Bosso | Buxus sempervirens
Buxus sempervirens L., noto volgarmente col nome di Bosso comune, Mortella o Bossolo, è una pianta della famiglia delle Buxaceae, spontanea in Italia in zone aride, rocciose, prevalentemente calcaree.
Questa pianta ha un portamento arbustivo e di solito raggiunge altezze che vanno da 3 dm a 3 m. Emana un distintivo odore sgradevole. I fusti all’apice sono per lo più pubescenti, quadrangolari. Le foglie sono sempreverdi, opposte, coriacee, lucide superiormente, mentre inferiormente sono verdi chiare. La lamina è a forma obovata o subrotonda. L’infiorescenza gialla, con un fiore femminile centrale circondato da parecchi fiori maschili.
Il bosso si presta molto alla potatura periodica, ed essendo sempreverde è spesso utilizzato per realizzare siepi sagomate; utilizzato nei giardini degli antichi Romani in forme complesse e fantasiose, scolpite dalla cosiddetta “ars topiaria”, si ritrova immancabilmente nei giardini monastici e nel classico giardino all’italiana dal Rinascimento in poi.
Il nome generico deriva dal greco “pykos” (saldo), per la durezza del legno, oppure dal greco “pyxis” (vasetto), perché il legno era utilizzato per fabbricare piccoli contenitori per farmaci (presso gli antichi Greci la pianta era chiamata “pyxos”); il nome specifico, di origine latina, significa “sempreverde”. In silvicoltura viene impiegato, grazie al robusto apparato radicale, per il consolidamento di terreni instabili, sassosi e aridi.
Il legno che se ne ricava è duro e compatto, di colore giallo e molto pregiato; è impiegato per la costruzione di strumenti musicali a fiato, per le sculture lignee, per ebanisteria, intarsio e per il modellismo navale.
Come pianta medicinale, vengono utilizzate le foglie e la corteccia, per il contenuto in alcaloidi vari (ad es. la bussina) e di altre sostanze lassative; tenere presente che è una pianta potenzialmente velenosa.
Le foglie, raccolte in qualunque stagione dell’anno ed essiccate all’ombra, hanno proprietà sudorifere, colagoghe, purgative e antireumatiche, viene usata la polvere per preparare infusi
La corteccia, raccolta in autunno-inverno o anche in primavera e privata del sughero esterno, è emetica, sudorifera e febbrifuga, viene somministrata come vino medicato o come decotto dolcificato con zucchero o miele.