Da sapere

Composti organici volatili e Piante che purificano l’aria

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La casa è realmente un luogo sicuro per la nostra salute? Potrebbe non essere proprio così perché spesso nemici invisibili, come sostanze nocive e pericolose, si disperdono nell’aria tramite l’uso di prodotti e oggetti di uso comune.

L’aria che respiriamo negli ambienti domestici presenta infatti alti livelli di sostanze organiche volatili (VOC) e può essere dalle 5 alle 7 volte più inquinata di quella presente all’esterno.

I composti organici volatili

La classe dei composti organici volatili, (COV) o VOC (dall’inglese Volatile Organic Compounds), comprende diversi composti chimici le cui molecole contengono gruppi funzionali diversi: tali composti nel loro insieme hanno comportamenti fisici e chimici differenti, ma sono accomunati dal fatto che presentano un’elevata volatilità, caratteristica, ad esempio, dei comuni solventi organici aprotici apolari, come i diluenti per vernici e benzine. Tali composti comprendono gli idrocarburi liquidi in condizioni normali (contenenti, come elementi unici, carbonio e idrogeno, e che si dividono in alifatici e aromatici) e i composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi oltre al carbonio e l’idrogeno (detti “eteroatomi”, come le aldeidi, gli eteri, gli alcooli, gli esteri, i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC).

La legislazione italiana, in base al comma 11, art.268 del DLgs152/2006, definisce “composti organici volatili” qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K (20°C) una pressione di vapore di 0,01 KPa superiore. Varie sono le sorgenti di inquinamento di Composti Organici Volatili (COV) nell’aria degli ambienti indoor: gli “occupanti” attraverso la respirazione e la superficie corporea, i prodotti cosmetici o deodoranti, i dispositivi di riscaldamento, i materiali di pulizia e prodotti vari (es. colle, adesivi, solventi, vernici,), abiti trattati recentemente in lavanderia, il fumo di sigaretta e strumenti di lavoro, quali stampanti e fotocopiatrici. Altre importanti fonti di inquinamento sono i materiali da costruzione e gli arredi (es. mobili, moquette, rivestimenti) che possono determinare emissioni continue durature nel tempo (settimane o mesi). Elevate concentrazioni di COV sono riscontrabili, specialmente, nei periodi immediatamente successivi alla posa dei vari materiali o alla installazione degli arredi. L’emissione di COV è più alta all’inizio della vita del prodotto e tende a diminuire notevolmente in tempi abbastanza brevi (da una settimana per vernici e adesivi, a sei mesi per altri composti chimici). Fa eccezione la formaldeide, che tende a presentare rilasci relativamente costanti per molti anni. Infine, un’errata collocazione delle prese d’aria in prossimità di aree ad elevato inquinamento (es. vie ad alto traffico, parcheggio sotterraneo, autofficina) può determinare una importante penetrazione di COV dall’esterno.

Segue una lista di alcune delle VOC più comuni riscontrate negli ambienti domestici:

  • Formaldeide: presente in pannelli di legno, moquette, rivestimenti murali e alcuni tessuti.
  • Toluene: utilizzato in vernici, diluenti, adesivi e alcuni prodotti per la pulizia.
  • Benzene: trovato nel fumo di tabacco, vernici, adesivi e alcuni detergenti.
  • Xilene: presente in vernici, vernici spray, adesivi e sigillanti.
  • Etilbenzene: utilizzato in vernici, inchiostri e adesivi.
  • Stirene: presente in prodotti in plastica, polistirene espanso e alcune schiume isolanti.
  • Acetone: trovato in solventi per unghie, vernici e adesivi.
  • Esano: utilizzato in solventi, adesivi e alcuni prodotti per la pulizia.
  • Cloroformio: presente in alcuni disinfettanti e prodotti per la pulizia.
  • Terpeni: come limonene e pinene, presenti in prodotti profumati come deodoranti per ambienti e detergenti.

Queste VOC possono contribuire all’inquinamento dell’aria indoor e avere effetti sulla salute.

Effetti sulla salute

I COV possono essere causa di una vasta gamma di effetti che vanno da lievi irritazioni agli occhi, al naso e alla gola, fino a effetti più gravi come danni al sistema nervoso centrale e aumento del rischio di cancro in caso di esposizione prolungata. Alcuni di essi sono infatti riconosciuti cancerogeni per l’uomo (benzene) o per l’animale (tetracloruro di carbonio, cloroformio, tricloroetilene, tetracloroetilene).

Per ridurre l’esposizione alle VOC negli ambienti domestici, è consigliabile utilizzare prodotti certificati a basso contenuto di VOC, aumentare la ventilazione e preferire materiali e arredi certificati per la bassa emissione di queste sostanze.

