Asparagina
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L’asparagina (Asn) è un amminoacido polare non essenziale; è una molecola chirale. L’enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari che entrano nella costituzione delle proteine. È l’ammide dell’acido aspartico: la sua catena laterale reca un gruppo carbossammide. Il suo nome deriva dall’essere stata inizialmente isolata da estratti di asparago. Si forma a partire da acido aspartico. È il primo amminoacido ad essere stato isolato ed è sintetizzato dal fegato.
L’asparagina svolge diverse funzioni biologiche nel corpo:
- è un amminoacido prodotto naturalmente dal corpo umano come costituente base delle proteine;
- è fondamentale per la produzione di proteine, enzimi e tessuto muscolare del corpo; aiuta a sintetizzare le proteine muscolari; influisce sulla sintesi delle glicoproteine
- convertendo l’asparagina in acido aspartico, il cervello e il sistema nervoso acquistano energia per il metabolismo. In quest’ottica l’asparagina aiuta nel controllo del metabolismo, nella buona salute del sistema nervoso e nel mantenere un giusto equilibrio delle nostre emozioni.
- è un precursore del neurotrasmettitore GABA con azione rilassante sul sistema nervoso;
- è coinvolta nei processi di produzione di energia: trasportando l’azoto nell’organismo, costituisce un importante supporto per la produzione energetica ed è importante per il tessuto nervoso, per lo sviluppo e la funzionalità del cervello;
- è coinvolta nella gluconeogenesi e nel ciclo dell’urea, un processo biochimico che aiuta il corpo a convertire l’ammoniaca, un prodotto di scarto tossico del metabolismo delle proteine, in urea, che può essere eliminata attraverso l’urina.
Essendo necessaria per il metabolismo dell’alcol, l’asparagina viene impiegata nella preparazione di farmaci per il trattamento dei postumi da ubriacatura.
Le proprietà diuretiche dell’asparago derivano in parte dalla capacità che ha l’asparagina di irritare l’epitelio renale secernente. Ad alcuni suoi metaboliti venne originariamente imputato il tipico odore che assumono le urine di chi si è cibato di asparagi. In seguito si è scoperto che oltre all’abbondante produzione di N-metilurea, il fenomeno è da imputare al contenuto di alcuni composti solforati tipici di questo alimento.
L’asparagina è attivamente captata dalle cellule di alcuni tumori, che la usano per la replicazione cellulare; bloccando l’azione – ad esempio attraverso l’enzima asparaginasi, di origine batterica, che degrada l’asparagina ad acido aspartico e ioni ammonio – le cellule leucemiche vengono private di un loro nutriente essenziale.
L’enzima asparaginasi catalizza l’idrolisi dell’asparagina in acido aspartico e ammoniaca. L’asparaginasi, presente in molti funghi e batteri e in alcuni animali, presenta attività antitumorale: la neoplasia più sensibile al trattamento è la leucemia linfocitica acuta dell’età infantile. L’enzima ha spiccata attività immunodepressiva e pertanto deprime il tasso di anticorpi in seguito alla somministrazione di svariati antigeni e la reazione di rigetto verso organi trapiantati.
L’asparagina è un amminoacido largamente distribuito in natura; è presente infatti in un’ampia gamma di alimenti: oltre agli asparagi, lo contengono patate, noci, legumi, soia, manzo, pollame, pesce, uova, latticini, nella parte esterna del caffè, nei germogli degli asparagi.
Anche se il corpo è in grado di sintetizzare l’asparagina, l’assunzione attraverso la dieta può comunque contribuire al bilancio nutrizionale complessivo.
L’asparagina è presente in dosi maggiori nella parte esterna del caffè, nei germogli degli asparagi e nelle patate.
L’asparagina libera è necessaria per la formazione di acrilammide, sostanza tossica volatile che si produce per la reazione di Maillard in quantità crescenti con la temperatura e i tempi di cottura. Non è nota la formazione di acrilammide con la cottura a vapore.
Essendo presente soprattutto nella carne nei vegetariani/vegani la quota assunta con l’alimentazione potrebbe risultare insufficiente.
È importante notare che l’asparagina è diversa dall’aspartame, un dolcificante artificiale che contiene l’aminoacido aspartico (un omologo dell’asparagina) e la fenilalanina. L’aspartame è utilizzato come sostituto dello zucchero in molti alimenti e bevande a basso contenuto calorico.