Buglossa azzurra – Anchusa azurea
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La buglossa azzurra, conosciuta comunemente come Fior di Cervia, è una pianta perenne robusta con portamento cespuglioso che può superare anche il metro di altezza. Appartenente alla famiglia delle Boraginaceae, è originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale; questa pianta selvatica ha conquistato i giardini e gli amanti della flora per la sua bellezza maestosa e la sua natura robusta. Il suo fusto, ramificato nella parte superiore è ispido, con densi peli setolosi che ricoprono tutta la pianta. Ha foglie basali di forma lanceolata, lunghe fino a 15 cm, con margine ondulato e breve picciolo. Quelle che crescono lungo il fusto hanno dimensioni ridotte, di color verde grigiastro. L’infiorescenza è piuttosto lassa e si allunga durante la fioritura. Il calice è diviso fin dalla base in 5 lobi acuti, che sostengono il tubo della corolla che si apre in 5 lobi rotondeggianti, prima rosacei, poi di un bellissimo azzurro-violetto lucido. Al centro c’è una piccola squamosità di colore bianco, densamente pelosa.
Il frutto è formato da 4 acheni a forma di cono, seminascosti dai sepali.
Con le foglie più giovani e i getti fioriferi ancora teneri della pianta, lessati insieme ad altre piante alimurgiche, si possono preparare ottimi risotti, ripieni o frittate. Le foglie giovani sono considerate commestibili, ma la pianta sembra contenere alcaloidi potenzialmente tossici.
Con i fiori invece, si possono decorare colorate insalate crude.
Si tratta di una specie a distribuzione euro-mediterranea presente in quasi tutte le regioni d’Italia. Cresce negli incolti, ai bordi di campi e strade, in ambienti ruderali e in pascoli aridi, al di sotto della fascia montana inferiore.
Etimologia
Il nome generico deriva dal greco “ankousa” (belletto): dalla radice di alcune specie si estraeva una sostanza colorante rossa usata in cosmetica dagli antichi Greci e Romani; il nome specifico si riferisce chiaramente al bel colore della corolla. Il nome comune di “Buglossa”, che significa “Lingua di Bue”, fa riferimento alla peluria ispida che ricopre tutta la pianta. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Proprietà
Le foglie giovani possono essere consumate cotte, mentre i fiori crudi possono essere aggiunti all’insalata. Nella medicina popolare era impiegata come depurativo e diuretico, ma soprattutto come calmantie della tosse, e ridotta in poltiglia per uso esterno contro le infiammazioni, anche se l’alcaloide in essa contenuto, poteva avere effetti negativi sul sistema nervoso; la Buglossa può avere effetti paralizzanti. Dalla radice si ottiene un colorante rosso che come detto era utilizzato in cosmetica.
L’Anchusa Azurea, fino a pochi decenni fa era ritenuta una infestante delle culture ma oggi, a causa dei diserbanti è diventata una pianta in via di rarefazione.
L’Anchusa azurea svolge un ruolo importante nell’ecosistema come fonte di polline e nettare per api, farfalle e altri insetti impollinatori. Contribuendo alla biodiversità e alla salute degli ecosistemi, questa pianta è un elemento chiave nell’ecologia dei giardini e degli habitat naturali.
In passato, l’Anchusa azurea era associata a diverse leggende e credenze popolari. Alcune culture la consideravano una pianta magica, attribuendole poteri protettivi o antimalocchio.