Gli agonisti GLP-1R, la Semaglutide p.II

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La semaglutide è un analogo dell’ormone GLP-1 (glucagon-like peptide-1), una sostanza del nostro corpo che regola i livelli del glucosio e modula l’appetito e il sistema cardiovascolare.
La semaglutide ha una struttura simile per il 94% al GLP-1 umano e agisce sugli stessi recettori attivandoli. Questo porta ad una riduzione della glicemia grazie alla stimolazione della secrezione dell’insulina, ritarda lo svuotamento gastrico riducendo il senso dell’appetito, riduce i lipidi nel sangue, la pressione sistolica e l’infiammazione.
La semaglutide è disponibile in tre diverse specialità medicinali: Ozempic®, Rybelsus®, Wegovy®.
Indicazioni
La semaglutide è indicata per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, per migliorare il controllo glicemico, in aggiunta ad una dieta ipocalorica e ad un aumento dell’esercizio fisico:
- come monoterapia quando l’uso di metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni;
- oppure in associazione ad altri medicinali per il trattamento del diabete.
Ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità del farmaco per la popolazione indicata.
Il produttore ha anche chiesto l’autorizzazione per una forma farmaceutica ad un dosaggio superiore (Wegovy) espressamente indicata come rimedio contro l’obesità in:
- Adulti con indice di massa corporea (IMC):
- maggiore o uguale a 30 kg/m2 (obesi);
- compreso tra 27 e 30 kg/m2 (sovrappeso) in presenza di almeno un’altra patologia correlata al peso come: glicemia alterata (prediabete o diabete mellito di tipo 2), ipertensione, dislipidemia, apnea ostruttiva del sonno o malattia cardiovascolare;
- Adolescenti (con più di 12 anni) con obesità (come definito dalle tabelle di crescita in base al sesso e all’età) e peso corporeo superiore a 60 kg. Il trattamento deve essere interrotto e rivalutato se i pazienti adolescenti non hanno perso almeno il 5% del loro IMC dopo 12 settimane alla dose di 2,4 mg o alla dose massima tollerata.
La Semaglutide appartiene alla categoria dei farmaci ipoglicemizzanti, e in particolare alla classe degli analoghi del recettore GLP-1 (altri sono: dulaglutide, lixisenatide, liraglutide, exenatide, e tirzepatide).
La semaglutide può essere dispensata dietro presentazione di una Ricetta RR – ricetta medica ripetibile. È quindi un medicinale soggetto a prescrizione medica, che deve contenere data e firma del medico prescrivente. Questo tipo di ricetta è valida per 6 mesi e ripetibile automaticamente per 10 volte (a meno che il medico non modifichi il tempo di validità o il numero di ripetizioni).
La semaglutide è stata inserita nella classe A, quindi dei farmaci ritenuti indispensabili per le cure mediche (salvavita) e quelli per le malattie croniche, interamente rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), a meno che non sia presente una nota AIFA, che vincola la rimborsabilità a specifiche condizioni patologiche o terapeutiche in atto. La modalità di fornitura dei farmaci di classe A avviene attraverso le farmacie territoriali o le strutture sanitarie pubbliche.
Posologia
Per la posologia più adatta, seguire sempre i consigli del medico curante.
Seguire con attenzione le istruzioni fornite con il foglietto illustrativo. In caso di qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, rivolgersi al medico o al farmacista.
Come va assunta la Semaglutide?
La semaglutide è disponibile in diverse forme farmaceutiche con diversi dosaggi:
- Soluzione iniettabile da 0,25-0,5-1-1,7-2-2,4 mg in siringa (penna) preriempita;
- Compresse da 3-7-14 mg.
Alcune confezioni di semaglutide (con un numero maggiore di compresse o siringhe) sono prescrivibili dietro presentazione di una RRL – ricetta ripetibile limitativa, cioè per farmaci soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti. Queste confezioni sono state inserite in classe C non negoziata, cioè farmaci approvati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ma il cui prezzo non è ancora stato negoziato ai fini della rimborsabilità dal SSN.
- Soluzione iniettabile: la Semaglutide va iniettata per via sottocutanea nell’addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio una volta alla settimana a qualsiasi ora del giorno, indipendentemente dai pasti. L’iniezione dura circa 5-10 secondi.
Semaglutide non deve essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare.
La dose iniziale è di 0,25 mg di semaglutide una volta alla settimana. Dopo 4 settimane, aumentare il dosaggio a 0,5 mg una volta alla settimana. Se necessario migliorare il controllo glicemico, dopo almeno 4 settimane la dose può essere aumentata a 1 mg una volta alla settimana. Dopo almeno altre 4 settimane, la dose può essere ulteriormente aumentata a 2 mg una volta alla settimana in caso di necessità.
Semaglutide 0,25 mg non è una dose di mantenimento. Non sono raccomandate dosi superiori a 2 mg alla settimana.
