Differenze tra Ozempic, Rybelsus, Wegovy e Mounjaro e Zepbound – p. III
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Ozempic, Rybelsus e Wegovy contengono tutti semaglutide, un agonista del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1), ampiamente trattato nell’articolo “Gli agonisti del recettore per l’ormone GLP-1 (o agonisti GLP-1R)”.
Come accennato, la semaglutide imita l’azione del GLP-1, un ormone coinvolto nella regolazione del metabolismo, e svolge diverse azioni benefiche:
- rallenta la digestione (svuotamento gastrico), contribuendo a prolungare la sensazione di sazietà
- riduce l’appetito, agendo su specifici centri nel cervello
- stimola la produzione di insulina da parte del pancreas in modo glucosio-dipendente, ossia solo quando i livelli di zucchero nel sangue sono elevati
- riduce la secrezione di glucagone, un ormone che alza la glicemia
Questi effetti combinati contribuiscono al controllo della glicemia e favoriscono la perdita di peso.
Differenze tra Ozempic, Wegovy e Rybelsus
- Ozempic è approvato per il trattamento del diabete di tipo 2 e viene somministrato una volta a settimana tramite iniezione sottocutanea.
- Wegovy è sostanzialmente l’Ozempic, ma con un dosaggio più alto, e realizzato appositamente come rimedio e con indicazione per la gestione del sovrappeso e dell’obesità
- Rybelsus è una versione orale di semaglutide, disponibile in compresse. È indicato per il trattamento del diabete di tipo 2 ed è l’unico agonista del recettore GLP-1 attualmente disponibile per via orale. L’efficacia sul controllo glicemico e sulla perdita di peso è leggermente inferiore rispetto alle versioni iniettabili.
Approfondimenti circa Ozempic, con particolare attenzione alle reazioni avverse
Ozempic è un farmaco a base del principio attivo Semaglutide, appartenente alla categoria degli Ipoglicemizzanti e nello specifico Analoghi del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1). E’ commercializzato in Italia dall’azienda Novo Nordisk S.p.A..
Ozempic può essere prescritto con Ricetta RR – medicinali soggetti a prescrizione medica Classe: A).
Confezioni
- Ozempic 0,25 mg (1,34 mg/ml) soluz. iniett. uso sottoc. in cartuccia 1 penna preriempita 1,5 ml + 4 aghi
- Ozempic 0,5 mg (1,34 mg/ml) soluz. iniett. uso sottoc. cartuccia in 1 penna prer. 1,5 ml + 4 aghi
- Ozempic 1 mg (1,34 mg/ml) soluz. iniett. uso sottoc. cartuccia in 1 penna preriempita 3 ml + 4 aghi
Perché si usa Ozempic?
Ozempic è indicato per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico
- come monoterapia quando l’uso di metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni
- in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete.
Per i risultati degli studi clinici rispetto alle combinazioni, agli effetti sul controllo glicemico e agli eventi cardiovascolari e alle popolazioni studiate, vedere i paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1.
Posologia
La dose iniziale è di 0,25 mg di Semaglutide una volta alla settimana. Dopo 4 settimane, la dose deve essere aumentata a 0,5 mg una volta alla settimana. Dopo almeno 4 settimane con una dose da 0,5 mg una volta alla settimana, la dose può essere aumentata a 1 mg una volta alla settimana per migliorare ulteriormente il controllo glicemico.
Semaglutide 0,25 mg non è una dose di mantenimento. Non sono raccomandate dosi superiori a 1 mg alla settimana.
Quando Ozempic viene aggiunto alla terapia in atto a base di metformina e/o tiazolidinedione, la dose di metformina e/o tiazolidinedione può essere mantenuta senza variazioni.
Quando Ozempic viene aggiunto alla terapia in atto con sulfanilurea o con un’insulina, è necessario considerare una riduzione della dose di sulfanilurea o di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia.
