Aristolochia | Aristolochia Clematitis
L’aristolochia clematite (Aristolochia clematitis L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia Aristolochiaceae, famiglia caratterizzata da tipici fiori tubolari che, al momento della fioritura, emettono uno sgradevole odore di carne putrefatta che serve a richiamare gli insetti pronubi per l’impollinazione; per questo motivo i fiori vengono chiamati anche “fiori trappola” perché attirano una grande varietà di insetti per impollinarli e li tengono intrappolati nel calice fino a quando l’impollinazione ha avuto luogo. Solo allora la “trappola” si apre e l’insetto può scappare carico di polline. Questo fa dell’aristolochia un’ottima fonte di nettare.
L’aristolochia è una pianta erbacea, a cespuglio, perenne di 2-10 dm con rizoma strisciante, ramoso; i fusti erbacei sono eretti o leggermente a zig-zag, semplici o ramificati alla base; le foglie inserite a spirale con lamina ovato-cordata, apice ottuso; i fiori gialli, brunastri sul lembo, saldati a tubo con base ingrossata e posizionati all’ascella delle foglie. Per via della forma dei suoi fiori, questa pianta medicinale orientale è conosciuta come “fiore della pipa”. I suoi fiori eleganti hanno ispirato molti artisti dell’epoca dell’Art Nouveau.
Aristolochia dal greco àristos (ottimo) e locheia (parto), per la credenza popolare secondo cui tali piante facilitano il parto. In effetti, la pianta è nota fin dall’antichità per l’azione stimolante, per accelerare il parto ed alleviarne i postumi e per le proprietà astringenti, diuretiche ed emmenagoghe.
Componenti attivi della Aristolochia clematitis: acido aristolochico (0,5-0,9%), aristolochina (alcaloide), clematitina, tannino, olio essenziale, resina, fitosterina, sostanza colorante. E’ una pianta tossica, capace di procurare aborti, avvelenamenti, tachicardia, nausea, convulsioni, degenerazione del fegato e anche la morte per arresto respiratorio. Il principio attivo è l’acido aristolochico, che è molto tossico, dannoso per i reni, ma soprattuto è cancerogeno. In effetti, l’acido aristolochico e i suoi sali sono classificati nella Categoria 1 dei “cancerogeni per l’uomo” (IARC). Per questa ragione, in Europa i farmaci contenenti aristolochia sono vietati da diversi anni.
Un altro uso, tramandato dalle tribù di nativi nordamericani, è come antidoto per i morsi di serpente. Sfortunatamente, tutte le parti della pianta contengono acido aristolochico, Per questa ragione, in Europa i farmaci contenenti aristolochia sono vietati da diversi anni.
Dal punto di vista estetico, tuttavia, l’aristolochia è una bella pianta ornamentale è un ornamento che non dovrebbe mancare nel giardino. Per via della sua storia e tradizione, si trova ancora spesso nei giardini dei monasteri ed é perfetta per i giardini domestici.