Malvone | Althaea rosea (L.) Cav.
L’Alcea rosea o malvone o malvarosa è una pianta ornamentale della famiglia delle Malvacee , una famiglia di piante Angiosperme distribuite nelle regioni temperate e calde di tutto il globo. Comprendono, a seconda della classificazione, circa 100 generi e oltre 1500 specie. Della famiglia fanno parte specie di grande interesse commerciale come ad esempio fibre tessili (cotone, iuta, kenaf), piante ornamentali (es. Ibisco), piante alimentari (cacao, gombo, carcadè).
È pianta rustica dal vigoroso sviluppo, capace di vegetare allo stato selvatico anche in condizioni estreme (bordo strada, terreni aridi). Si tratta di una pianta di altezza variabile da 1,5 ai 2,5 metri e con un’estensione di 50-60cm; il fusto, di portamento eretto, e le foglie sono ricoperti d’una fitta peluria che rende la pianta ispida al tatto; le foglie sono grandi, alterne, ovato-lobate, bollose. I fiori sono ascellari, con colori dal bianco al rosa al rosso, anche screziati. Esistono inoltre varietà viola, blu e quasi nere.
La radice della pianta è un fittone carnoso bianco; si insinua facilmente a grandi profondità (circa 1 m) anche in terreni compatti e sassosi, ed ha numerose indicazioni farmacologiche. Le radici sono ricche di zuccheri mucillaginosi composti principalmente da acido glucuronico, acido galatturonico, ramnosio e galattosio, che a contatto con l’umidità si convertono in un soffice gel che viene utilizzato per proteggere la faringe dagli elementi irritanti e nel trattamento della tosse secca.
Il nome generico deriva dal greco ‘alké’ (rimedio); quello specifico si riferisce al colore rosato dei petali. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Possiede inoltre proprietà immunomodulanti: ricerche indicano che si comporta come un attivatore policlonale dei linfociti B.
I fiori mostrano anche proprietà antinfiammatorie ed analgesiche; l’estratto acquoso sembra possedere capacità di stimolare il metabolismo degli steroidi senza modificare però le caratteristiche della steroidogenesi dei ratti studiati.
Negli estratti di Alcea sono presenti polifenoli con deboli attività antiestrogeniche dovute al blocco dell’aromatasi quali la quercetina e il kaempferolo. Vari composti fenolici acidi sono stati isolati; tra essi: acido ferulico, acido vanilico, acido siringico, acido p-cumarico, acido p-idrossibenzoico, acido idossifenilacetico e acido caffeico.
Tra le proprietà fitoterapiche più importanti vanta: azione inibente l’aromatasi, azione astringente, demulcente, diuretica, emolliente, espettorante, febbrifuga, fungicida, gastroprotettiva, ipoglicemica, stomachica, vasoprotettiva.
Studi indicano che l’Altea si possa comportare come un possibile depuratore biologico di metalli pesanti nei terreni contaminati.