Frutti Esotici

Dattero

Getting your Trinity Audio player ready...

Il dattero è il frutto commestibile molto energetico della palma da datteri (Phoenix dactylifera) (fam. Arecaceae). Si tratta di un albero longilineo ed imponente, che raggiunge altezze elevate sfiorando addirittura i 20 o 30 metri.

Tipico frutto dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale sino ai fiumi Tigri ed Eufrate, il dattero è caratteristico dei Paesi a clima caldo. Infatti, è attualmente coltivato nelle aree del Mediterraneo, in Arabia, nel Golfo Persico, nelle Canarie ed in America Meridionale.

Il giuggiolo (Ziziphus jujuba), è detto anche dattero cinese.

Il dattero è più propriamente una bacca. La palma da datteri è una pianta longeva e produttiva; alcune specie iniziano a produrre frutti già dopo tre anni e possono vivere sino a tre secoli; in determinate condizioni – in particolare durante la piena maturità della pianta (circa 30 anni) – le palme da dattero possono produrre annualmente oltre 50 chili di frutti.

La palma da dattero si sviluppa rapidamente: le radici, possenti, scavano nel terreno sostenendo il corpo della pianta e cercando nutrimento negli strati più profondi del suolo.

Il tronco della palma da dattero, ruvido e rugoso, è rivestito da squame, residui dei peduncoli di foglie vecchie. Le foglie, fronde rigide verdastre lunghe anche tre metri, costituiscono una sorta di corona sulla cima dell’albero, tipica caratteristica delle palme.

I fiori, raggruppati in pannocchie, sono piccoli e gialli, mentre i datteri sono frutti dolci contenenti un seme legnoso

I datteri sono bacche carnose ovate alle estremità, lunghe da 4 a 6 cm, contenenti un “nucleo” allungato, segnato con un solco longitudinale. Ciò che è colloquialmente noto come il “nucleo” o “nocciolo” del dattero, avvolto nell’endocarpo membranoso, è in realtà il seme molto duro ed appuntito. Il frutto non è una drupa in quanto lo strato più interno del frutto (l’endocarpo) è membranoso e non legnoso.

I datteri, nelle spighe, si riuniscono in grappoli fitti da 200 o addirittura 1.000 frutti ciascuno.

Il termine dattero deriva dal greco antico δάκτυλος (si legge dáktylos), dito, con riferimento alla forma di questo frutto.

Esistono due tipologie di datteri, a polpa dura o molle: i primi sono particolarmente rinomati dai Paesi Arabi, dunque maggiormente coltivati e commercializzati. I datteri a pasta molle, più carnosi, sono apprezzati in particolare nei Paesi Europei ed Americani.

La maggior parte dei datteri viene sottoposta ad un processo di essiccazione, al fine di aumentare la concentrazione zuccherina e di prolungarne i tempi di conservazione.

Ad ogni modo, alcune varietà di datteri (si ricordano: Berhi e Hiann) si rivelano adatte per essere consumate fresche.

Varietà di datteri

Esistono molte varietà, ognuna con caratteristiche uniche. Ecco alcune delle principali varietà, le loro proprietà e i benefici per la salute:

1.      Medjool

  • Caratteristiche: I Medjool sono grandi, morbidi e dolci, con una polpa carnosa e un gusto di caramello.
  • Proprietà: Ricchi di fibre, vitamine B, potassio, magnesio, e antiossidanti.
  • Benefici: Supportano la salute del cuore, favoriscono la digestione grazie al contenuto di fibre e aiutano a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Dose consigliata: 2-3 datteri al giorno forniscono energia e nutrienti senza eccedere in zuccheri.

2.      Deglet Noor

  • Caratteristiche: Di dimensioni più piccole rispetto ai Medjool, hanno una polpa più compatta e un sapore meno dolce, simile al miele.
  • Proprietà: Ricchi di ferro, fibre e antiossidanti. Hanno un basso contenuto di grassi e proteine.
  • Benefici: Aiutano a combattere la stanchezza grazie al ferro e sono ottimi per la salute intestinale.
  • Dose consigliata: 4-5 datteri possono essere consumati come snack o aggiunti a piatti dolci e salati.

3.      Barhi

  • Caratteristiche: Una varietà più rara, con una consistenza simile a quella del burro e un gusto molto dolce, quasi cremoso.
  • Proprietà: Alti livelli di potassio, fibre e vitamine A e C.
  • Benefici: Ottimi per regolare la pressione sanguigna e supportare la salute della pelle grazie al contenuto di vitamina C.
  • Dose consigliata: 2-3 datteri al giorno per godere di un dolce naturale e nutriente.

4.      Ajwa

  • Caratteristiche: Una varietà nera di datteri coltivata principalmente in Arabia Saudita, nota per il suo sapore meno dolce e leggermente speziato.
  • Proprietà: Ricchi di fibre, antiossidanti e contengono importanti minerali come il magnesio e il fosforo.
  • Benefici: Aiutano a ridurre l’infiammazione, migliorano la salute ossea e possono avere proprietà antimicrobiche.
  • Dose consigliata: 3-5 datteri al giorno possono essere consumati per rafforzare il sistema immunitario e migliorare la salute delle ossa.

