Eupatoria – Eupatorium perfoliatum L.
L’eupatorium perfoliatum è un’erba della famiglia delle Compositae originaria delle regioni umide del Nord America; è coltivata anche in Europa.
L’eupatorio perfogliato è una graziosa pianta che può raggiungere anche un metro di altezza; d’estate si copre di fiori bianco-rosati, un po’ vaporosi, dall’odore di vaniglia, che attirano farfalle e insetti impollinatori. La particolarità delle sue foglie è che sono saldate due a due attorno al fusto, conferendogli così una certa rigidità e ciò gli ha valso l’appellativo di “erba per saldare”. E’ conosciuto anche col nome di Erba della febbre, “origano di palude” o “canapa d’acqua”. L’aspetto può essere suffruticoso, ma anche arbustivo (raramente arborescente – caso tipico delle specie tropicali).
Il nome del genere (Eupatorium) deriva dal greco: “nascita da padre nobile”. Qui si fa riferimento a Mitriade Eupatore, che fu re del Ponto nel I secolo a.C. e al quale si attribuisce il primo utilizzo medicinale. In effetti le specie di questo genere nel corso del tempo hanno assunto varie denominazioni volgari specialmente nell’ambito della medicina popolare; questo serve a sottolineare le proprietà farmaceutiche e medicinali delle Eupatorie anche se attualmente questo impiego è stato alquanto ridimensionato a causa di alcune sostanze epatotossiche presenti in queste piante.
La droga vegetale, cioè la parte di pianta contenente la maggior concentrazione di principi attivi, usata per preparare la tintura madre, è la parte aerea della pianta fresca fiorita. Le foglie secche e i fiori di questa pianta hanno proprietà emetiche, diaforetiche, stimolanti e catartiche. Venivano usate nella medicina popolare dell’America del Nord nelle sindromi febbrili di tipo influenzale con acme della febbre alle 7-9 del mattino, starnuti, tosse notturna retrosternale, dolore ai globi oculari e iperemia congiuntivale, dolori alle ossa della faccia, mialgie contusive, dolori ossei “come da ossa rotte”, raucedine e tosse con petto dolente; cefalea; brivido al mattino con grande dolore osseo, alle braccia e ai polsi. Attualmente hanno impiego come tonico gastrico nelle dispepsie in quanto contengono oltre alla eupatorina, un olio etereo, resine e tannini vari.
Questa pianta rientra nella lista del Ministero della Salute per l’impiego non ammesso nel settore degli integratori alimentari.