Eringio | Eryngium campestre L.
L’Eringio campestre o Spino di San Francesco o calcatreppola o Bocca di ciuco è una pianta della famiglia delle Apiaceae diffusa in Europa centrale e meridionale. Cresce spesso associata a Pleurotus eryngii. E’ una pianta erbacea perenne spinosa alta fino a 60 cm, ha fusti molto ramificati nella parte apicale, di colore verde-grigio; le foglie sono coriacee con nervature reticolate molto evidenti, le basali hanno un picciolo lungo circa 20 cm con bordi ovati o triangolari e presentano 3 incisioni che vanno dal margine al nervo mediano (trisetto) con il segmento centrale penninervio diviso in 7-9 segmenti opposti che a loro volta sono ulteriormente divisi in lobi dentati e spinosi, le spine non sono presenti sui piccioli. Le foglie cauline sono sessili ed hanno un picciolo alato. L’infiorescenza è un pleiocasio con capolini subsferici o globosi con brattee più lunghe e lineari, rigide e patenti, le bratteole sono in numero di una per fiore terminanti in una punta allungata e rigida, i sepali sono lineari-lanceolati, cuspidati, rigidi e glabri senza margini membranacei. Il frutto è un mericarpo coperto da squame lanceolate. Fiorisce da maggio ad agosto, da 0 a 1600 m s.l.m., in garighe, margini stradali e luoghi sassosi. E’ presente in tutta Italia. E’ una pianta che, oltre che crescere allo stato spontaneo, viene spesso utilizzata nelle composizioni floreali essiccate poiché mantiene il suo colore a lungo.
Il termine Eryngium proviene dal latino eryngium, a sua volta dal greco ηρύγγιον erínghion cardo in Teofrasto (da ἔρύγγος éryngos fiocco di barba, eringio marino o calcatreppola marina). L’epiteto specifico campestre viene da campus luogo piano, campo: che cresce quindi nei campi.
Principi attivi: saponosidi, sali di potassio, tracce di olio essenziale, fitosteroli, tannini e mucillagini.
La pianta possiede delle proprietà medicinali e può essere utilizzata come antispasmodica, aromatica, diaforetica, diuretica, espettorante, galattofuga, stimolante.
Per le sue proprietà viene raccolta in natura per uso locale, sia come alimento che come medicinale.
La radice favorisce la espettorazione ed è molto utile nel trattamento della debolezza successiva alla tosse cronica negli stadi avanzati di problemi polmonari.
Gli infusi possono essere bevuti liberamente ed utilizzati per curare la pertosse, malattie del fegato e dei reni e disturbi della pelle.
E’ credenza abbastanza diffusa che il calcatreppolo sia utile per interrompere la secrezione lattea delle nutrici. Nella pratica erboristica le proprietà più note e sfruttate sono quelle diuretiche e leggermente lassative. Ha inoltre la proprietà di favorire i processi digestivi.