Se viene dimenticata una dose, deve essere somministrata non appena possibile ed entro 5 giorni dalla dose dimenticata. Se sono trascorsi più di 5 giorni, la dose dimenticata deve essere ignorata e la dose successiva deve essere somministrata nel giorno regolarmente pianificato. In ogni caso, successivamente i pazienti possono riprendere lo schema di somministrazione abituale una volta alla settimana.
Se necessario, il giorno della somministrazione settimanale può essere modificato, purché l’intervallo tra due dosi sia di almeno 3 giorni (>72 ore). Una volta scelto un nuovo giorno per la somministrazione, si deve continuare la somministrazione una volta alla settimana.
- Compresse
La compressa va assunta per via orale una volta al giorno, a stomaco vuoto a qualunque ora del giorno, deglutita intera con un sorso d’acqua, senza essere suddivisa, frantumata o masticata.
Attendere almeno 30 minuti prima di mangiare o bere o assumere altri medicinali orali.
La dose iniziale di semaglutide è di 3 mg una volta al giorno per un mese. Dopo un mese, la dose deve essere aumentata a una dose di mantenimento di 7 mg una volta al giorno. Dopo almeno un mese a una dose di 7 mg una volta al giorno, la dose può essere aumentata a una dose di mantenimento di 14 mg una volta al giorno per migliorare ulteriormente il controllo glicemico.
La dose massima quotidiana raccomandata di semaglutide è di 14 mg. L’assunzione di due compresse da 7 mg per ottenere l’effetto di una dose di 14 mg non è stata studiata e pertanto non è raccomandata.
Se una dose viene saltata, questa deve essere ignorata e la dose successiva deve essere assunta il giorno successivo.
Aggiunta ad altri farmaci antidiabetici
Quando la semaglutide viene aggiunta alla terapia in atto a base di metformina e/o tiazolidinedione o di un inibitore del cotrasportatore sodio-glucosio (SGLT2), la dose di metformina e/o tiazolidinedione o dell’inibitore SGLT2 può essere mantenuta senza variazioni.
Quando la semaglutide viene aggiunta alla terapia in atto con sulfanilurea o con insulina, è necessario considerare una riduzione della dose di sulfanilurea o di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. L’auto-monitoraggio della glicemia è necessario per correggere la dose di sulfanilurea e insulina, in particolare quando si inizia semaglutide e si riduce l’insulina. Si raccomanda un approccio graduale alla riduzione dell’insulina.
Popolazioni speciali
Non è richiesta una correzione del dosaggio negli anziani; nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o grave o compromissione epatica.
Controindicazioni
La semaglutide non è indicata per i pazienti con diabete di tipo 1 e quelli che possono sviluppare chetoacidosi diabetica.
La Semaglutide non è raccomandata nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale.
Non ci sono dati disponibili sulla sicurezza o efficacia nei bambini o negli adolescenti con età inferiore ai 18 anni.
La semaglutide non deve essere assunta durante la gravidanza. Se una paziente in trattamento desidera iniziare una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la semaglutide deve essere sospesa. A causa della sua lunga emivita, il trattamento con semaglutide deve essere interrotto almeno 2 mesi prima di pianificare una gravidanza.
Reazioni avverse
Come per tutti i farmaci, l’uso di agonisti del recettore del GLP-1 può causare reazioni avverse. Tra queste quelle segnalate con maggiore frequenza sono: disturbi gastrointestinali, come nausea e diarrea (molto comune) o vomito (comune), stomaco gonfio, eruttazioni. In generale, queste reazioni sono state di gravità lieve o moderata e di breve durata. Temibile in alcuni soggetti la pancreatite acuta.
Altre reazioni indesiderate sono: ipoglicemia (in associazione con insulina o altri antidiabetici), riduzione dell’appetito, capogiri, dolore addominale, dispepsia (una sensazione ricorrente di dolore o fastidio nella parte superiore dell’addome), gastrite, eruttazione, flatulenza, stanchezza, riduzione del peso corporeo, aumento delle lipasi e amilasi, colelitiasi (infiammazione della cistifellea con presenza di calcoli), perdita di capelli e aumento della frequenza cardiaca.
Ad ogni modo, il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Sovradosaggio
Negli studi clinici sono stati riportati sovradosaggi dopo iniezione fino a 4 mg in una dose singola e fino a 4 mg in una settimana. La reazione avversa più comunemente segnalata è stata nausea e disturbi gastrointestinali che potrebbero portare a disidratazione. Tutti i pazienti si sono ripresi senza complicazioni.
Non esiste nessun antidoto specifico per il sovradosaggio di semaglutide. In caso di sovradosaggio, deve essere iniziato un appropriato trattamento di supporto a seconda dei sintomi e dei segni clinici manifestati dal paziente. Tenendo conto della lunga emivita di semaglutide, di circa 1 settimana, può essere necessario un periodo prolungato di osservazione e trattamento di questi sintomi.
Per quanto tempo va assunta la semaglutide?
Il trattamento con semaglutide deve durare per tutta la vita, eventualmente riducendo il dosaggio in alcune fasi, a seconda della risposta del paziente e/o su consiglio del diabetologo.