Formio – Phormium
Formio o Phormium è un genere che comprende piante perenni, sufruticose/erbacee, che appartengono alla famiglia delle Agavaceae.
In Nuova Zelanda, patria di origine, è spontaneo e diffuso ovunque, dal mare alle colline, sulle rive dei fiumi e nelle paludi. Forma macchie con ciuffi di foglie verde chiaro, lineari lunghe sino a 3 metri che sono o erano usate dalle popolazioni indigene, i Maori, per fabbricare corde, tessuti e oggetti di artigianato.
Nei nostri giardini il suo uso è limitato perché considerate piante ingombranti; sono invece più usate alcune cultivar a foglie rosse o variegate che hanno uno sviluppo più contenuto.
Negli ultimi anni in Nuova Zelanda sono state lanciate una ventina di nuove cultivar, che stanno avendo un insperato successo, non tutte però sono già reperibili in Italia.
I Phormium si prestano bene per bordure, per riempire un angolo, per delimitare un prato, per creare permanenti macchie di colore. Oltre alla bellezza del fogliame, fioriscono in estate con fiori tubolari portati da spighe senza foglie. Amano il pieno sole o una leggera ombra ed esigono un terreno fresco e fertile e ben drenato, ma si adattano bene anche a condizioni peggiori, sono molto resistenti allo smog e al salmastro.
In vaso e sulle terrazze si coltivano senza problemi con risultati eccellenti; la maggior parte di queste nuove cultivar sono compatte, con foglie elegantemente striate e variegate, tanto che si possono usare anche come piante da appartamento. Nella coltivazione in vaso bisogna solo avere l’accortezza di dare loro molta acqua.
Le cure colturali sono ridotte al minimo: in primavera, prima dell’emissione delle nuove foglie, si tagliano via le vecchie e durante l’estate bisogna eliminare tutte quelle foglie che hanno perso la variegatura o che sono regredite ad un colore non desiderato.
Si riproducono a fine inverno o inizio primavera per divisione dei cespi. Dopo che sono state tagliate tutte le foglie, con cura si toglie il cespo danneggiando il meno possibile le radici e con un coltello affilato si dividono i rizomi. Si ripiantano con l’avvertenza di non interrare troppo profondamente perché i rizomi potrebbero marcire.
Caratteristiche del Phormium
Il genere Phormium comprende 2 specie di piante sempreverdi provenienti dalla Nuova Zelanda e dall’isola di Norfolk. Crescono in una grande varietà di ambienti diversi, dagli acquitrini alle falesie costiere ai pendii montani. Si tratta di piante cespitose con radici profonde e carnose. Le foglie sono lunghe e nastriformi, coriacee e fibrose, con per lo più apice incurvato. Gli steli sono robusti e si ramificano rigidamente ad angolo retto; in estate recano i fiori, a spiga, nei colori dal rosso all’arancio al giallo.
Il Phormium tenax o lino della Nuova Zelanda è un arbusto sempreverde originario della Nuova Zelanda, che costituisce ampi cespi di foglie erette nastriformi di colore verde brillante, grigie nella pagina inferiore, lunghe fino a 3 metri, spesso bordate di rosso o arancio; esistono però ibridi a foglia variegata, tricolore o porpora; in estate producono infiorescenze a pannocchia formate da fiori tubolari bianchi o rosati, all’apice di fusti alti anche 3-4 metri. I phormium tenax fioriscono difficilmente se posti a dimora in vaso o in zone con inverni molto rigidi. Si possono coltivare in vaso, in giardino, in appartamento; in questo caso si mantengono entro dimensioni abbastanza modeste.
- Il Phormium cookianum si distingue dal precedente per le foglie ricurve, dalla consistenza più morbida delle precedenti, con una vistosa colorazione rosata alla base. Sono di solito lunghe fino a 2 metri. In estate producono fiori verdognoli o gialli. Si adatta meglio a diverse condizioni colturali.
Curiosità
Nel 1769 il Capitano James Cook, navigatore, esploratore e cartografo, insieme a Joseph Banks, naturalista, botanico e cacciatore di piante inglese, giunsero in Nuova Zelanda. Osservando i Maori, il popolo nativo di queste terre, videro che indossavano dei capi fatti con una stoffa molto raffinata, simile al lino, prodotta con le foglie di Phormium. Da quel momento il Phormium divenne il Lino della Nuova Zelanda. Tuttavia, la fibra prodotta dalle fibre del Phormium è più simile alla iuta, è debole e ruvida. L’origine etimologica del nome Phormium risale al termine greco phormion, che significa cesto o stuoia, con rifermento al fatto che i Maori impiegavano le fibre per fabbricare stuoie e cesti. L’aggettivo tenax è stato aggiunto per descrivere le tante proprietà di questa pianta: tenace, persistente, resistente, compatto.