Fungo Armillaria cepistipes
Del tutto simile all’Armillaria mellea è Armillaria cepistipes, anche detta Chiodino squamoso, si differenzia dal vero Chiodino per avere un gambo più robusto, fibroso con anello pendente, sottile e residui del velo sfumati dal bianco al bianchiccio-giallognolo o grigio pallido. Il cappello di colore solitamente marroncino-ocra-nocciola, è provvisto di squamette scure ed appiattite negli esemplari che crescono in piena luce, ma di colore bianchiccio con folta ‘peluria’ sul bordo del cappello, negli esemplari che crescono in ombra.
Il suo habitat ideale sono le zone umide vicine ai corsi d’acqua di bassa quota o i boschetti planiziali della Pianura Padana, inclusi i Parchi, in ogni caso gli ambienti igrofili con elevate concentrazioni di umidità sia nel suolo che nell’atmosfera. Necessità di un clima temperato umido con estate tiepida o temperato fresco che non si trovno a Sud dell’Appennino Tosco-Romagnolo e che, a causa dei cambiamenti climatici in corso, stanno diventando sempre più rari a bassa quota anche al Nord, tant’è che questa varietà di Armillaria, oggi è più presente nelle vallate pedemontane o in alta pianura, rispetto alla bassa pianura, salvo in autunni molto piovosi e tendenzialmente freddi, ma non gelidi.
E’ commestibile al pari del fungo chiodino con stesse avvertenze d’uso.