Angelica Sinensis
L’angelica cinese (nome botanico Angelica sinensis, nota anche con il nome Dong quai) è una pianta della famiglia delle Umbrellifere. Esistono più di 50 tipi sparse per il mondo e tutte hanno proprietà benefiche. Da qui il nome “angelica” dato dagli antichi proprio per le sue numerose proprietà “angeliche “.
La parte della pianta utilizzata a scopo medicamentoso è la radice.
Diversi sono gli effetti benefici che deriverebbero dall’assunzione di angelica cinese e che valgono agli estratti di questa pianta l’inserimento in integratori di diverso tipo.
La medicina popolare cinese considera il Dong Quai il tonico femminile più importante. Denominata anche il ginseng femminile o pianta delle donne, da millenni viene usata con efficacia in Asia per la cura di tutti i sintomi ginecologici, mestruali o legati alla menopausa e in particolare dei seguenti disturbi femminili: dismenorrea (mestruazioni dolorose), amenorrea (assenza di mestruazioni), sindrome premestruale, irregolarità del ciclo mestruale, disturbi della menopausa (caldane) e spasmi della muscolatura liscia: il merito sarebbe dei fitoestrogeni.
I fitoestrogeni hanno un effetto anfotero perché competono con gli estrogeni sul recettore cellulare: quando i livelli di estrogeni sono bassi, i fitoestrogeni svolgono un’azione estrogenica; quando i livelli di estrogeni sono alti, i fitoestrogeni occupando gli stessi siti recettoriali degli estrogeni, riducono l’attività estrogenica complessiva. L’effetto anfotero dei fitoestrogeni dell’Angelica può giustificare l’uso clinico di questa pianta nell’amenorrea e nella menopausa.
Pertanto l’Angelica ha effetti analgesici, antinfiammatori, antiossidanti, antispasmodici e sedativi. Il fitocomplesso della pianta è costituito da cumarine, fitosteroli (beta-sitostesrolo), polisaccaridi, ferulati e flavonoidi. È anche utilizzata come afrodisiaco.
Diversi studi condotti sulle proprietà di questa pianta, poi, ne attesterebbero proprietà anti-coagulanti, vasodilatatorie e in grado di ridurre la pressione arteriosa e, conseguentemente, di preservare la salute del sistema cardiocircolatorio.
Secondo altre ricerche, infine, l’angelica cinese sarebbe in grado di lenire disturbi diversi tra loro come dolori articolari e costipazione e risulterebbe utile nella prevenzione e nel trattamento delle allergie e nel trattamento in particolare di due disturbi dermatologici, depigmentazione e psoriasi.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Tra gli effetti collaterali più frequenti risulta la fotosensibilizzazione: è bene evitare di esporsi al sole durante l’assunzione di questa sostanza. Molto comune è anche l’effetto lassativo legato al consumo di estratti di questa pianta. Poiché l’angelica cinese sembrerebbe stimolare le contrazioni dell’utero, in gravidanza è bene evitarne il consumo; alcuni studi hanno inoltre messo in evidenza possibili effetti nocivi sul nascituro. Data l’assenza di studi circa la sicurezza dell’impiego dell’angelica cinese in allattamento, è bene evitarne l’uso. Poiché l’angelica cinese risulta avere proprietà anticoagulanti, è bene astenersi dall’assunzione in caso di disturbi della coagulazione, di predisposizione a episodi emorragici e nel caso in cui ci si debba sottoporre a interventi chirurgici. Diverse sono le interazioni farmacologiche da tenere ben presenti in caso di assunzione di angelica cinese: in particolare farmaci anticoagulanti, farmaci antipertensivi, estrogeni e contraccettivi orali. Particolare cautela deve inoltre essere prestata nell’assunzione di questa sostanza nel caso in cui si soffra di patologie sensibili agli ormoni (come alcune forme di tumori, endometriosi, fibromi uterini) che potrebbero venire aggravate dall’esposizione agli estrogeni.