Nigella | Nigella sativa L.
La Nigella sativa, detta comunemente cumino nero o “coriandolo romano”, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Ranunculaceae, originaria del sud-ovest asiatico, da non confondere con il Bunium persicum, anch’esso chiamato cumino nero. E’ caratterizzata da foglie verde scuro molto ramificate e fiori a petali bianchi o blu; i suoi frutti assomigliano a capsule grandi e gonfie con all’interno molti semi neri.
Il nome Nigella deriva dal latino niger: nero, il colore dei semi.
Il seme viene utilizzato come una spezia. Ha un sapore amaro e pungente con un debole odore di fragole. Viene utilizzato principalmente per la preparazione di liquori, caramelle e dolci in genere. Nella cucina mediorientale trova posto nelle ricette di dolci tipici e di biscotti tradizionali; spesso viene usato anche per insaporire e ricoprire particolari tipi di pane (la varietà di pane naan chiamato Peshawari naan), o come decorazione nelle insalate.
La Nigella Sativa è una spezia particolarmente ricca di ferro dalla capacità riscaldante. L’olio essenziale di Nigella sativa è conosciuto per le sue numerose proprietà:
- antibatteriche: agisce contro le infezioni di natura virale che possono colpire le prime vie aeree, disinfetta e protegge;
- antiossidanti-antinfiammatorie: grazie alla presenza del thymoquinone svolge anche una funzione analgesica. A livello topico esplica un’azione lenitiva e riequilibrante della pelle in genere, del cuoio capelluto in particolare, tanto da rendere la Nigella un rimedio “ortodermico” e viene utilizzata in caso di psoriasi e acne. Efficace anche per proteggere e rinfoltire la chioma;
- ipotensive: grazie alla presenza di prostaglandine, abbassa la pressione e favorisce la vasodilatazione;
- antispasmodiche: calma gli stati irritativi della gola e seda la tosse. La presenza di nigellon favorisce il controllo dei processi asmatici di natura allergica;
- dermatologiche: è stato sempre usato per trattare, con successo, dermatiti, scottature ed eczemi. L’uso regolare dell’olio è in grado di stimolare i follicoli piliferi e prevenire la caduta dei capelli. Per queste ragioni è considerato a tutti gli effetti un rimedio “ortodermico”.
L’olio di nigella ha un odore muschiato ed è usato negli Stati Uniti come integratore dietetico e può essere tranquillamente consumato anche sul pane. È l’ingrediente principale di una bevanda al gusto di cola: Evoca Cola.
Nella medicina indiana i semi della nigella sativa sono utilizzati come antiasmatici. La pianta manifesta una duplice attività: antistaminica e vasoregolatrice. L’infuso veniva impiegato contro il meteorismo, nelle affezioni catarrali, per favorire il flusso mestruale e nella dismenorrea. L’azione diuretica, inoltre, contribuisce a limitare la ritenzione idrica premestruale. Pare che sia un forte antiparassitario contro i parassiti intestinali.
La Nigella Sativa veniva impiegata dagli Egizi nei processi di mummificazione, per la cura e la conservazione del corpo: era considerata l’olio di Cleopatra e di Nefertiti, era largamente utilizzata per le sue proprietà nutritive, emollienti, lenitive e antinfiammatorie, e pare sia stata ritrovata nella tomba di Tutankamon. Maometto consigliava di “usare sempre i semi del grano nero poiché essi curano tutte le malattie, tranne la morte”. Presso i popoli arabi la Nigella Sativa è definita “Seme Benedetto” per la sua efficacia a largo spettro.