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Il dato sulla povertà assoluta sale dal 7,6% del 2019 al 9,1% del 2020, mantenendosi stabile nel 2021. Oltre che la crisi economica, hanno inciso il calo dei consumi e i comportamenti di spesa delle famiglie nei mesi più difficili della pandemia.
Nel 2022 l’incidenza è tornata a crescere arrivando al 9,7%, in larga misura a causa della forte accelerazione dell’inflazione che ha colpito in maniera più dura le famiglie meno abbienti. Le spese di queste ultime non sono riuscite, infatti, a tenere il passo con l’aumento dei prezzi, incluso quello dei beni e servizi essenziali considerati nel paniere della povertà assoluta. Nel 2023, secondo le stime preliminari, l’incidenza individuale rimane sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, al 9,8%.