Gialappa | Exogonium Purga Benth.
La gialappa, turbitto o sciarappa (Ipomoea purga) è una pianta perenne e rampicante, della famiglia delle Convolvulacee, che comprende circa 500 specie note col nome vernacolo di campanelle (nome comune anche per specie di altri generi). Il genere è originario dei paesi tropicali asiatici e americani. In Italia il genere è poco rappresentato essendo presenti allo stato spontaneo Ipomoea purpurea, Ipomoea sagittata e Ipomoea stolonifera. Può raggiungere un’altezza di 2 metri.
Oggi è coltivata come pianta ornamentale, per i suoi fiori color porpora. Ha anche proprietà medicinali: la radice essiccata e tritata, i semi e la resina sono utilizzati per la preparazione di un forte lassativo ad azione irritante, chiamato jalapa o gialappa, dal nome della città di Xalapa nello stato messicano di Veracruz.
Exogonium purga o Ipomoea purga è un genere delle Convolvulaceae
Il nome Exogonium deriva dal greco exw = fuori e gonh (o gonos) = generazione perché gli elementi sessuali (stami e pistillo) sporgono fuori dalla corolla; Ipomoea, dal greco iyipos = verme, tarlo e omoios = somigliante, allusione all’avvolgimento dei cauli ed anche per l’aspetto delle radici di certe specie; purga, per le sue proprietà evacuanti.
Possono essere usate come piante ornamentali per ricoprire pergolati, recinzioni, muri.
La radice essiccata e tritata, i semi e la resina sono utilizzati per la preparazione di un forte lassativo ad azione irritante. La Gialappa venne introdotta nella medicina europea nella prima metà del secolo XVII ed ebbe largo impiego come purgante drastico e come derivativo. Attualmente il suo impiego, come quello di tutti i purganti drastici, è molto limitato; tuttavia essa viene qualche volta impiegata come derivativo nella terapia delle asciti, delle congestioni cerebrali, dell’ipertensione, casi nei quali però oggi si preferisce agire mediante i diuretici. La resina di Gialappa, fra i purganti drastici, è quella che svolge un’azione più mite e che, a dosi terapeutiche, è meglio tollerata.