Camomilla romana | Anthemis nobilis
La camomilla romana o nobile, conosciuta anche come camomilla inglese, è una delle numerose varianti della pianta di camomilla. Tra le erbe medicinali è la più utilizzata nel mondo occidentale. Ha proprietà rilassanti ed effetti calmanti sul sistema digestivo.
È una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee. Dal nome botanico di Chamaemelum nobile, si riconosce dal fusto tipicamente ramificato e dalle foglie appuntite, divise in lobi corti e sottili.
I fiori sono diversi da quelli conosciutissimi della camomilla: a forma di piccolo palloncino con diverse file di sottili petali bianchi che circondano un disco di piccoli fiori tubolari gialli. Sono gradevolmente aromatici, senza essere troppo invadenti. La pianta può arrivare a massimo 40 cm di altezza.
Si trova facilmente nelle regioni temperate europee, soprattutto in Francia. La qualità più apprezzata è coltivata nella regione dell’Anjou. Le Maine-et-Loire, all’ottavo posto tra i dipartimenti francesi per superfici dedicate alle piante aromatiche, ne detiene quasi l’esclusività, destinandole circa novanta ettari. Non cresce alle altitudini eccessive e predilige i terreni ricchi di silice. Riesce a vegetare molto bene sui terreni sciolti, ben drenati e sabbiosi. Ama i luoghi particolarmente soleggiati e non sopporta le correnti d’aria o i venti troppo forti. I fiori temono l’umidità delle ore notturne.
Viene coltivata per le sue molteplici proprietà e per gli oli essenziali. Difficilmente si trova allo stato selvatico.
Il termine greco Anthemis significa “piccolo fiore”; nel mondo anglofono è conosciuta anche come english camomile. Gli aggettivi “romana” e “nobile” non hanno nulla a che fare con il luogo di provenienza della pianta: tali attribuiti esaltano le virtù della sua qualità superiore rispetto alla camomilla comune.
I capolini vengono raccolti e fatti essiccare. Contengono oli essenziali, polifenoli, cumarini, acidi grassi e fitosteroli.
La camomilla romana ha proprietà abbastanza differenti dalla camomilla comune con cui non va confusa. Alla camomilla romana si attribuiscono proprietà amaro-toniche, stomachiche, digestive, antispastiche, carminative (favorisce l’espulsione dei gas intestinali), antinfiammatorie, sedative. Il fiore della camomilla romana (Farmacopea Ufficiale), infatti, viene utilizzato in infusi da assumere mezz’ora prima dei pasti in caso di gastriti croniche con atonia e pesantezza postprandiale. Le pianta è considerata la più famosa delle erbe rilassanti.
L’olio essenziale ottenuto dai capolini di camomilla romana, inoltre, è dotato di proprietà antibatteriche e antimicotiche, esercitate soprattutto nei confronti di batteri Gram-positivi e nei confronti di dermatomiceti.
Estratti di camomilla romana trovano impiego elettivo anche in prodotti cosmetici dedicati al trattamento di pelli delicate e sensibili.
Come accennato, la camomilla romana è dotata di proprietà amaro-toniche, stomachiche, antispasmodiche e antinfiammatorie.
Le attività amaro-toniche e stomachiche sono ascrivibili alle sostanze amare contenute nella stessa pianta; mentre le attività antispasmodiche e antiflogistiche sono imputabili ai polifenoli.
L’olio essenziale ottenuto dai capolini di camomilla romana, inoltre, è dotato di proprietà antibatteriche e antimicotiche, esercitate soprattutto nei confronti di batteri Gram-positivi e nei confronti di dermatomiceti.
Inoltre, la camomilla romana è anche in grado di agire a livello del sistema nervoso centrale inducendo sedazione. Da alcuni studi è, infatti, emerso che l’utilizzo di questa pianta è in grado di ridurre i comportamenti aggressivi negli animali.
Tuttavia, nonostante ciò, l’uso della camomilla romana non ha ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo d’indicazione terapeutica.
Nella medicina popolare, la camomilla romana trova impieghi per il trattamento di spasmi e gonfiore gastrointestinale, sensazione di pienezza, disturbi mestruali e stati di agitazione.
Inoltre, la medicina tradizionale, sfrutta la camomilla romana come rimedio esterno in caso d’infiammazioni del cavo orale e della gola, mal di denti, male alle orecchie, mal di testa e riniti.
La camomilla romana è ampiamente utilizzata anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di granuli e tintura madre; la pianta viene impiegata in caso di disturbi digestivi, gonfiore epigastrico, eruttazione, flatulenza e asma nervosa.
L’uso della camomilla romana è controindicato in caso di gastriti acute ed ulcera peptica o in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti ed infine in gravidanza.
Evitare di prendere la camomilla romana se si assumono farmaci come: anticoagulanti (come il Coumadin) e l’aspirina, perché la camomilla può aumentare il rischio di sanguinamento; narcotici, barbiturici, alcol, alcuni tipi di antidepressivi o benzodiazepine; estrogeni e pillola anticoncezionale; antipertensivi, dal momento che può causare un leggero abbassamento della pressione sanguigna; farmaci per il diabete (come l’insulina) perché può abbassare i livelli di zucchero nel sangue; farmaci che vengono scomposti nel fegato (come Fexofenadina); farmaci per l’insonnia; altre erbe di tipo sedativo, come la valeriana e la kava