Inquinamento urbano nell’UE

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L’inquinamento atmosferico ed acustico può danneggiare la nostra salute, soprattutto nelle aree urbane, dove vive la maggior parte dei cittadini dell’UE. La Corte ha verificato in che modo le città selezionate applicano la normativa UE finalizzata a meglio tutelare la salute. Ha riscontrato che, nonostante un miglioramento della qualità dell’aria, le norme in materia non sono state sempre rispettate o hanno iniziato ad essere rispettate solo di recente. Ha inoltre osservato che le nostre città sono ancora troppo rumorose. La Corte ritiene che la mancanza di obiettivi di riduzione del rumore da parte dell’UE disincentivi gli Stati membri dal dare priorità alle azioni volte a ridurre efficacemente l’inquinamento acustico. Osserva inoltre che le soglie di segnalazione del rumore riguardano solo la parte della popolazione dell’UE che potrebbe essere esposta a emissioni acustiche nocive. La Corte raccomanda di ridurre i livelli nocivi di rumore.
“Sebbene la qualità dell’aria sia inferiore agli standard di qualità dell’aria dell’Oms in molti paesi dell’Ue, la situazione è particolarmente preoccupante in alcuni Stati membri, tra cui l’Italia e la Polonia”. Lo afferma il rapporto 2025 per il monitoraggio e le prospettive verso lo zero inquinamento, pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente e dalla Commissione europea, attraverso l’analisi delle concentrazioni di particolato fine (Pm2.5) registrate dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in Europa.
Si evidenzia, inoltre, “che le persone di età pari o superiore a 65 anni (così come i bambini) sono le più colpite negativamente dall’inquinamento atmosferico. Inoltre, alcune delle regioni più inquinate coincidono spazialmente con le regioni più povere della parte orientale dell’Europa”.
Nonostante i trend di miglioramento dell’inquinamento atmosferico sia nelle regioni più ricche che in quelle più povere dell’Ue nel periodo 2007-2021, permangono disuguaglianze, con livelli di concentrazione di Pm2.5 costantemente superiori di circa un terzo nelle regioni più povere”, conclude il testo.
Inquinamento urbano, un grave problema sanitario
Tre cittadini dell’UE su quattro vivono in aree urbane e il processo di urbanizzazione avanza, spesso con un impatto negativo sulla qualità ambientale. I cittadini dell’UE sono esposti all’inquinamento proveniente da numerose fonti, come l’aria, il rumore, la luce o le acque reflue. L’inquinamento atmosferico e quello acustico sono tra le sfide ambientali che occorre affrontare con maggiore urgenza in tutta l’UE.
L’inquinamento atmosferico è definito come una concentrazione di contaminanti o inquinanti nell’aria che ha un impatto negativo sulla salute umana o altri effetti nocivi sull’ambiente (cfr. riquadro 1 e figura 2). Le emissioni che inquinano l’aria sono generate da varie attività (cfr. figura 1).

Riquadro 1
Principali inquinanti atmosferici nocivi per la salute nel 2022
In base alle dimensioni, il particolato (PM) si distingue tipicamente in PM10 o PM2,5, entrambi emessi principalmente dalla combustione di combustibili solidi per il riscaldamento domestico (che è responsabile del 43 % delle emissioni di PM10 e del 62 % delle emissioni di PM2.5). Nelle regioni d’Europa in cui spesso si utilizzano ancora combustibili solidi per il riscaldamento domestico, le emissioni di inquinanti atmosferici, in particolare di PM, tendono ad aumentare con gli inverni più rigidi. Alcuni PM provengono da fonti naturali, come il sale marino, la polvere del Sahara e i vulcani, mentre altri tipi (detti PM secondari) derivano da reazioni chimiche che si verificano nell’atmosfera.
- Il biossido di azoto (NO2)è un gas inquinante di colore marrone rossiccio ed è uno degli ossidi di azoto (NOX). La principale fonte delle emissioni di NOx è il trasporto su strada, che rappresenta il 49 % di tali emissioni.
- Il biossido di zolfo (SO2)è un gas inquinante incolore di odore pungente. Il settore dell’approvvigionamento energetico è la principale fonte di emissioni di S02 (44 % di tali emissioni).
- L’ozono troposferico (O3)è un gas incolore che si forma vicino al suolo a seguito di reazioni chimiche tra sostanze inquinanti, come gli N0x, che si producono alla luce del sole; l’ozono è inoltre trasportato verso l’Europa da altre parti dell’emisfero settentrionale e dallo strato superiore dell’atmosfera.
- I composti organici volatili non metanici (COVNM)comprendono una miscela di composti organici con composizioni chimiche diverse. Le principali fonti delle emissioni di tali inquinanti sono le industrie manifatturiere ed estrattive (46 % delle emissioni).
- L’ammoniaca (NH3)è un gas incolore, emesso principalmente dal settore agricolo (93 % di tali emissioni), che contribuisce in modo significativo alla formazione di PM2,5 nell’atmosfera.
Figura 2 – Principali problemi sanitari dovuti all’inquinamento atmosferico e acustico

CORTE DEI CONTI EUROPEA - Report Relazione speciale 02/2025: Inquinamento urbano nell’UE – Le città hanno aria più pulita, ma sono ancora troppo rumorose - 15/01/2025 https://www.eca.europa.eu/it/publications/SR-2025-02