Il porridge, un piatto versatile e adattabile a diverse esigenze dietetiche
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Il porridge è un alimento versatile e facilmente adattabile a diverse esigenze dietetiche, un’opzione ideale per una colazione sana e saziante.
Il porridge (detto anche porage, porrige, parritch, ecc., traducibile in italiano con pappa d’avena, anche se l’avena è solo uno dei possibili ingredienti) viene ottenuto facendo bollire in acqua o latte chicchi macinati, schiacciati o tritati di alimenti ricchi di amido (di solito cereali) e aromatizzati a piacere.
L’attrezzo per eccellenza per mescolare il porridge e evitare che formi grumi è lo spurtle. Il porridge viene di solito servito caldo in una ciotola e può essere dolce o salato. È per tradizione un alimento di base nella cucina africana, in quelle dei Paesi dell’Europa settentrionale e in quelle russa e statunitense.
Storia del porridge
Il porridge ha origini antiche e radici in molte culture diverse in tutto il mondo. La sua preparazione, che consiste nel bollire cereali in un liquido, era una tecnica comune già nell’antichità, sia in Europa che in Asia. Nei tempi antichi, i cereali erano tra gli alimenti più facili da conservare e preparare, il che li rendeva una base importante per l’alimentazione.
Tra le più antiche forme di porridge sono state citate alcune versioni del pane maza presente nell’alimentazione nell’antica Grecia, preparate con un impasto umido e denso che ricorda i porridge scozzesi, e i pulmentum degli etruschi, soffici paste mischiate con latte consumate come dessert di consistenza simile al budino.
I porridge moderni hanno invece origine in buona parte dell’Europa Settentrionale e in Russia. Il particolare tipo di porridge chiamato kaša è stato per secoli il cibo preferito dai russi. Consumato secondo la tradizione locale per importanti celebrazioni e rituali, tra il XII e il XIV secolo il termine kaša divenne sinonimo di festa. Fu in seguito consumato per ogni tipo di pasto collettivo, in particolare in occasione del raccolto, quando gli addetti lavoravano e si alimentavano tutti assieme con la kaša, che diventò sinonimo di cooperativa
In Scozia, è una colazione tradizionale da secoli, spesso associata alle fresche mattine scozzesi. L’avena è il cereale più comunemente usato nel porridge, in parte perché cresce bene nei climi freschi e umidi del nord Europa.
In Europa, il porridge ha avuto un ruolo cruciale nella dieta dei popoli del Nord, soprattutto in Scozia e in Scandinavia, dove l’avena cresce bene.
In Asia, varianti di porridge di riso, come il congee, sono tradizionali in paesi come la Cina, dove viene spesso consumato come pasto leggero o curativo.
Etimologia e costumi
Il termine porridge deriva dall’arcaico inglese pottage, che significa zuppa o stufato. Fu inizialmente preparato nelle isole britanniche verso la metà del XVII secolo, addensando le zuppe con l’orzo, altri cereali o i piselli di afaca, a seconda dei diversi luoghi o della disponibilità. Veniva consumato salato ed era preparato con carni, ortaggi da radice, verdure ed erbe aromatiche. Veniva cotto in un grande bollitore metallico scaldato a carbone o in più economici tegami in terracotta. Fino all’introduzione del pane lievitato e del forno per la cottura di alimenti, il porridge era il modo più comune per cucinare i cereali.
Fu agli inizi una pietanza per i poveri, visto che il pane era a quei tempi particolarmente costoso. Nel XVIII secolo cominciò ad entrare anche nei pasti dei ricchi. Goethe scrisse: “Se piovesse porridge i poveri contadini non avrebbero cucchiai per mangiarlo”. Nel suo libro di memorie, Mademoiselle de Montpensier scrisse che durante una cena il re Luigi XIV di Francia e il fratello Filippo I di Borbone-Orléans si lanciarono l’un l’altro piatti di porridge. Divenne quindi un alimento comune per i carcerati britannici, tanto che a partire dagli anni cinquanta del XX secolo l’espressione doing porridge (fare il porridge) è nello slang locale sinonimo di “essere incarcerato”.
Ingredienti di base
Esistono moltissime varianti e molti piatti che possono essere considerati porridge. Oltre al cereale e al liquido scelto, tra gli aromatizzanti che si possono utilizzare nei porridge dolci vi sono zucchero, sciroppo d’acero, frutta ecc.; nei porridge salati si possono aggiungere spezie, verdure, carni ecc.
In genere, gli ingredienti di base del porridge includono:
- Cereali: Avena è la scelta più comune, ma possono essere usati anche altri cereali come riso, orzo, quinoa, o grano saraceno.
- Liquido: Acqua, latte, o bevande vegetali come latte di mandorla, soia o avena.
- Sale: Una piccola quantità per bilanciare il sapore.
- Oltre agli ingredienti base appena menzionati, il porridge può essere arricchito con una vasta gamma di aggiunte:
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- Dolcificanti: Oltre al miele e allo zucchero, si possono usare sciroppo d’acero, agave, melassa o stevia.
- Frutta: Fresca, secca o cotta, come mele, banane, frutti di bosco, uvetta, datteri, fichi o prugne.
- Noci e Semi: Noci, mandorle, noci pecan, semi di lino, chia, semi di girasole o di zucca aggiungono croccantezza e valore nutrizionale.
