Balsamo del Perù | Myroxylon balsamum
Il balsamo del Perù è un’oleoresina contenente derivati benzoici liberi o esterificati. Si presenta sotto forma di liquido viscoso dal colore bruno scuro dal forte odore di vaniglia.
Viene ottenuto dall’essudato della corteccia di Myroxylon balsamum var. Pereirae, una pianta appartenente alle Fabacee (o Leguminose) che si trova nell’America centrale (in particolare El Salvador); è presente anche in Sri Lanka e Jamaica.
La droga è data dall’essudato resinoso ottenuto per incisione, battitura e bruciatura della corteccia. L’albero reagisce al trauma producendo un liquido resinoso che trasuda dalla ferita e viene raccolto dagli operatori.
Costituenti chimici dell’olio essenziale: mistura di esteri dell’acido cinnemico, un tempo chiamata “cinnameina” (i costituenti maggiori sono cinnamato di benzile e benzoato di benzile); rappresenta la frazione più importante per gli effetti terapeutici del balsamo del Perù; resine; triterpeni.
Le principali proprietà del balsamo del Perù riguardano la sua attività balsamica, antisettica, antiparassitaria e cicatrizzante. Tali proprietà si devono a una mistura di esteri composta principalmente dal benzoato di benzile; grazie all’attività antiparassitaria, tale sostanza viene utilizzata in forma isolata in gel ed emulsioni per il trattamento della scabbia.
Il balsamo del Perù è utilizzato prevalentemente per via esterna a scopo cicatrizzante, ma è presente anche in specialità medicinali utilizzabili per inalazione per il trattamento delle infiammazioni delle vie respiratorie (suffumigi). Sotto forma di pomate viene usato in caso di ferite infette e a lenta guarigione, piaghe da decubito, ulcere delle gambe e geloni; sotto forma di supposte nella malattia emorroidaria.
Attenzione all’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, ma anche in soggetti allergici alla cannella (cross-reattività).