Non è necessario automonitorare la glicemia per aggiustare la dose di Ozempic. Tuttavia, quando si inizia il trattamento con Ozempic in combinazione con una sulfanilurea o con un’insulina, l’automonitoraggio della glicemia può diventare necessario per correggere la dose della sulfanilurea o di insulina e ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
Se una dose viene saltata, deve essere somministrata non appena possibile ed entro 5 giorni dalla dose saltata. Se sono trascorsi più di 5 giorni, la dose saltata deve essere ignorata e la dose successiva deve essere somministrata nel giorno regolarmente pianificato. In ogni caso, successivamente i pazienti possono riprendere lo schema di somministrazione abituale una volta alla settimana.
Popolazioni speciali
Anziani
Non è richiesta la correzione della dose in base all’età, ma l’esperienza terapeutica nei pazienti di età ≥75 anni è limitata.
Compromissione della funzionalità renale
Non è richiesta correzione della dose per i pazienti con lieve, moderata o severa compromissione della funzionalità renale. L’esperienza con l’uso di semaglutide in pazienti con severa compromissione della funzionalità renale è limitata. Semaglutide non è raccomandato per l’uso in pazienti con uno stadio finale della funzionalità renale
Compromissione della funzionalità epatica
Non è richiesta correzione della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica. L’esperienza con l’uso di semaglutide in pazienti con severa compromissione della funzionalità epatica è limitata. È necessario prestare attenzione quando si trattano questi pazienti con semaglutide.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di semaglutide nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Ozempic si somministra per via sottocutanea nell’addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio, una volta alla settimana a qualsiasi ora del giorno, indipendentemente dai pasti; si inietta. Il sito dell’iniezione può essere variato senza necessità di correzione della dose. Ozempic non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare.
Se necessario, il giorno della somministrazione settimanale può essere variato purché il tempo trascorso tra due dosi sia almeno di 3 giorni (>72 ore). Una volta scelto un nuovo giorno per la somministrazione, si deve continuare la somministrazione una volta alla settimana.
Avvertenze e Controindicazioni
Ozempic non va usato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica, in vaso di gravidanza o allattamento.
Le reazioni avverse gastrointestinali vanno tenute in debito conto quando si trattano pazienti con compromissione della funzionalità renale. Attenzione va rivolta anche ad un altro evento avverso molto temuto ma poco frequente come la pancreatite acuta; i pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta e in caso di sospetto, il trattamento va sospeso.
I pazienti trattati con semaglutide in combinazione con una sulfanilurea o con insulina possono essere soggetti a un rischio maggiore di ipoglicemia, prevenibile adeguando la dose di sulfanilurea o di insulina. Un monitoraggio attento va seguito in soggetti con retinopatia diabetica trattati con insulina.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Semaglutide ritarda lo svuotamento gastrico e può influire sulla velocità di assorbimento di medicinali orali assunti in concomitanza. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti trattati con medicinali orali che necessitano di un assorbimento gastrointestinale rapido.
La semaglutide non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza durante gli studi clinici riguardavano
- disturbi gastrointestinali, compresi nausea (molto comune), diarrea (molto comune) e vomito (comune), ma anche dolore addominale, dilatazione addominale, stipsi, dispepsia, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo, eruttazione, flatulenza. In generale, queste reazioni sono state di gravità lieve o moderata e di breve durata.
- disturbi del metabolismo e della nutrizione, come ipoglicemia, quando usato con altri antidiabetici (insulina o sulfanilurea), diminuzione dell’appetito
- altri disturbi: capogiri, aumento della frequenza cardiaca, complicazioni della retinopatia diabetica, colelitiasi, affaticamento, reazioni al sito di iniezione. Si può riscontrare aumento della lipasi e dell’amilasi.
Sovradosaggio
Negli studi clinici sono stati riportati sovradosaggi fino a 4 mg in una dose singola e fino a 4 mg in una settimana. La reazione avversa più comunemente segnalata è stata la nausea. Tutti i pazienti si sono ripresi senza complicazioni.
Non esiste nessun antidoto specifico per il sovradosaggio di Semaglutide. In caso di sovradosaggio, deve essere iniziato un appropriato trattamento di supporto a seconda dei sintomi e dei segni clinici manifestati dal paziente. Tenendo conto della lunga emivita di semaglutide, di circa 1 settimana, può essere necessario un periodo prolungato di osservazione e trattamento di questi sintomi.
