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Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Copenaghen ha sfatato il mito che il fumo aiuti a non ingrassare. Lo studio, che ha preso in esame un milione e mezzo di europei fumatori, ha invece rilevato che il fumo aumenta l’adipe della pancia. È inoltre documentato che quando le persone smettono di fumare il loro corpo inizia a bruciare calorie a un ritmo più lento rispetto a prima, causando un aumento di peso. Questo ha portato i fumatori a credere che continuare a fumare potrebbe far dimagrire. Secondo la ricerca, però, non è necessariamente così.
In particolare, è emerso che il fumo aumenta il grasso viscerale, ovvero il grasso che si trova in profondità nell’addome e che è collegato a un rischio maggiore di malattie cardiache, diabete, ictus e demenza.
I ricercatori sono arrivati alla conclusione esaminando i dati genetici e l’influenza del fumo sull’obesità tenendo conto di fattori quali l’assunzione di alcol e lo stato socioeconomico. “È importante notare che smettere di fumare ha numerosi benefici per la salute, al di là dei potenziali cambiamenti nella distribuzione del grasso corporeo – ha dichiarato a Euronews Germán Carrasquilla, autore principale dello studio -, quindi non si tratta solo del grasso corporeo nell’addome”.
L’analisi multivariata ha suggerito che gli effetti causali dell’iniziazione al fumo e del fumo nell’arco della vita sull’obesità addominale sono indipendenti dallo stato socioeconomico, dal consumo di alcol, dal disturbo da deficit di attenzione/iperattività e dal comportamento a rischio.
Fonte: Carrasquilla GD, García-Ureña M, Romero-Lado MJ, Kilpeläinen TO. Estimating causality between smoking and abdominal obesity by Mendelian randomization. Addiction. 2024 Jun;119(6):1024-1034. doi: 10.1111/add.16454. Epub 2024 Mar 20. PMID: 38509034.