Verdure ed Ortaggi

Okra Gombo (Abelmoschus esculentus L.)

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Il gombo (Abelmoschus esculentus (L.) Moench), anche scritto gombeau o gombault, è una pianta della famiglia delle Malvacee originaria dell’Africa tropicale e coltivata nei paesi caldi. È conosciuta anche come bamia o bammia (dal nome usato in Etiopia, Egitto e altri paesi arabi; in arabo بامية‎?, bāmiya), ocra, okra od okro, o gnaouia (dal nome usato in Tunisia; in arabo tunisino ڤناوية, gnāwya). Nei paesi di lingua portoghese come in alcune regioni del Brasile è nota con il nome di quiabo.

La pianta di okra gombo è perenne, spesso coltivata come annuale nei climi temperati, cresce fino a circa 2 m di altezza. Le foglie sono lunghe 10-20 cm, palmatamente lobate con 5-7 lobi. I fiori, molto belli e ornamentali simili a quelli dell’ibisco, hanno cinque petali di colore dal bianco al giallo, spesso con una macchia rossa o viola alla base di ciascun petalo. Il frutto è una capsula allungata con sezione pentagonale e contiene numerosi semi. annuale della famiglia delle malvacee, quindi parente della Malva e dell’ibisco.

I fusti del gombo vengono lavorati nel settore dell’abbigliamento per produrre una fibra tessile conosciuta come fibra di gombo.

Originario dell’Africa orientale, dell’Etiopia, dell’Eritrea e del Sudan orientale, il gombo fu introdotto in Europa dalla conquista islamica della penisola iberica. È coltivato sia in zone tropicali che in zone subtropicali, ed in particolare in Asia (specialmente centrale e occidentale) e in Asia Minore; esso fornisce frutti che sono consumati in Africa ma anche in India. Viene infine coltivato anche nei Paesi dell’Europa orientale e in Italia, ove si registra il 90% di superficie coltivata in Sicilia.

Il gombo può essere coltivato anche nell’orto o in vaso sul terrazzo. Essendo un ortaggio tropicale teme il gelo e i ristagni di acqua. Richiede l’esposizione al sole.

Proprietà dell’ocra

Quest’ortaggio non rappresenta solo un alimento dal sapore unico, ha anche moltissime qualità che lo rendono un cibo sano e utile all’organismo di chi lo consuma: contiene molte vitamine del gruppo A e del gruppo C ma anche zinco e calcio, potassio e acido folico. Composto in gran parte da fibra alimentare, risulta un alimento povero in termini di calorie e quindi molto adatto a chi è costretto a seguire diete dimagranti. Inoltre, il gombo ha la proprietà di

  • regolare la presenza di colesterolo nel sangue riequilibrando le quantità di colesterolo cattivo e buono
  • regolare la presenza di glucosio, normalizzando la glicemia
  • alleviare i dolori all’intestino e migliorarne la funzionalità
  • grazie all’acido folico, il gombo aiuta le donne durante la gravidanza proteggendo e favorendo lo sviluppo del feto.

100 g di gombo apportano circa 31 calorie (81,4% carboidrati, 15,8% proteine, 2,7% grassi).

La sua radice è ricca di mucillaggini che la rendono un ottimo emolliente.

Okra in cucina

I baccelli verdi, simili a dei peperoncini nell’aspetto, sono utilizzati come verdura in svariatissime ricette nel mondo.

In cucina il gombo è una pianta estremamente versatile. Oltre ai suoi baccelli verdi dal sapore particolare, un mix esotico che ricorda il carciofo e l’asparago, del gombo si possono consumare anche i germogli e le foglie.

Questo ortaggio, infatti, è utilizzato in tutto il mondo per la sua duttilità tanto che risulta un ingrediente fondamentale di svariate cucine extraeuropee, come ad esempio la brasiliana, giapponese, statunitense e bulgara; senza contare le popolazioni africane che quotidianamente utilizzano il gombo come alimento.

I bacelli del gombo si possono consumare crudi in insalata o sotto aceto ma è preferibile mangiarli fritti, in pastella, al forno o cotti in umido; solitamente vengono tagliati a pezzetti e cotti al vapore, al forno o fritti per poi esser serviti accompagnati da altre verdure o da soli.

Le rondelle di gombo possono anche essere conservate sott’olio o sott’aceto per poterle consumare nel lungo periodo, un po’ come si fa con i cetriolini. Solitamente l’okra viene accompagnata da riso, couscous o altre verdure bollite a seconda delle ricette.

Contribuisce a rendere cremose le minestre e a legare le salse grazie al suo contenuto di addensanti naturali.

Il gombo è essenziale per cucinare il gumbo: una zuppa calda tipica della Lousiana (U.S.A.) che si prepara aggiungendo del riso a del brodo poco liquido (tecnicamente un roux) a base di ocra e, a scelta, frutti di mare, pollame o insaccati cajun.

Anche il Giappone ha una ricetta tipica che non sarebbe la stessa senza il gombo, si tratta della famosa okura no aemono (letteralmente, insalata di okra), preparata facendo bollire per 2 minuti l’ocra e condendola con salsa di soia, katsuobushi (tonno essiccato e grattugiato a fiocchi) e molto spesso anche semi di sesamo.

Anche i semi di gombo hanno molti usi in cucina, possono essere usati come addensante quando si vogliono far rapprendere zuppe, oppure possono essere utilizzati, dopo esser stati opportunamente essiccati e macinati, per preparare una bevanda simile al caffè ma priva di caffeina.

Il gombo è quindi un ortaggio, facile da coltivare, buono e ricco di applicazioni, ma anche un alimento sano capace di aiutare concretamente il fisico di chi lo consuma.

Redazione amaperbene.it

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