Dracena | Dracaena Vand. ex L
La Dracaena Vand. ex L. è un genere di piante monocotiledoni della famiglia Asparagaceae (sottofamiglia Nolinoideae), originario delle zone tropicali caldo-umide dell’Africa, dell’Asia e dell’America.
Comprende piante arbustive e semiarbustive sempreverdi, con fusti eretti semplici o ramificati, grandi foglie lanceolate o lineate con sfumature e variegature di vari colori e di consistenza coriacea.
La dracena è un arbusto di media grandezza che si presenta con un fusto liscio ed eretto, poco ramificato, e con foglie lisce e appuntite, riunite a ciuffi, che si sviluppano solo nella parte apicale dei rami. Da queste grandi foglie allungate, di colore verde brillante o screziate di bianco ai lati e al centro, dipende dalla varietà, si sviluppano dei piccoli fiori bianco-panna o giallastri che difficilmente è possibile vedere nella dracena in vaso. A pieno campo, invece, la pianta produce fiori gradevolmente profumati e in grado di diffondere nell’ambiente una piacevole fragranza. La dracena, in genere, ha un fusto piccolo che non supera i due metri di altezza. La pianta in vaso non cresce oltre il metro e venti. Alcune varietà possono però raggiungere altezze ragguardevoli, simili a quelle degli alberi secolari, ma queste specie difficilmente si trovano in vivaio e ancor più raramente vengono coltivate in casa.
La Dracena è una delle piante da appartamento più apprezzate, anche se poco conosciute. Queste piante hanno il pregio di abituarsi ed adattarsi anche alle condizioni più estreme, sono quindi adatte ad essere poste nell’angolo tra i divani, sulle scale, nei negozi o negli uffici.
Vi sono molte varietà di dracene a foglia verde o con differenti variegature, bianche rosse o verdi che rendono sempre la pianta elegante e raffinata. In vivaio sono presenti soltanto alcune specie:
- dracena marginata, originaria del Madagascar, con foglie a ciuffo che si sviluppano nella parte basale e con tacche in quella apicale dal gradevole effetto decorativo
- dracenea fragrans, chiamata anche “tronchetto della felicità”, con un ciuffo di foglie screziate di giallo. Di questa specie esiste anche una sottovarietà chiamata anche Lucky Bamboo, così definita per via del fusto particolarmente aggrovigliato e vistoso.
- dracena sanderiana, originaria del Congo e con foglie striate di bianco ai lati
- dracena godseffiana, la più originale di tutte le specie per via del suo fusto cortissimo e delle sue foglie verdi a cespuglio e macchiate di bianco
- dracena drago, altissimo arbusto molto longevo e con foglie verdi che tendono all’azzurro; presenta sulla parte apicale del fusto ciuffi di foglie strette e lunghe, di colore verde cupo, da cui un tempo si estraeva il “sangue di drago”
- dracena deremensis, pianta a fusto piccolo con foglie affusolate e striate di bianco.
Il nome “dracena” proviene dal greco drakaina, che significa “femmina di drago”. Il termine si riferisce alla specie più rappresentativa di questa pianta, ovvero la dracena drago originaria delle Isole Canarie. Gli antichi abitanti di queste isole, i Guanci, credevano che l’albero di dracena fosse un drago. Dall’arbusto, poi, si estraeva anche una resina (in realtà linfa rattrappita) di colore rosso che veniva scambiata per il sangue del drago. A questa resina, usata in tempi recenti come colorante, venivano anche attribuire proprietà magiche. La resina della dracena era conosciuta e usata come colorante anche dagli antichi Romani. Nel Medioevo, invece, gli alchimisti la usavano per le sue presunte proprietà taumaturgiche.
Curiosità: regalare una pianta di dracena è ben augurante; una particolare varietà di dracena, la fragrans, viene per l’appunto chiamata anche “tronchetto della felicità”; questa specie significa anche “longevità”, per cui, donandola, si augura una lunga vita o la lunga durata di un’unione sentimentale.