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Entrambe queste bevande utilizzano le stesse materie prime, eppure presentano sostanziali differenze.
Con il termine “espresso” si indica generalmente una bevanda preparata con una macchina per caffè espresso, sia essa professionale o per uso domestico.
In particolare, la differenza tra “caffè” ed “espresso” è stata evidenziata per la prima volta in Italia, quando a seguito dell’invenzione della moka da parte di Alfonso Bialetti si iniziò a utilizzare la parola “espresso”, fino ad arrivare al rivoluzionario sistema Lampo di Achille Gaggia, che diede vita all’“espresso italiano con crema naturale”.
Con i suoi 25 ml, l’espresso è il caffè italiano più amato e bevuto. Per questo motivo, non sorprende che le parole “caffè” ed “espresso” vengano molto spesso usate indistintamente quando si desidera ordinare questa bevanda al bar o al ristorante.
Una seconda differenza tra caffè ed espresso è il metodo di preparazione, che varia a seconda dal sistema o dalla tecnologia utilizzata. Per ottenere un caffè è possibile adoperare diversi elettrodomestici, dalla moka alla napoletana cocumella, dal bollitore per caffè americano, alla caffettiera French Press e al moderno chemex.
Utilizzando la moka, la pressione del vapore prodotto dall’acqua bollente porta l’acqua a passare attraverso il filtro e a fondersi con il caffè macinato, mentre per il caffè filtro o il caffè americano non c’è pressione. In questo caso, il caffè macinato viene lasciato a contatto con acqua calda e in seguito filtrato.
Per realizzare un autentico espresso italiano con la caratteristica crema in superficie, è necessario invece utilizzare una macchina per caffè espresso manuale o automatica. La pressione dell’acqua calda (9 o più atmosfere) che passa attraverso uno strato di sette grammi di caffè macinato e pressato permette l’estrazione degli oli del caffè, creando il caratteristico strato di crema in superficie, e dando vita a una bevanda davvero unica.
Un buon caffè espresso con circa 6 – 7 g di caffè macinato deve essere preparato con circa 25 – 30 ml di acqua. Un espresso doppio (“Espresso Doppio”) con circa 12 – 14 g di caffè macinato ha di conseguenza un volume di circa 50 – 60 ml.
Per quanto attiene gusto e aroma, confrontando due tazzine, una con il caffè e l’altra con l’espresso, è possibile distinguerle l’una dall’altra semplicemente osservandone il colore. Il caffè presenta una tonalità più omogenea, tendente al nero, mentre l’espresso risulta più chiaro, con una caratteristica sfumatura nocciola in superficie.
All’assaggio, l’espresso si presenta più denso e cremoso rispetto al caffè realizzato con moka. Inoltre, a causa dei differenti metodi di preparazione, anche l’aroma sprigionato risulta differente, molto più intenso ed avvolgente nell’espresso.
Sicuramente, la scelta della miscela è determinante, così come la composizione, l’origine e la tostatura del caffè. Se si desidera preparare un caffè filtro, è importante scegliere il caffè adatto, idealmente macinato più grossolanamente rispetto a quello per preparare l’espresso e caratterizzato da una tostatura più leggera.
Circa la quantità di caffeina, è opinione comune che l’espresso contenga una maggiore quantità di caffeina, ma non è così. La quantità di caffeina presente nel caffè/espresso non dipende dal corpo e dalla concentrazione della bevanda finita, bensì viene determinata dai seguenti fattori:
- la miscela utilizzata
- il metodo di preparazione
- il tempo di estrazione (più a lungo il caffè rimane a contatto con l’acqua, maggiore sarà la quantità di caffeina rilasciata nella tazza).
Comparando le due bevande, a parità di miscela utilizzata, una tazzina di espresso contiene circa 60-80 mg di caffeina, mentre una tazzina di caffè ne contiene circa 100-150 mg.