Gramigna | Agropyron repens
La gramigna (Elytrigia repens (L.) Desv. ex Nevski, 1933; o anche Agropyron repens (L.) P. Beauv.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Poaceae e al genere Elytrigia molto comune nella maggior parte dell’italia, Europa, Africa ed Asia. La gramigna è nota principalmente per essere una delle piante più infestanti al mondo: grazie a un sistema complesso di radici, infatti, può attecchire con facilità su qualsiasi terreno e spesso sottrae sostanze nutritive e ossigeno ad altre coltivazioni.
Viene detta anche dente canino perché spesso masticata dai cani per agevolare la digestione, o gramigna dei medici per le sue proprietà terapeutiche.
Si tratta di una pianta erbacea perenne con rizoma sotterraneo strisciante dotato di piccole radichette e nodi dai quali crescono i fusti alti 20/30 cm.; le foglie sono lunghe, strette, piatte di colore verde, ricoperte di peli sulla pagina superiore; i fiori sono delle spighe di colore verde. La gramigna può essere riconosciuta osservando le foglie verde brillante, lineari, sottili e piatte oppure grazie alla presenza di fiori: spighette verdi che si sviluppano tra il mese di giugno e settembre. Il rizoma, biancastro, si sviluppa con portamento strisciante.
Il nome Agropyron deriva dal greco “agros” che significa campo e “piros” che significa frumento selvatico per il fatto che è una pianta molto simile al grano; repens invece deriva dal latino “repere” che significa strisciare in riferimento alla crescita del suo rizoma che si sviluppa in modo orizzontale.
Le proprietà della gramigna erano note sin dalla antichità. Dioscoride la consigliava nelle difficoltà di minzione, Plinio nei calcoli urinari e come potente diuretico.
La parte utilizzata è il rizoma contenente oli essenziali, saponine, polifenoli, fruttani, mucilaggini, polioli, tricitina e agropirene (questi due ultimi composti, in particolare, determinano rispettivamente la peculiarità diuretica e antisettica dell’erba).
Alla gramigna sono attribuite proprietà diuretiche, depurative, decongestionanti, antinfiammatorie, emollienti.
E’ antisettica delle vie urinarie, utile per sciogliere i calcoli biliari. Benché non siano disponibili studi clinici controllati in grado di confermare le sopra citate proprietà, l’uso di questa pianta ha comunque ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie e per la prevenzione dei calcoli renali. La gramigna apporta benefici soprattutto in caso di infiammazioni a carico delle vie urinarie, ad esempio nel trattamento di cistite e coliche renali e per prevenire la formazione di calcoli (litiasi). Grazie alle proprietà diuretiche, la gramigna è impiegata poi per contrastare cellulite e ritenzione idrica e per favorire il dimagrimento. Tradizionalmente la gramigna viene usata anche nelle cure depurative, per trattare problematiche a carico di fegato e cute e per lenire la tosse secca. Infine la gramigna è utile per combattere: flogosi genitali o gastrointestinali; per alleviare i reumatismi; favorire la diuresi e ridurre la pressione. Esternamente, la tisana di gramigna può essere utile per alleviare il dolore dato dalle emorroidi e per combattere le infiammazioni di pelle e mucose.
Nella medicina tradizionale la gramigna veniva utilizzata anche per il trattamento di gotta, dolori reumatici e affezioni cutanee; oltre ad essere usata come rimedio lenitivo in caso di tosse, grazie all’azione svolta dalle mucillagini in essa contenute.
La gramigna è un rimedio sicuro, da evitare però in caso di sensibilità verso la pianta e da non assumere contemporaneamente a terapie diuretiche. L’uso della gramigna è inoltre sconsigliato in caso di edema provocato da insufficienza cardiaca e renale.