L’esposizione agli alimenti ultra-processati è associata a un rischio più elevato di esiti avversi per la salute
Pillola di conoscenza
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Il presente lavoro presenta i risultati di uno studio volto a valutare le prove meta-analitiche esistenti di associazioni tra l’esposizione ad alimenti ultra-processati, come definiti dal sistema di classificazione degli alimenti Nova, e gli esiti avversi sulla salute.
Gli alimenti ultra-processati, come definiti utilizzando il sistema di classificazione degli alimenti Nova, comprendono un’ampia gamma di prodotti pronti da mangiare, inclusi snack confezionati, bevande analcoliche gassate, noodles istantanei e piatti pronti. Questi prodotti sono caratterizzati come formulazioni industriali composte principalmente da sostanze chimicamente modificate estratte dagli alimenti, insieme ad additivi per migliorare gusto, consistenza, aspetto e durata, con un’inclusione minima o nulla di alimenti integrali.
Risultati
La ricerca ha identificato 45 analisi aggregate uniche, comprese 13 associazioni dose-risposta e 32 associazioni non dose-risposta (n = 9.888.373). Nel complesso, sono state trovate associazioni dirette tra l’esposizione ad alimenti ultra-processati e 32 (71%) parametri di salute che comprendono mortalità, cancro e esiti di salute mentale, respiratoria, cardiovascolare, gastrointestinale e metabolica. Sulla base dei criteri di classificazione delle prove pre-specificati, prove convincenti (classe I) hanno supportato un’associazione diretta tra una maggiore esposizione ad alimenti ultra-processati e rischi più elevati di mortalità incidente correlata a malattie cardiovascolari (rapporto di rischio 1,50, intervallo di confidenza al 95% da 1,37 a 1,63; GRADE= molto basso) e diabete di tipo 2 (rapporto di rischio dose-risposta 1,12, da 1,11 a 1,13; moderato), nonché rischi più elevati di esiti di ansia prevalente (odds ratio 1,48, da 1,37 a 1,59; basso) e di esiti combinati di disturbi mentali comuni (odds ratio rapporto 1,53, da 1,43 a 1,63; Evidenze altamente suggestive (classe II) hanno indicato che una maggiore esposizione ad alimenti ultra-processati era direttamente associata a rischi più elevati di mortalità incidente per tutte le cause (rapporto di rischio 1,21, da 1,15 a 1,27; basso), mortalità correlata a malattie cardiache (rapporto di rischio 1,66, da 1,51 a 1,84; basso), diabete di tipo 2 (rapporto di probabilità 1,40, da 1,23 a 1,59; molto basso) ed esiti depressivi (rapporto di rischio 1,22, da 1,16 a 1,28; basso), insieme a rischi più elevati di esiti avversi prevalenti legati al sonno (rapporto di probabilità 1,41 , da 1,24 a 1,61; basso), respiro sibilante (rapporto di rischio 1,40, da 1,27 a 1,55; basso) e obesità (odds ratio 1,55, da 1,36 a 1,77; basso). Delle restanti 34 analisi raggruppate, 21 sono state classificate come suggestive o deboli (classe III-IV) e 13 sono state classificate come nessuna prova (classe V). Nel complesso, utilizzando il quadro GRADE, 22 analisi aggregate sono state classificate come di bassa qualità, di cui 19 classificate come di qualità molto bassa e quattro classificate come di qualità moderata.
Conclusioni
Una maggiore esposizione agli alimenti ultra-processati è stata associata a un rischio più elevato di esiti avversi per la salute, in particolare cardiometabolici, disturbi mentali comuni e esiti di mortalità. Questi risultati forniscono una motivazione per sviluppare e valutare l’efficacia dell’utilizzo di misure di salute pubblica e basate sulla popolazione per indirizzare e ridurre l’esposizione alimentare agli alimenti ultra-processati per migliorare la salute umana. Inoltre informano e forniscono supporto per la ricerca meccanicistica urgente.
Lane M M, Gamage E, Du S, Ashtree D N, McGuinness A J, Gauci S et al. Ultra-processed food exposure and adverse health outcomes: umbrella review of epidemiological meta-analyses BMJ 2024; 384 :e077310 doi:10.1136/bmj-2023-077310