5.      Zahidi

  • Caratteristiche: Di forma ovale, colore dorato e consistenza croccante. Sono meno dolci delle altre varietà.
  • Proprietà: Contengono un alto contenuto di fibre, vitamina B6 e minerali come il ferro e il magnesio.
  • Benefici: Supportano il metabolismo, migliorano la digestione e sono benefici per la salute del cuore.
  • Dose consigliata: 4-5 datteri al giorno come spuntino energetico e nutriente.

Dato l’elevato potere energetico, il consumo di datteri è sconsigliato per chi segue un regime alimentare ipocalorico, mentre può essere raccomandato durante le diete energetiche, in particolare in caso di debilitazione fisica e di affaticamento.

Valori nutrizionali

Il dattero fresco, quando raggiunge la maturità, è un frutto fragile e delicato da trasportare. In parte è per questo motivo che viene essiccato (dal 70% di acqua si arriva al 20%). Il suo valore energetico, da essiccato, è di 287 kcal per 100 grammi; sono costituiti dal 50-70% di zuccheri (glucosio, fruttosio e saccarosio), 20-30% di acqua, 2,7% di proteine e 0,60% di grassi. Contiene anche vitamine (B2, B3, B5 e B6), una piccola quantità di vitamina C e sali minerali (potassio e calcio). È anche ricco di cromo e fibra.

Visto lo scarso contenuto in proteine, i datteri sono adatti anche nelle diete ipoproteiche.

Inoltre, la polpa del frutto è fonte di magnesio. La palma da dattero – in particolare delle zone sahariane – cresce in terreni ostili, sabbiosi e ricchi di sali di magnesio (contiene all’incirca 50-60 mg di magnesio per 100 g di prodotto).

Ad ogni modo, il magnesio non rappresenta l’unico minerale contenuto nel dattero; si ricorda anche il ferro, il potassio, il rame, lo zinco, il calcio, il manganese ed il fosforo. Ad eccezione della tirosina, il dattero contiene anche tutti gli aminoacidi essenziali, seppur in modiche quantità; infine, contengono anche una modesta quantità di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B (B1, B2 e B6).

I datteri erano l’ingrediente base della diaphoenix, un rimedio della farmacopea marittima occidentale nel diciottesimo secolo.

Benefici generali dei datteri:

  • Ricchi di fibre: Migliorano la digestione e prevenire la stitichezza.
  • Fonte di energia: Grazie agli zuccheri naturali, i datteri sono perfetti come snack energetico.
  • Antiossidanti: Aiutano a combattere i radicali liberi, proteggendo le cellule dall’invecchiamento.
  • Sostegno al sistema nervoso: Il potassio contenuto nei datteri supporta il funzionamento del sistema nervoso e regola la pressione sanguigna.
  • Salute delle ossa: I datteri contengono magnesio, manganese e calcio, minerali essenziali per la salute delle ossa.

Usi in cucina

Ovviamente, i datteri possono essere gustati “al naturale”; in ambito culinario, i datteri si abbinano perfettamente a formaggi e mascarpone, oppure a frutta secca come noci, mandorle o nocciole. Ancora, i datteri sono utilizzati anche per decorare dessert.

I datteri più carnosi, quelli a polpa molle, sono talvolta sfruttati per preparare mieli (o, per meglio dire, sciroppi). Il “miele di dattero”, ottimo sostituto di zucchero e burro in cucina, è ottenuto semplicemente frullando i datteri maturi (consigliati quelli a pasta molle) aggiungendo eventualmente pochissima acqua per favorire l’impasto.

I datteri a pasta dura, invece, possono subire processi di essiccazione per essere successivamente ridotti in farina. La farina di dattero viene, in genere, mischiata a quella d’orzo, al fine di preparare il noto pane di datteri, specialità dei Paesi arabi.

Il cosiddetto vino di datteri si ottiene invece dalla fermentazione dei frutti omonimi, lasciati macerare in acqua. Nello specifico, si tratta di arrak, un vino liquoroso simile all’acquavite, molto diffuso nello Sri Lanka ed in India.

I noccioli del dattero, previa tostatura, vengono talvolta utilizzati come surrogato del caffè.

Dal tronco della possente palma, si ricava una sorta di soluzione lattiginosa, dal sapore originale e dolce. Quando lasciata fermentare, questo latte si trasforma nel cosiddetto laghbì, o laghbì, una particolarissima bevanda euforizzante ed inebriante.

Curiosità 

Tradizionalmente, i musulmani rompono il digiuno del Ramadan con i datteri.

Secondo la tradizione musulmana, il dattero è il frutto del paradiso, un frutto miracoloso per le sue numerose virtù nutrizionali. Nel Corano, è menzionato in particolare in Maryam, la diciannovesima Sūra. I suoi numerosi benefici legati alla sua composizione sono particolarmente apprezzati nel contesto della gravidanza e del parto per aiutare le donne durante queste fasi della vita.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere, il sito amaperbene.it è indipendente, senza un editore e senza conflitti di interesse, non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. Per saperne di più contatta la redazione: redazione@amaperbene.it

Articoli Correlati