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Un consumo moderato di alcol può essere associato a benefici cardiovascolari e a una riduzione del rischio di mortalità generale del 16% negli uomini e del 23% nelle donne rispetto ai non consumatori. Viene tuttavia confermato un aumento del rischio di tumore al seno.
È quanto emerge dal rapporto ‘Review of Evidence on Alcohol and Health’ della Nasem, National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine, uno dei più autorevoli organi scientifici statunitensi, che presenta una revisione completa delle evidenze sugli effetti del consumo di alcol sulla salute, distinguendo in modo chiaro tra moderato e abuso. Le conclusioni del rapporto sono frutto di un processo di consenso tra esperti, sottoposto a peer review da parte di dieci scienziati indipendenti, e costituiranno la base delle future Dietary.
Il consumo moderato di alcol (≤14 g/die per le donne, ≤30 g/die per gli uomini) risulta protettivo nei confronti di malattie cardiovascolari, con una riduzione significativa di infarto miocardico e ictus ischemico; effetto che sembra legato all’aumento del colesterolo HDL e a una migliore funzione endoteliale. Per quanto riguarda il rischio oncologico come per quello del colon-retto, le evidenze sono meno solide e richiedono ulteriori approfondimenti; non emergono, invece, prove scientifiche di una correlazione tra consumo moderato di alcol e rischio di demenza senile. Il rapporto sottolinea l’importanza di distinguere tra consumo moderato ed eccessivo. I principali rischi per la salute, inclusi i sette tipi di tumore associati all’alcol, “sono strettamente legati all’abuso e non al consumo moderato”, si legge nel rapporto.
Secondo Attilio Giacosa, presidente di Irvas, Istituto per la ricerca su vino, alimentazione e salute, “i principali rischi per la salute sono in relazione a un consumo eccessivo e prolungato e allo stesso tempo, il rapporto evidenzia la necessità di approfondire ulteriormente i potenziali rischi associati al consumo moderato, in particolare per alcune patologie oncologiche. Questo approccio si discosta dalla posizione più cautelativa del Surgeon General Usa, che estende il rischio a qualsiasi livello di consumo senza distinzione”.
National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine: Review of Evidence on Alcohol and Health. https://www.nationalacademies.org/our-work/review-of-evidence-on-alcohol-and-health. https://doi.org/10.17226/28582