoleico e linolenico, ma anche acido palmitoleico (ritenuto capace di stimolare la rigenerazione tissutale e cellulare). Viene ritenuto anche molto efficace nel trattamento di ferite facilitando la guarigione tramite il processo di cicatrizzazione. I ramoscelli e le foglie contengono il 4 – 5% di tannino; sono astringenti e vermifughi. I rami teneri e le foglie contengono sostanze bioattive che vengono utilizzate per produrre un olio ben distinto dall’olio prodotto dal frutto. L’olio medicinale di alta qualità prodotto dal frutto viene invece utilizzato nel trattamento dei disturbi cardiaci; si dice anche che sia particolarmente efficace quando applicato sulla pelle per curare ustioni, eczemi e lesioni da radiazioni, e viene assunto internamente nel trattamento di malattie dello stomaco e dell’intestino.
L’olivello spinoso viene spesso coltivato per fornire frutta per fare succhi, ecc.; inoltre è una specie pioniera nella stabilizzazione dei boschi, del suolo e anche come pianta ornamentale e da siepe.
Tra gli usi commestibili si ricorda che i frutti possono essere consumati sia crudi che cotti; ma freschi sono molto acidi per cui si usano in confetture e gelatine, liquori o per realizzare del tè; è consigliabile comunque consumarli se crudi in giornata per sfruttare al meglio il contenuto di vitamine.
In cucina con le bacche dell’Olivello spinoso si possono preparare delle deliziose marmellate o gelatine.
L’Olivello spinoso è sotto osservazione dall’industria della cosmesi, venendo principalmente ricercato per la preparazione di creme e oli per uso cosmetico, grazie alla sua funzione anti-age.
Con le sue spine, questo arbusto può essere usato per formare siepi difensive e impenetrabili interpoderali, ai confini degli appezzamenti. Inoltre è una pianta azoto-fissatrice, come le leguminose, arricchisce il terreno di azoto grazie a batteri simbionti attinomiceti del genere Frankia, prendendolo dall’aria. È un’erba officinale.