Condurango | Marsdenia Condurango Reich. F.
Il condurango è una pianta medicinale chiamata con il nome latino Marsdenia codurango appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae. La pianta è una liana che cresce nella cordigliera delle Ande, in particolare Colombia, Ecuador e Perù.
E’ ricco di costituenti chimici quali flavonoidi, tannini, steroidi (sitosterolo), triterpeni, glucosidi come conduran-gina, conduritolo, condurangobiosio, alcune delle quali appartengono al gruppo dei digitali eterosidi che possono provocare la sensazione di costrizione esofagea con conseguente vomito.
Altri costituenti del condurango includono derivati idrossilati del pregnano, acido clorogenico e caffeico, derivati cumarinici.
Il termine Marsdenia del genere è stato dedicato all’orientalista e botanico britannico, nato in Irlanda, William Marsden (1754-1836), della British East India Co., che erborizzò a Sumatra. Il nome Condurango deriva dai vocaboli indios Cundur Angu e significa “Liana del condor”. Infatti gli Indios pensavano che il Condor guarisse dai morsi dei serpenti mangiando questa liana.
Il Condurango è una liana legnosa tropicale che cresce fino a circa 10 m. x circa 0,60 metri di diametro ed è piuttosto legnosa e robusta. Le foglie sono vellutate a forma di cuore. I fiori sono piccoli e di colore marrone chiaro verdastro a forma di imbuto e in infiorescenze a ombrella. Il Condurango ha odore misto di Cannella e Pepe.
L’estratto della corteccia di condurango trova applicazione in erboristeria come integratore analgesico e tonico.
La Marsdenia cundurango è una pianta utilizzata da tempi remoti dalle popolazioni locali per una varietà di problemi digestivi e di stomaco. La pianta aiuta la digestione essendo uno stimolante amaro adatto per aumentare i succhi digestivi. È anche usata per alleviare la nausea e il vomito, per calmare lo stomaco nervoso, per alleviare il dolore e i crampi allo stomaco, per le ulcere gastriche e per aumentare la bile nella cistifellea, nel fegato e nel pancreas.
Nei sistemi di erboristeria attuali del Perù è considerato un analgesico, stimolante dell’appetito, carminativo (espelle i gas intestinali), colagogo (aumenta la bile della cistifellea), emostatico (ferma il sanguinamento), stomachico (aiuta la digestione) e tonico. È spesso usato per una varietà di disturbi digestivi ed è particolarmente raccomandato per le ulcere gastriche sanguinanti. In Brasile, il condurango, è usato per perdita di appetito, dispepsia, gastralgia, gastrite, nevralgia, mal di stomaco, cancro allo stomaco, ulcere allo stomaco e reumatismi.
Introdotta in Occidente come pianta attiva contro il cancro, non è mai stato confermato tale effetto.
Può ritornare utile nel trattamento di fessure ulcerate della commessura labiale (perlèche) e anale. Veniva solitamente anche indicato per curare la nausea durante la gravidanza, ma questo utilizzo è ad oggi sconsigliato in quanto non esistono prove certe che sia innocuo per l’organismo: anzi, ad alte dosi il condurango (principio attivo, la Condurangina) risulta tossico a livello di sistema nervoso centrale, con conseguenti effetti collaterali quali paralisi e convulsioni.
Nella Farmacopea Italiana è registrato l’utilizzo della corteccia, del decotto e dell’estratto fluido di condurango dal 1929, con azione farmacologica tipica delle sostanze amare.