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L’assunzione quotidiana di integratori multivitaminici non allunga la vita

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Uno studio americano smentisce l’effetto longevità degli integratori multivitaminici: quando non c’è necessità potrebbero persino nuocere, aumentando il rischio di mortalità precoce, e di sicuro interagiscono con certi farmaci.

Secondo un’indagine di mercato, negli Stati Uniti circa un consumatore su tre consuma abitualmente multivitaminici nella speranza di migliorare il proprio benessere e vivere più a lungo. Essi sono sempre più popolari anche in Italia e nel resto d’Europa, dove ormai vengono venduti in tutti i formati, inclusi accattivanti gelatine che ricordano caramelle. In Italia il ricorso agli integratori è cresciuto negli anni. Secondo una ricerca condotta nel 2023 dall’Unione italiana Food, quasi 30 milioni di italiani adulti (il 73% degli intervistati) ne avevano utilizzati almeno una volta in un anno, (l’83% almeno una volta nella vita), spesso senza un’esigenza medica.

Ora un nuovo studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open mette in discussione questa abitudine, suggerendo di non assumere integratori in assenza di esami del sangue che lo giustifichino.

La ricerca dei National Institutes of Health ha raccolto i dati di oltre 400.000 persone che per 20 anni hanno assunto regolarmente multivitaminici pur non avendo problemi di salute. L’età media dei partecipanti era di 61,5 anni: tutti in relativa salute, senza malattie croniche pregresse. Lo studio non ha trovato prove che il consumo quotidiano di multivitaminici riduca il rischio di morte precoce per cancro, arresti cardiaci o altre malattie comuni, concludendo che i multivitaminici non aiutano a prolungare la vita, anzi, a dirla tutta, i dati suggeriscono che, nelle persone sane, potrebbero essere controproducenti. In effetti, negli individui sani, a cui non è stata prescritta una dieta per compensare eventuali carenze di vitamine o altri componenti delle emoglobine, gli integratori multivitaminici non solo non introducono grossi benefici, ma potrebbero addirittura essere controproducenti e potenzialmente dannosi.

Secondo i ricercatori, piuttosto che vivere più a lungo, le persone altrimenti sane che hanno partecipato allo studio assumendo multivitaminici quotidianamente avevano una probabilità maggiore, per quanto di poco (4%), di morire rispetto ai non utilizzatori. Sono stati 165.000 i volontari morti nel corso dei 20 anni in cui sono stati raccolti i dati. Un dato, per l’appunto, leggermente superiore a quello che ci si sarebbe aspettato.

Vale la pena di precisare che lo studio ha analizzato esclusivamente i dati sulle persone sane, e nulla dice su chi assume integratori vitaminici perché effettivamente deve risolvere una carenza di vitamine certificata da esami medici.

Fonte: Barnard ND, Kahleova H, Becker R. The Limited Value of Multivitamin Supplements. JAMA Netw Open. 2024;7(6):e2418965. doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.18965

Redazione amaperbene.it

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