I flavanoli
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I flavanoli sono sostanze nutritive di origine vegetale dalle proprietà antiossidanti, e per queste dalle comprovate potenzialità terapeutiche.
Le principali fonti alimentari di flavanoli sono il tè, l’uva rossa, le mele, i frutti di bosco e il cacao; in quantità minore, anche in vino, ciliegie, fichi, fragole e avocado.
Questi potenti antiossidanti naturali appartengono alla grande famiglia dei flavonoidi, che a sua volta rientra nel gruppo dei polifenoli. Finora sono stati identificati oltre 8.000 polifenoli; di questi, circa 5.000 appartengono al sottogruppo dei flavonoidi.
I flavonoidi possono essere ulteriormente suddivisi in più sottogruppi:
- flavoni;
- flavonoli;
- flavanoni;
- flavanonoli;
- flavanoli (flavan-3-oli);
- antociani;
Uno studio sugli adulti statunitensi ha stimato l’assunzione media di flavonoidi in 200 – 250 mg al giorno. Di questi, i flavanoli coprivano l’80% del totale.
Ogni giorno, la dieta apporta quantità variabili di polifenoli, che si concentrano nei prodotti di origine vegetale come frutta, verdure, spezie, frutta secca, cacao, tè e olio extravergine di oliva.
In generale, i polifenoli sono potenti antiossidanti e possono avere proprietà anti-infiammatorie.
Diversi studi epidemiologici hanno messo in relazione il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi con una riduzione significativa del rischio di malattie cronico-degenerative, tra cui malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, diabete e alcuni tumori.
Tipi di flavanoli
I flavanoli sono un sottogruppo di flavonoidi altamente diversificato e multisostituito. Sono chiamati anche flavan-3-oli, diidroflavonoli o catechine. A loro volta, i flavanoli si suddividono in ulteriori sottogruppi tra cui
- catechine: catechina, epicatechina, gallocatechina, epigallocatechina ecc.; si ritrovano in molti tipi di frutta, come albicocche e ciliege, nel tè verde, nel cacao e nel cioccolato fondente, e nel vino rosso; posseggono importanti proprietà antiossidanti, in grado cioè di proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali liberi
- epicatechine: presenti nel cioccolato fondente, accelerano il metabolismo dei grassi edegli zuccheri, agevolando la perdita di peso corporeo; espletano funzioni antiossidanti e antinfiammatorie dirette e potenziano altri sistemi antiossidanti, come ad esempio quelli che vedono il coinvolgimento della vitamina E
- teaflavine: derivano dall’ossidazione delle catechine del tè quindi si trovano principalmente nel tè nero. Sono presenti in ragione del 0,3-2% sulla sostanza secca. Sono quei composti che conferiscono al tè nero il caratteristico colore arancio-rosso (mentre il rosso-bruno e il marrone sono dovuti alle tearubigine). Si formano durante la lavorazione delle foglie, lunghi tempi di ossidazione e alte temperature ne fanno diminuire la concentrazione. Nel tè nero sono presenti: teaflavina, teaflavina 3-gallato, teaflavina 3′-gallato e teaflavina 3,3′-gallato.
- proantocianidine: note come tannini condensati, sono responsabili del sapore amaro e della sensazione di astringenza caratteristiche degli alimenti che ne sono ricchi; sono particolarmente abbondanti nei frutti di bosco, nell’uva, nelle mele, nel cioccolato e in alcune bevande (vino, sidro, tè, birra ecc).
Tipi di Flavanoli | Alcune fonti alimentari comuni |
Monomeri (Catechine): (+)-Catechina, (-)-Epicatechina, (-)-Epigallocatechina, (+)-Gallocatechina; e i loro derivati gallato. | Tè (in particolare bianchi, verdi e oolong), prodotti a base di cacao, uva, frutti di bosco, mele |
Dimeri e polimeri: proantocianidine | Mele, frutti di bosco, prodotti a base di cacao, uva rossa, vino rosso |
Teaflavine, Tearubigine | Tè nero |
Benefici per la Salute
Alle catechine sono riconosciute molte proprietà benefiche:
- hanno proprietà antiossidanti, utili per questo a proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali liberi e per questo a proteggere l’organismo dallo sviluppo di tumori e a prevenire la formazione, l’infiammazione e la rottura degli ateromi, cioè delle placche di colesterolo che possono incidere negativamente sulla salute cardiovascolare
- migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni; il cacao ricco di flavanoli migliora il livello di ossido nitrico nel sangue, che rilassa e dilata le arterie e i vasi sanguigni, e migliora il flusso sanguigno
- hanno proprietà neuroprotettive, immunostimolanti ed epatoprotettive
- accelerano il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, agevolando la perdita di peso corporeo
- espletano funzioni antiossidanti e antinfiammatorie dirette e potenziano altri sistemi antiossidanti, come ad esempio quelli che vedono il coinvolgimento della vitamina E.
