Frutti Esotici

Mangaba – Hancornia Speciosa

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La mangaba è il frutto dell’albero chiamato mangabeira (Hancornia speciosa), detta anche uovo mangaba, albero di clima tropicale, nativo del Brasile ma lo si trova anche in Paraguay e nel Perù orientale.

La mangaba cresce esclusiva-mente in Brasile ed è più abbondante negli altopiani e nelle pianure del litorale della regione nord-est e nelle aree di restinga. Si trova anche nel cerrado del centro-ovest, al nord dello Stato di Minas Gerais e in parte dell’Amazzonia.

Nel nord-est è molto popolare. Lo stato di Sergipe, dove si incontrano le aree in cui la Mangaba cresce naturalmente, è il maggior produttore del paese anche se oggi si stanno sviluppando altre zone dove è stata introdotta la coltivazione di questo frutto. In questo stato, il mangaba è il frutto più consumato sotto forma di gelato e polpa concentrata.

Il nome mangaba è di origine indigena e significa, nel senso della parola, “cosa buona da mangiare“; è un frutto appartenente alla famiglia delle Apocynacea.

La mangabeira è un albero appartenente alla famiglia delle apocinaceae che ha in genere un’altezza di 5-6 metri, ma può arrivare fino ai 10 metri. Il suo lattice viene utilizzato per realizzare una gomma di colore rosato. Il suo legno è di colore rossastro, con foglie di forma ellittica e fiori grandi.

La fruttificazione inizia attorno ai 3-5 anni di età. L’albero di mangabeira è una pianta rustica, cresce bene in terreni sabbiosi e poveri, con pochi nutrienti. Esistono molte varietà di Mangaba, ma non tutte sono buone per il consumo.

La pianta ha un sapore di suoli acidi con leggere quantità di materia organica in quanto non tollera l’eccesso di fertilizzanti naturali a causa della sua suscettibilità ai comuni contaminanti che si trovano normalmente in questi fertilizzanti. Non è consigliabile concimarlo con prodotti naturali. Ama il sole e dovrebbe essere piantato in terreni sabbiosi dove non c’è rischio di inondazioni. Non gli piace il freddo e la sua coltivazione non è consigliata nelle regioni in cui si verificano gelate.

I frutti verdi non dovrebbero mai essere consumati poiché contengono grandi quantità di latte tossico che può causare seri problemi di salute.

Il frutto ha forma ellissoidale, ricorda una bacca, di colore giallo o verdognolo, con o senza pigmentazione rossa. Allo stadio di maturazione, il frutto presenta buccia gialla con macchie rossastre, molto aromatico, delicato. La polpa è bianca, morbida, lievemente viscosa e fibrosa, con un sapore dolce, acidulo, molto saporito.

I frutti sono rossastri quando sono completamente maturi, ma a seconda delle molte varietà esistenti, può essere completamente giallo. Sono lattiginosi, agrodolci e molto profumati.

Oltre ad essere molto apprezzata al naturale, la mangaba è anche molto ricercata per la produzione di succhi, gelati, oltre che per la preparazione di marmellate, dolci allo sciroppo, conserve, liquori, vini e sciroppi. Quando il frutto si trova al punto massimo di sviluppo, si stacca dal ramo e completa la maturazione sul terreno, ossia nell’arco di 12 – 24 ore. I frutti raccolti dal suolo, chiamati ‘di caduta’, sono i più pregiati. Una volta mature, le mangaba sono altamente deperibili e devono essere consumate velocemente, il che rappresenta un inconveniente per la commercializzazione. È per questo che la maggior parte del raccolto avviene dalla pianta, ed il frutto sarà pronto per il consumo dopo 2-4 giorni. In questo caso è tuttavia necessaria una certa esperienza per capire il momento esatto per la raccolta. Vista la sua deperibilità, la mangaba è un frutto che viene destinato principalmente all’industria, molto usato sotto forma di succo, di gelato e di marmellata. L’impiego commerciale deve prevedere sempre il congelamento. Il lattice dell’albero è adatto alla produzione di gomma ma, se in passato era molto sfruttato, oggi è caduto in disuso.

In farmacologia, si è rivelato promettente con l’isolamento di due miscele di triterpeni, una composta da α-amirina, β-amirina e lupeolo e l’altra da sei esteri 3-β-O-acil lupeolo, dal lattice del suo il frutto, triterpeni pentaciclici, con scheletri simili ad α e β-amirina, in generale, viene utilizzato in attività farmacologiche su larga scala che includono effetti antiossidanti, antiallergici, antinfiammatori, antitumorali, antibatterici, gastroprotettivi ed epatoprotettivi.

Alcune parti della pianta trovano applicazioni nella medicina popolare: la buccia ha proprietà astringenti; il lattice trova impiego nelle contusioni, infiammazioni, diarrea, tubercolosi, ulcere e herpes. L’infuso della foglia viene usato per i dolori mestruali. Il frutto agisce molto bene come protettore del tratto intestinale e del fegato. Il suo succo è anche usato da persone con tubercolosi, oltre alle sue proprietà lassative e nutrienti.

Curiosità

La mangaba rappresenta per la popolazione locale un mezzo di sopravvivenza. La produzione nazionale proviene, nella quasi totalità, dalla raccolta dei frutti allo stato spontaneo; questo tipo di utilizzo svolge quindi ancor oggi un ruolo socio-economico e culturale di rilievo tra le popolazioni tradizionali che sopravvivono facendo i ‘raccoglitori’. Tra novembre ed aprile, in diversi stati del nord-est, la raccolta della mangaba è una delle uniche fonti di reddito per centinaia di famiglie, che sopravvivono grazie alla raccolta della frutta nelle aree native.

Nello stato del Ceará c’è una città che prende il nome da questo albero, per la sua presenza naturale nella regione, Lavras da Mangabeira, in una zona di cerrado ed ecotoni con foresta decidua spinosa.

Redazione amaperbene.it

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