- Spezie: Cannella, noce moscata, vaniglia, zenzero o cardamomo possono essere aggiunte per aromatizzare.
- Proteine Aggiuntive: Yogurt, latte in polvere, proteine in polvere, burro di arachidi o di mandorle.
- Salse e Condimenti: Come burro, panna, sciroppo di frutta, o yogurt.
Tipi di porridge e varianti regionali
- Porridge di Avena: Il più comune, spesso servito con dolcificanti come zucchero, miele o sciroppo d’acero, e guarnito con frutta, noci o semi.
- Congee: Una variante asiatica fatta con riso cotto in molta acqua fino a diventare molto morbido, spesso servito con carne, pesce o verdure.
- Polenta: Un porridge di mais tipico dell’Italia settentrionale, spesso servito come contorno.
- Kasha: Un piatto a base di grano saraceno, tipico della cucina russa e di altre regioni dell’Europa orientale.
Oltre alle varianti già menzionate, ne esistono altre:
- Oatmeal (Porridge d’Avena Americano): Spesso preparato con avena istantanea o veloce e servito con zucchero di canna, cannella, burro, frutta o noci.
- Grits: Un piatto a base di mais macinato, popolare negli Stati Uniti del Sud, spesso servito con burro, formaggio o uova.
- Farina: In alcune culture nordiche, come in Norvegia e Svezia, si prepara un porridge chiamato “grøt” o “gröt” usando cereali come l’orzo o il farro.
- Haleem: Un piatto indiano e pakistano fatto con grano, orzo, carne e spezie, cotto lentamente fino a ottenere una consistenza cremosa.
Tipi di Avena
- Avena integrale (Groats): Chicchi di avena interi, decorticati ma non ulteriormente lavorati. Richiedono un lungo tempo di cottura e hanno una consistenza masticabile.
- Avena decorticata (Scottish Oats): Avena finemente macinata, che produce un porridge più liscio e cremoso.
- Fiocchi d’avena interi (Rolled Oats): Avena schiacciata e leggermente cotta a vapore. Cuociono in circa 5-10 minuti.
- Fiocchi d’avena rapidi (Quick Oats): Avena che è stata tagliata più sottile e cotta a vapore più a lungo, cuociono più velocemente rispetto ai fiocchi interi.
- Fiocchi d’avena instantanei (Instant Oats): Pre-cotti e poi essiccati, richiedono solo l’aggiunta di acqua calda.
- Avena spezzata (Steel-Cut Oats): Avena tagliata in piccoli pezzi, ha una consistenza più grossa e richiede un tempo di cottura più lungo.
Preparazione
La preparazione del porridge varia a seconda del tipo di avena usato:
- Avena decorticata: Richiede una cottura più lunga, spesso in una proporzione di 1 parte di avena a 4 parti di liquido, e un tempo di cottura di 30-40 minuti.
- Avena integrale: Può richiedere un ammollo preliminare e cuoce per circa 45-60 minuti.
- Rolled oats e quick oats: Cuociono in 5-10 minuti o meno, a seconda della finezza.
Pertanto,
- Scegliere il tipo di avena: La scelta del tipo di avena determina il tempo di cottura e la consistenza del porridge.
- Cottura: Per i fiocchi d’avena interi, si utilizza un rapporto di 1 parte di avena a 2 parti di liquido. Cuocere a fuoco lento mescolando frequentemente fino a ottenere la consistenza desiderata.
- Aggiustamento del sapore: Aggiungere sale, dolcificanti o condimenti a piacere.
Elementi Nutrizionali
Il porridge d’avena è considerato un alimento ad alto assorbimento intestinale ed è anche apprezzato per il suo alto contenuto energetico; viene quindi usato nelle tradizioni culinarie di molti Paesi come alimento per i malati e per gli atleti.
Il porridge di avena è un alimento nutriente e bilanciato, con numerosi benefici per la salute:
- Carboidrati complessi: Forniscono energia sostenibile.
- Fibre: L’avena è ricca di fibre solubili, in particolare il beta-glucano, che può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e promuovere la sazietà e la salute intestinale.
- Proteine: Contiene proteine di buona qualità, utili per il mantenimento dei muscoli e la riparazione dei tessuti.
- Micronutrienti: L’avena è una buona fonte di vitamine e minerali come il ferro, il magnesio, il fosforo e le vitamine del gruppo B. L’avena contiene avenantramidi, un tipo unico di antiossidante con proprietà antinfiammatorie.
- Grassi: Contiene una piccola quantità di grassi, principalmente insaturi.
- Minerali e Vitamine: Oltre al ferro e al magnesio, l’avena è una buona fonte di zinco, selenio e vitamine del gruppo B, essenziali per la salute generale.
Il porridge può essere adattato per soddisfare una vasta gamma di preferenze e esigenze dietetiche, rendendolo un piatto estremamente versatile.
Il porridge non arricchito (come quello a base di farina d’avena), cotto mediante bollitura o microonde, è composto per l’84% da acqua, il 12% da carboidrati, il 2% da fibre alimentari, il 2% da proteine e il 2% da grassi. Su una quantità di riferimento di 100 grammi, il porridge cotto fornisce 71 calorie e contiene il 29% del valore giornaliero di manganese. Ha inoltre un contenuto moderato di fosforo e zinco (ciascuno l’11% del valore giornaliero).