Si ritiene che le funzioni biologiche dei flavanoli possano manifestarsi a livello cellulare e sistemico modulando la segnalazione cellulare e le attività enzimatiche.
Sebbene le proprietà antiossidanti dei flavanoli siano dimostrabili in vitro, non ci sono prove che producano effetti antiossidanti diretti nella circolazione e nei tessuti umani.
Studi randomizzati e controllati mostrano un effetto sulla pressione sanguigna e sul colesterolo LDL. Una revisione ha analizzato 35 studi, scoprendo che il cacao ha prodotto una piccola ma significativa riduzione di 2 mmHg della pressione sanguigna. Tale effetto è stato maggiore nelle persone che avevano già la pressione alta rispetto a quelle normotese, e nelle persone anziane rispetto ai giovani
Uno studio su 100 adulti sani ha rilevato i benefici del consumo a breve termine di flavanoli di cacao (450 mg due volte al giorno per un mese) sulla salute cardiovascolare, con miglioramenti nel profilo delle lipoproteine (aumento dell’HDL e riduzione del colesterolo totale e LDL) e della pressione sanguigna. Gli Autori ritengono che questi benefici potrebbero, in proiezione, portare a un rischio ridotto del 20-30% a 10 anni di malattie cardiovascolari e mortalità correlata.
Una revisione di nove studi su 157.809 persone ha rilevato che un consumo maggiore di cioccolato era associato a un rischio significativamente più basso di malattie cardiache, ictus e morte. Tra i soggetti che hanno consumato più cioccolato, il 12% ha sviluppato o è morto di malattie cardiovascolari durante lo studio rispetto al 17,4% di coloro che non hanno mangiato cioccolato.
I flavan-3-oli del tè verde abbassano la pressione sanguigna soprattutto nei soggetti (pre) ipertesi. Un’analisi aggregata di 13 studi randomizzati controllati su 1.040 soggetti ha rilevato una riduzione di 2,05 mmHg della pressione sanguigna sistolica e una riduzione di 1,71 mmHg della pressione diastolica con il consumo di tè verde per almeno tre settimane.
In un’analisi di cinque studi, gli scienziati hanno scoperto che le persone che bevevano tre tazze o più di tè al giorno avevano un rischio inferiore del 21% di malattie cardiache.
I flavanoli del cacao, con la loro azione antiossidante, possono proteggere e sostenere la funzione cerebrale:
- migliorando il flusso di sangue al cervello;
- promuovendo la capacità di adattarsi a situazioni stressanti, che possono generare ansia e altri disturbi dell’umore.
In uno studio su anziani con lievi disturbi cognitivi sono state somministrate bevande al cacao a base di latte con livelli elevati (993 mg/giorno) o bassi (48 mg/giorno) di flavan-3-oli. Il consumo della bevanda ricca di flavanoli ha migliorato alcune misure della velocità e della flessibilità del processo cognitivo e della fluidità verbale, in base ai punteggi basali e rispetto al gruppo “low flavan-3-oli” 20.
Alle tante proprietà benefiche del cacao e del cioccolato fondente, da tempo note, recentemente se ne sarebbe aggiunta una nuova, secondo la quale il cacao aiuterebbe a migliorare l’agilità mentale, potenziando velocità e brillantezza d’esecuzione, in adulti giovani e sani. Il merito sarebbe proprio dei flavanoli contenuti all’interno del cacao.
I flavanoli del cacao sarebbero in grado di migliorare il flusso sanguigno verso la pelle e proteggerla dai danni del sole e da quelli provocati dal fumo.
Un grande studio prospettico Europeo (EPIC-InterAct) ha rilevato una correlazione inversa tra l’assunzione di flavonoidi, soprattutto flavanoli e flavonoli, e l’incidenza del diabete mellito di tipo 2, suggerendo il potenziale ruolo protettivo di una dieta ricca in alimenti di origine vegetale sull’insorgenza di questa patologia. Risultati promettenti in studi controllati randomizzati indicano che l’integrazione con flavan-3-oli o antocianidine può migliorare il controllo glicemico in soggetti a rischio o con diagnosi di diabete mellito di tipo 2.
Possibili controindicazioni delle catechine
In genere l’assunzione di catechine è ben tollerata da tutte le persone. Teoricamente, un’elevata assunzione di flavanoli potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento se associata a farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici.
Resta il fatto che essendo un insieme di sostanze diverse tra loro potrebbero sorgere effetti collaterali ed eventuali interazioni farmacologiche per cui è sempre bene, prima di assumerle, chiedere consiglio al proprio medico curante.