Lacrime di Giobbe | Coix lachryma-jobi L. + var. ma-yuen Stapf
Lacrime di Giobbe (Coix lacryma-jobi) è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Graminacee. Originaria dell’Asia orientale e della penisola della Malaysia viene oggi coltivata anche altrove, ed in particolare nelle Americhe.
La pianta, che raggiunge circa il metro e cinquanta di altezza, presenta dei semi dalla forma molto caratteristica, ovoidale, che ricorda le lacrime, di colore verde o marrone a seconda della maturità. Di qui il caratteristico nome lacrime di Giobbe. Dopo aver tolto la buccia al seme e dopo aver eliminato il suo rivestimento, restano le cariossidi grezze che vengono appunto chiamate lacrime di Giobbe.
In Asia orientale, le Lacrime di Giobbe si possono trovare sotto forma di chicchi fatti seccare e poi cucinati. La coltivazione in India è molto diffusa, e la pianta viene trattata per ricavare una birra detta zhu. I semi, una volta tostati e ridotti in polvere, dopo averli bolliti per circa mezz’ora e uniti al miele oppure allo zucchero, vengono impiegati per la preparazione di bevande calde o fredde, efficaci dal punto di vista strettamente nutrizionale per risolvere problemi legati alla mancata digestione, oppure per la preparazione di liquori o distillati, di zuppe oppure infusi oppure abbinandolo al riso o alla polenta, o ancora,
In Corea dalla polvere dei suoi semi viene ricavata una densa bevanda chiamata yulmu cha. Una bevanda simile, chiamata yì mí shǔi, è presente nella cucina cinese, ed è ottenuta attraverso la lenta bollitura della pianta e l’aggiunta di zucchero al liquido che ne risulta. Sia in Cina che in Corea dai chicchi vengono ricavati dei distillati come ad esempio il liquore Coreano chiamato okroju.
Questo arbusto ha preziose e riconosciute virtù benefiche per il nostro organismo: è un antiossidante; abbassa il livello di trigliceridi nel sangue; è utile per trattare reumatismi, nevralgie, infiammazioni; combatte l’obesità ed il diabete e aiuta a tenere basso il livello di colesterolo cattivo nel sangue. In alcuni casi, è parso utile per combattere malattie come la toxoplasmosi e affezioni a carico dell’apparato respiratorio o ancora, si è rivelato utile contro acne, diarrea, astenia, verruche e callosità. Questa tipologia di grano è anche ricco di sostanze molto preziose per il nostro organismo, fra cui fibre, vitamine, amminoacidi, ferro e calcio e risulta quindi un valido rimedio per il benessere della pelle e dei capelli. Da un punto di vista strettamente nutrizionale, una delle principali caratteristiche di questo “cereale minore” è l’assenza di glutine e la ricca presenza di oli e proteine essenziali, per cui, dietro parere medico, questo cereale potrebbe essere consumato senza problemi da chi è intollerante al glutine.
Oltre a scopo alimentare, alcune parti della pianta vengono utilizzate anche in ambito ornamentale per la fabbricazione di caratteristici bijoux rosari, braccialetti, collane, in quanto facilmente infilabili come perline. Si teme che questa tipologia di coltura possa scomparire con il passare degli anni e dei secoli, in quanto richiede tecniche molto particolari dal momento che si basa moltissimo su lavoro e fatica manuale e viene praticata essenzialmente da coltivatori anziani.
Le Lacrime di Giobbe non vanno assunte da donne durante la gravidanza o l’allattamento.