Crondo | Chondrus crispus (L.) Stackh.
Il carragheen o crondo crispo (Chondrus crispus Stackhouse, 1797) è un’alga marina rossa appartenente alla famiglia delle Gigartinaceae; cresce nelle acque temperate di entrambe le coste atlantiche; è costituita da fibre igroscopiche chiamate carraghenani (mucillagini) che, reidratandosi, formano nell’in-testino una densa massa gelatinosa che ha il potere di agire come sollievo alla costipazione (irregolarità intestinale). Il gel che si forma aumenta il volume della massa fecale, ne ammorbidisce il contenuto e stimola la peristalsi intestinale facilitando lo svuotamento e la defecazione.
Il termine Chondrus proviene dal greco antico χόνδρος (khóndros, “cartilagine”), per la sostanza gelatinosa che produce quando questa alga viene bollita. L’epiteto specifico crispus viene da crispo increspare, arricciare: increspato, ricciuto, crespo.
Il Chondrus crispus è un’alga rossa molto diffusa lungo le coste dell’Irlanda e della Gran Bretagna, ma si trova anche sulle coste dell’Islanda, delle isole Fær Øer, sulle coste occidentali del Mar Baltico e della Spagna. Si trova anche sulle coste atlantiche del Canada e degli Stati Uniti, mentre la distribuzione al di fuori dell’Atlantico deve essere ancora verificata. Il suo habitat è quello delle acque temperate di entrambe le coste atlantiche dove si sviluppa sulla roccia dalla zona intermedia intercotidale alla zona subtidale, fino al fondo dell’oceano. È in grado di sopravvivere con una luce solare minima.
Il crondo crispo, conosciuto tra i consumatori come muschio d’Irlanda, è una piccola alga a forma di cespuglio, con ramificazioni fitte di colore violetto rossiccio che arrivano a 15–30 cm di lunghezza, ricoprendo le rocce vicino alla costa dove l’acqua è più bassa. Le sue fronde sono raccolte a mano verso la fine dell’estate evitando di staccare la base della pianta ancorata al fondo, per consentirle di ricrescere nuovamente; vengono prima lavate in acqua salata per ripulirle dalla sabbia e poi lasciate seccare al sole ed al vento per circa dieci giorni, durante i quali si scolorano diventando di un bianco argenteo.
I carraghenani contenuti nel Chondrus hanno proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa e quindi sono indicati nelle coliti e nel colon irritabile.
L’Alga Chondrus ha la proprietà di gonfiarsi all’interno dell’intestino sviluppando una massa gelatinosa con effetto trascinante e contemporaneamente lenitivo e protettivo delle mucose intestinali; in questo modo, essa è in grado di rimuovere in modo efficace il materiale fecale stagnante dalle pareti del colon, evitando l’accumulo di tossine nel sistema portale linfatico; inoltre rimuove muco, gas, funghi, parassiti e detriti cellulari facilitando l’azione peristaltica e migliorando la funzione di assorbimento. L’alga è in grado di chelare le tossine dei metalli tossici (soprattutto mercurio, piombo, cadmio ecc.) presenti nell’intestino e di portarle fuori tramite la naturale evacuazione; contribuisce infine a creare una sana flora batterica e cede all’organismo preziosi sali minerali, oligoelementi, aminoacidi essenziali ed acidi grassi polinsaturi.
Come l’agar-agar l’alga Condrus ha un alto contenuto di amidi, polisaccaridi che le conferiscono il potere addensante; tali amidi sono noti col nome di carragenine (o carraghenine); essa produce tuttavia una gelatina più soffice di quella ottenuta dall’agar-agar; si usa per legare zuppe, stufati, salse e anche come addensante e stabilizzante sia alimentare (gelati) che per utilizzi cosmetici. Per questi utilizzi è indicato come E407 o E407b.
Il Carragheen è ricco di minerali, soprattutto iodio ed è una buona riserva di vitamina C; diversamente dall’agar-agar non viene lavorato, per cui in proporzione se ne deve usare una maggior quantità. La preparazione richiede dapprima un ammollo breve in acqua e poi una buona cottura per addensarsi; se la cottura è breve si può consumare come una qualsiasi verdura di terra. Come la dulse, il Carragheen prima della cottura necessita di un’accurata pulizia per eliminare eventuali pezzi di conchiglia trattenuti.
L’assunzione di carragenina potrebbe interferire con quella dei farmaci antipertensivi, degli antidiabetici orali, degli anticoagulanti e degli antiaggreganti.