Piante d’appartamento capaci di purificare l’aria

Negli anni ‘80 la Nasa intraprese una ricerca, durata oltre 20 anni, sulla capacità delle piante d’appartamento di purificare l’aria con l’intento di sperimentare un sistema ecologico capace di purificare l’aria all’interno delle navicelle spaziali. Fu così scoperto che esistono piante che assorbono con le loro foglie le sostanze organiche volatili presenti nell’aria e le convogliano dal fusto alle radici dove gli enzimi metilotrofi le neutralizzano.

Numerose piante da appartamento sono note per le loro proprietà di purificazione dell’aria, grazie alla capacità di assorbire e neutralizzare diverse sostanze organiche volatili (VOC).

Ecco alcune delle piante più efficaci e le loro caratteristiche:

Si tratta di una pianta succulenta con foglie spesse e carnose che contengono un gel utilizzato per scopi medicinali e cosmetici; è davvero facile da coltivare, anche in casa. Oltre a contrastare la formaldeide ed il benzene, è una vera alleata di benessere. Dalle sue foglie carnose si estrae, infatti, un gel naturale molto efficace in caso di scottature. Molte creme lenitive utilizzano l’aloe come ingrediente principale, proprio per le sue benefiche proprietà.

Pianta con fiori colorati che variano dal bianco al giallo, rosso e viola. Rimuove formaldeide, benzene, xilene, toluene e ammoniaca.

Diverse specie con foglie lunghe e strette, spesso variegate. Alcune varietà hanno foglie rosse o gialle. E’ una pianta dall’aspetto esotico ed esteticamente gradevole, che rientra a pieno titolo tra le piante che purificano l’aria. Secondo la NASA, è efficace contro lo xilene ed il tricloroetilene, oltreché il benzene e la formaldeide. L’esposizione a xilene ad alti livelli per corti periodi (14 giorni o meno) o lunghi periodi (più di un anno) causano mal di testa, carenza di coordinazione nei muscoli, vertigini, confusioni e cambiamenti di umore.

Si tratta di una pianta rampicante sempreverde, che cresce facilmente ed è ideale per rivestire pareti e recinzioni. Perfetta anche come tappezzante, anche in zone ombreggiate.

E’ anche una pianta che purifica l’aria e particolarmente efficace contro la formaldeide, benzene, tricloroetilene, xilene e toluene. Riduce la diffusione di particelle inquinanti trasmesse delle feci degli animali domestici, quindi i suoi benefici coinvolgono anche gli amanti degli amici a quattro zampe.

  • Felce di Boston (Nephrolepis exaltata)

Pianta con fronde lunghe e arcuate, ideale per essere appesa. Rimuove formaldeide e xilene.

  • Ficus Benjamin

Albero piccolo con foglie verdi lucide, a volte variegate, il Ficus Benjamin filtra l’aria da agenti inquinanti, come la formaldeide che si deposita sui tappeti di casa o che è contenuta nelle vernici utilizzate per le finiture dei mobili.

In più, è in grado di contrastare il tricloroetilene ed il benzene. Il primo è un liquido incolore che viene utilizzato come solvente per la pulizia delle parti metalliche. Bere o respirare alte concentrazioni di tricloroetilene può provocare effetti sul sistema nervoso, danni al fegato e ai polmoni, anomalie del battito cardiaco ecc. Il secondo è stato classificato dall’IARC come agente carcinogeno del gruppo 1.

  • Palma Areca (Dypsis lutescens)

Palma con foglie lunghe e pennate, adatta a spazi ampi e luminosi. Purificazione dell’aria: Rimuove formaldeide, xilene e toluene.

  • Pothos (Epipremnum aureum)

Pianta rampicante con foglie a forma di cuore, spesso variegate con macchie gialle o bianche.

Rimuove formaldeide, benzene, xilene e toluene.

  • Sansevieria (Sansevieria Trifasciata Laurenti)

Conosciuta anche come “lingua di suocera”, ha foglie lunghe, rigide e variegate. È una pianta molto resistente e facile da curare; è una pianta molto preziosa per la capacità di eliminare la formaldeide presente nell’aria. Spesso, i prodotti che si usano per la pulizia delle nostre abitazioni, la carta igienica e i tessuti da bagno sono pieni di tale tossina. E’ efficace nel rimuovere anche benzene, xilene e tricloroetilene.

Particolare attenzione va posta nei luoghi dove è possibile avere alte concentrazioni di vapori di tricloroetilene; esso de-sensibilizza rapidamente il naso e diviene impercepibile all’olfatto, aumentando il rischio di inalarne dosi elevate. L’esposizione ai suoi vapori può provocare un prolungato bruciore agli occhi e altri problemi di salute ben più gravi.

  • Spatifillo (Spathiphyllum)

Ha foglie verdi lucide e fiori bianchi. È noto anche come “Giglio della pace”. E’ efficace nel rimuovere formaldeide, benzene, tricloroetilene, xilene e ammoniaca.

Queste piante non solo migliorano la qualità dell’aria interna, ma aggiungono anche un tocco di verde e bellezza agli ambienti domestici. Per massimizzare i benefici, è consigliabile avere una varietà di queste piante in diverse stanze della casa.

Redazione amaperbene.it

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