Frutti Esotici

Lulo – Solanum quitoense

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Solanum quitoense Lam., 1794 è una appartenente alla famiglia delle Solanacee, coltivata per il suo frutto in tutta l’America centrale e meridionale, particolarmente in Colombia e Ecuador,

a quote comprese tra i 1500 e i 2800 m.

Il lulo è un frutto piccolo che si può usare in cucina, di cui si può bere il succo e utilizzarlo per fare anche altre preparazioni (come dolci o bevande fermentate, o addirittura distillati); il suo sapore tende all’acido e non al dolce. Arriva direttamente dal Sud America, anche se in Europa è praticamente assente. Cresce infatti in Sud e Centro America, fino a spingersi al Costa Rica. Ma il nome scientifico, Solanum Quitoense, ricorda che la terra d’origine dovrebbe essere l’Ecuador, poiché Qito è la capitale della nazione. Esistono comunque altre varianti, alcune simili nel nome ma non nella natura.

Etimologia

Nella lingua quechua, una delle lingue indigene delle Ande, questo frutto viene chiamato lulum, da cui deriva la parola lulo in Colombia, nome utilizzato anche in italiano. Un altro termine con cui viene indicato nei Paesi di origine è naranjilla, che significa “piccola arancia“.

Descrizione

Solanum quitoense è un cespuglio erbaceo alto fino a 3 m, spinoso nelle forme selvatiche, con foglie piuttosto grandi.

I frutti sono globosi od ovoidali, hanno un diametro di 4–6 cm, sono gialli o arancioni, coperti di fine peluria. La polpa è verde, acida, ricca di succo, con molti piccoli semi.

La pianta è molto delicata, si deteriora facilmente ed è molto soggetta a malattie quindi è difficile pensare a una coltivazione su larga scala. Per lo stesso motivo la stessa esportazione è a livelli minimi.

Usi

Il frutto è molto acido, per cui viene usato normalmente per la produzione di succhi, conserve alimentari, ecc. il lulo è tradizionalmente usato dagli andini per preparare un succo ipervitaminico da bere. La sua polpa verde ha una spiccata acidità che però, al contempo, non disgusta affatto quando la si beve.

E’ anche ottimo come ingrediente per una macedonia, un frullato o semplicemente da consumare crudo, dopo averlo sbucciato.

Un tè colombiano, gustosamente vivificante è rappresentato dall’alleanza sorprendente di tè verde con lulo deliziosamente acidulo, “lulo de Colombia”.

Essendo ricco di vitamina A e beta-carotene il lulo è materia prima di base in tantissimi prodotti cosmetici per le proprietà di anti-invecchiamento. La “specialità” del lulo è proprio la prevenzione nei confronti della degenerazione cellulare e contribuisce a combattere la cataratta e altri problemi legati agli occhi. Le ammine bioattive presenti in grandi quantità, anche quando il frutto è trattato come nei succhi, permettono al lulo di aiutare chi soffre di pressione alta e neutralizzano i radicali liberi nel corpo che possono trasformarsi in cellule cancerose. Ricco di fibre, facilita il processo digestivo e regola naturalmente la quantità di zuccheri nel sangue: ottimo dunque per chi soffre di diabete, di colesterolo alto e di problemi cardiovascolari. Grazie alle sue proprietà diuretiche è particolarmente consigliato dai nutrizionisti dell’America Latina a chi vuole perdere peso: consumato insieme all’ananas fresco ha ottime proprietà brucia grassi.

Redazione amaperbene.it

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