Guaiaco | Guaiacum officinale
Il guaiaco, o legno della vita (Lignum vitae), è il legno del Guaiacum officinale e del Guaiacum sanctum, alberi sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Zygophyllaceae, originari dell’America Centrale, in particolare del Venezuela e delle Antille. Oggi la si trova soprattutto nel Messico del Sud, nelle Antille, in Colombia e in Venezuela.
Il guaiaco è la pianta nazionale delle Bahamas e il fiore nazionale (emblema) della Giamaica.
E’ un albero a crescita lenta, che può raggiungere i 10 m di altezza; il legno è molto scuro, pesante (il legno del G. officinale è uno dei più pesanti esistenti, avendo una densità che allo stato anidro può arrivare a circa 1350 kg/m³) e resinoso; le foglie sono composte da 4 a 28 foglie; i piccoli fiori, larghi 2 cm, sono di colore blu-azzurro. Il legno, detto legno di guaiaco, legno santo o anche semplicemente guaiaco, è profumato, di sapore fortemente aromatico, con alburno sottile (ca. 2 cm) di color giallo chiaro e durame grasso, di color verde cupo o bronzeo. È il legno più duro e pesante che si conosca: in pezzi grossi (tronchi, tavole) viene impiegato per applicazioni in cui si richiede un materiale capace di combinare resistenza meccanica, rigidità e densità elevate come per molti lavori al tornio e in ebanisteria; particolarmente apprezzato nelle costruzioni navali, per la fabbricazione di supporti in quanto la resina che contiene funziona egregiamente da lubrificante.
L’albero essuda una resina il cui principio attivo più importante è il guaiacolo, oltre a resine (acido guaiaconico, guaianetico, guaiacico), saponine (guaiasaponina), vanillina, sostanze terpeniche (guaiaguttina, guaiazulene), olio essenziale (5-6%). Tutti questi componenti conferiscono alla pianta proprietà balsamica, espettorante, diuretica, sudorifera, depurativa, lassativa, antireumatica, antisettica, antiossidante, antinfiammatoria.
Per le sue proprietà il guaiaco viene usato per la cura di reumatismi, intossicazioni, stipsi, respiratorio, per la cellulite dura o molle o media, linfatismo, antiradicali liberi, ringiovanente, fortemente drenante.
Infusi di guaiaco vengono utilizzati nelle zone di origine nella cura della sifilide, anche se la sua efficacia non è ancora stata dimostrata.
L’ingestione incontrollata di guaiaco può provocare irritazione alle mucose dell’apparato digerente ed eruzioni cutanee di tipo scarlattiniforme, la resina che essuda dal legno, invece, può provocare dermatiti da contatto. Applicati esternamente, i preparati di Guaiaco agiscono come revulsivi, in maniera più o meno attiva a seconda della concentrazione impiegata.
Attualmente il Guaiaco è poco usato in terapia.
Nella Farmacopea francese essa è registrata dal 1884 ed entra nella composizione dello “sciroppo composto di salsapariglia“. In Repubblica Dominicana, il legno di guaiaco è un componente di un “elisir di giovinezza” chiamato Mama Juana: si ritiene che frammenti di varie specie arboree locali, lasciati a macerare in una bottiglia di rum, abbiano attività afrodisiaca e anti-reumatica. Uno dei componenti della resina di guaiaco, l’acido mesonordiidroguaiaretico, è un buon antiossidante, ma può causare calcoli renali, per cui deve essere utilizzato solo in base a prescrizione medica.
Una curiosità: il guaiaco divenne la panacea più diffusa dopo il 1520 per curare la sifilide.