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Mounjaro e Zepbound
Mounjaro è il nome commerciale di un medicinale che contiene il principio attivo tirzepatide, una molecola che agisce su due recettori ormonali: GLP-1 (come Ozempic, Wegovy e Rybelsus) e GIP (glucose-dependent insulinotropic polypeptide o polipeptide insulinotropico glucosiodipendente). Questa doppia azione offre un potenziale vantaggio nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue, ma anche sul senso di sazietà e sul metabolismo dei grassi e quindi nella perdita di peso. In particolare,
- GLP-1: come descritto sopra, GLP-1 rallenta lo svuotamento gastrico, riduce l’appetito e stimola la secrezione di insulina in modo glucosio-dipendente.
- GIP: è un ormone prodotto dall’intestino allo scopo di rallentare l’attività secretiva e la motilità gastrica, stimolando nel contempo la secrezione di insulina. I recettori del GIP sono presenti anche sugli adipociti (cellule del tessuto adiposo) e sembra che tirzepatide riesca a regolare anche l’assorbimento dei lipidi. Inoltre, GIP ha un effetto addizionale sulla riduzione dell’appetito, che può potenziare l’effetto sul peso corporeo.
Lo Zepbound è un farmaco contro l’obesità a base di tirzepatide prodotto dall’azienda Eli Lilly, diretto “concorrente” di Wegovy prodotto da Novo Nordisk; anche in questo caso si tratta di una molecola utilizzata in precedenza per il diabete di tipo 2.
E’ analogo in tutto e per tutto con Mounjaro.
Controllo della Glicemia
Tutti e quattro i farmaci (Mounjaro, Ozempic, Wegovy e Rybelsus) sono efficaci nel migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2. Tuttavia tirzepatide ha dimostrato un’efficacia superiore nella riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) rispetto a semaglutide, con minori effetti collaterali.
Perdita di Peso
Sia i farmaci a base di semaglutide (Ozempic, Wegovy) che tirzepatide (Mounjaro) hanno mostrato un notevole impatto sulla perdita di peso. Tirzepatide tende a essere più efficace.
Nei trial clinici, tirzepatide ha portato a una perdita di peso media tra il 15-20% del peso corporeo iniziale, risultati superiori rispetto a semaglutide.
Wegovy è stato comunque associato a una significativa perdita di peso, con una riduzione media del 15% del peso corporeo in alcuni studi.
L’efficacia della tirzepatide nel trattamento dell’obesità si basa su diversi meccanismi:
- riduzione dell’appetito. La tirzepatide agisce sul sistema nervoso centrale per aumentare il senso di sazietà, riducendo così il desiderio di mangiare e facilitando una riduzione delle calorie e, quindi, dell’apporto calorico introdotto;
- aumento della sensazione di sazietà. La tirzepatide favorisce il rallentamento dello svuotamento gastrico. Ritardando il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino, si prolunga il senso di pienezza dopo i pasti;
- riduzione del desiderio di cibi ad alto contenuto calorico a puro scopo edonistico.
I risultati degli studi clinici sulla tirzepatide per il trattamento dell’obesità sono estremamente promettenti avendo dimostrato che i pazienti trattati con tirzepatide al dosaggio massimo di 15 mg hanno perso in media il 22% del loro peso corporeo in un periodo di 72 settimane. Il 90% dei pazienti ha perso più del 10%, il 78% ha perso più del 15% e il 63% ha perso più del 20% del peso iniziale”, sottolinea lo specialista.
Questi dati superano quelli osservati con altri farmaci per la perdita di peso, come gli agonisti del GLP-1 (per esempio, la semaglutide). La significativa riduzione del peso suggerisce che la tirzepatide potrebbe diventare un’opzione terapeutica di prima linea per il trattamento dell’obesità.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali comuni per tutti questi farmaci includono nausea, vomito, diarrea e disturbi gastrointestinali. La tollerabilità può variare da persona a persona e in genere questi effetti collaterali sono più comuni nelle prime settimane di trattamento.
Considerazioni di sicurezza specifiche:
Pancreatite: Gli agonisti del recettore GLP-1 (inclusi semaglutide e tirzepatide) sono stati associati a un piccolo aumento del rischio di pancreatite, sebbene questo evento sia raro. È generalmente raccomandato evitare questi farmaci in pazienti con una storia di pancreatite.