Fungo Armillaria Gallica
L’Armillaria Gallica Marxm. & Romagn, anche detta Armillaria bulbosa, è una curiosa variante del fungo Chiodino classico, facilmente riconoscibile per via del suo gambo a forma clavata, anche detta “bulbosa” (da qua il nome comune di Armillaria bulbosa).
E’ detta Armillaria gallica dal latino Gallica, ovvero della Gallia, ad indicare il suo aerale tipico, oggi quasi scomparso dal nostro Nord Italia, per via del riscaldamento globale del pianeta, che ha modificato i caratteri climatici tipici della Pianura Padana, tanto da poter esser considerato come fungo raro. Tra i caratteri che meglio possono far identificare facilmente questo fungo, non c’è solamente il gambo “clavato” ma anche per l’anello che, soprattutto negli esemplari giovani risulta assente, con un velo lanuginoso in tutto e per tutto simile al “tessuto-non-tessuto” che può essere appena accennato, sfrangiato o persino molto spesso ma assente negli esemplari adulti, di colore bianco o bianco-grigiastro, bianco-giallognolo. Capita frequentemente che questo velo risulti di colore giallastro-oro e che non si limiti ad interessare la parte più alta del gambo ed il dorso inferiore del cappello, ma si allunghi, sfrangiato, fino alla base del gambo, conferendogli una colorazione interamente giallognola. Il cappello risulta spesso coperto da una fitta peluria di squamette marroncine, ma dalla punta bianchiccia, soprattutto negli esemplari giovani.
Anche questa varietà di Chiodino può essere camaleontica, ed il suo colore variare a seconda dell’albero che ha colonizzato, con colorazioni anche grigiastre-oliva-verdognolo ed anello unito al cappello, con effetto di “bava gialla” su sfondo bianchiccio.
E’ commestibile al pari del fungo chiodino con stesse avvertenze d’uso.