Assenzio Gentile | Artemisia pontica
L’Assenzio Gentile (Artemisia pontica L.) è una pianta perenne delle Asteraceae, da non confondere con l’Assenzio maggiore (Artemisia Absinthium) o l’Assenzio pontico alpino (Artemisia valesiaca All.), anche se ha proprietà simili a quelle dell’Assenzio maggiore.
Questa pianta officinale spontanea è originaria dell’Europa medio orientale e della zona caucasica, anche se attualmente è per lo più coltivata, più raramente cresce spontanea nelle zone alpine, in terreni poco argillosi, soleggiati e freschi; rifugge dai terreni troppo argillosi o umidi.
L’Artemisia pontica viene definita anche Assenzio minore (o gentile) perché differisce da quella maggiore proprio per la grandezza più contenuta della pianta e per le foglie molto minute.
Differisce nettamente dall’Artemisia abstinthium, nota come assenzio maggiore, per la taglia più contenuta delle piante e per le foglie molto minute; per questo è conosciuta anche come assenzio minore. Ha le stesse proprietà dell’assenzio maggiore, ma spesso viene preferito ad esso.
Si raccoglie l’erba recidendo le piante al piede nel momento della fioritura, cioè verso i primi di luglio.
L’assenzio gentile contiene un olio essenziale, artemisina, absintolo, cineolo, terpeni, sostanze tanniniche e resinose. La pianta viene coltivata soprattutto per le parti aeree, usate in liquoreria per la fabbricazione di vermut. L’Artemisia Pontica può essere utile nelle infiammazioni uterine, per dismenorrea e amenorrea.
L’Assenzio gentile ha proprietà benefiche utili in caso di infiammazione uterina, dismenorrea, amenorrea, cefalea, disturbi della menopausa.
Il gusto dell’Artemisia pontica è molto simile all’anice, leggermente amaro ma caldo ed avvolgente. L’Assenzio gentile viene largamente adoperato come agente aromatizzante in amari alcolici (come il Vermouth, ad esempio), bevande analcoliche ed in alcuni dolci e dessert. Con l’Assenzio viene anche adoperato un omonimo liquore, la cui preparazione è illegale in alcuni paesi, il cui abuso può provocare disturbi anche gravi al sistema nervoso centrale.
Al suo interno, contiene i seguenti principi attivi: olio essenziale, artemisina, absintolo, cineolo, terpeni, sostanze tanniniche e resinose. Le sostanze resinose e l’olio essenziale conferiscono all’assenzio minore anche proprietà digestive, molto utili in caso di disturbi della digestione, atonia gastrica, inappetenza e vomito nervoso.
Nello specifico, in caso di inappetenza è indicata l’assunzione di una tisana all’incirca trenta minuti prima dei pasti, mentre per i disturbi gastrointestinali è preferibile dopo i pasti.
La sua somministrazione è controindicata in caso di allattamento al seno, perché conferisce un sapore amaro al latte. Trattandosi di una pianta contenente principi attivi anche tossici, si consiglia di utilizzarla dopo aver consultato uno specialista, attenendosi scrupolosamente a tempi e modalità di somministrazione.