Gli antiossidanti presenti nel cacao e nel tè verde sembrano essere molto benefici
Pillole di conoscenza
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Gli antiossidanti presenti nel cacao e nel tè verde sembrano essere molto benefici. Lo conferma uno studio pubblicato su Food and Function e condotto su volontari.
E’ noto che lo stress quotidiano produce effetti che si ripercuotono, tra i vari organi e tessuti, anche sui vasi. In risposta a una situazione stressante, infatti, il corpo rilascia delle molecole che possono avere effetti negativi a livello vascolare. Lo stesso vale, indirettamente, per un comportamento tipicamente indotto dallo stress: il consumo di alimenti ad alto tenore di grassi, che si consumano più facilmente quando la pressione per eventi più o meno stressanti si fa sentire.
Uno studio pubblicato su Food and Function dimostra che alcune delle sostanze di cui il cacao è ricco, i flavanoli, hanno un’attività antiossidante molto potente, capace di offrire un’efficace protezione proprio dei vasi, soprattutto quando la dieta è stata ricca di grassi.
In particolare, i ricercatori dell’Università di Birminghan, in Gran Bretagna, avevano condotto in precedenza alcuni studi nei quali avevano dimostrato separatamente i due aspetti, ovvero che gli alimenti grassi danneggiano il sistema vascolare e influenzano il trasporto di ossigeno al cervello, e che gli antiossidanti (flavanoli in particolare) contenuti nelle bevande a base di cacao e nel tè verde proteggono gli stessi vasi. Ora hanno voluto mettere insieme i due aspetti, verificando se, aggiungendo una bevanda a base di cacao dopo un pasto ricco di grassi, per persone che stavano vivendo una situazione stressante, si avesse o meno qualche effetto.
Nello specifico, hanno chiesto a 23 giovani di entrambi i sessi di consumare un pasto con due croissant ciascuno con 10 grammi di burro, 1,5 fette di formaggio cheddar e 250 millilitri di latte intero, per un totale di 56 grammi di grassi (35 dei quali saturi), seguiti da due tipi di bevande al cacao: una ad alto tenore di flavanoli e una con pochi flavanoli. Il tutto circa un’ora e mezzo prima di uno stress indotto da un test durato otto minuti e basato sulla soluzione di un problema matematico, con segnali acustici di allarme in caso di risposta sbagliata.
Nel frattempo, sia durante la fase di riposo che in quella del test stressante, a tutti sono stati misurati alcuni parametri come l’ossigenazione del cervello, la velocità di scorrimento del sangue nell’avambraccio e l’attività cardiovascolare, oltre a un esame specifico chiamato Brachial Flow-mediated dilatation (FMD), che indica il rischio di eventi cardiovascolari. Come atteso, lo stress ha modificato i parametri, aumentando la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca in tutti i partecipanti. Tuttavia, coloro che avevano bevuto la bevanda con cacao a elevata concentrazione di flavanoli, preparata sciogliendo 12 grammi di cacao in 250 millilitri di latte intero, hanno avuto benefici misurabili.
Gli antiossidanti nel cacao
Il drink con la concentrazione più bassa, ottenuto con cacao alcalinizzato (uno dei normali trattamenti cui viene sottoposto il cacao, soprattutto se deve affrontare lavorazioni come quella che lo porta a diventare cioccolato), e che forniva 5,6 grammi di flavanoli per porzione, è risultato infatti associato a una diminuzione dell’FMD dell’1,2%, e quindi a nessun effetto misurabile, che è rimasta immutata per 90 minuti successivi al test.
I ragazzi che, invece, avevano assunto la bevanda con la concentrazione più elevata, e cioè realizzata con cacao in polvere non alcalinizzato, che aveva fornito 695 milligrammi di flavanoli per porzione, hanno avuto una protezione chiara e misurabile, e un miglioramento di quello stesso parametro, l’FMD, visibile già dopo 30 minuti dal test, e ancora dopo 90. I flavanoli non sembrano avere invece un’efficacia particolare sull’ossigenazione del cervello, neppure quando sono in concentrazioni elevate.
La conclusione è quindi che consumare una bevanda – in questo caso a base di cacao non alcalinizzato – quando, in condizioni di stress, si indulge in un pasto ricco di grassi, aiuta a preservare la salute dei vasi, e controbilancia, almeno in piccola parte, gli effetti negativi.
Ogni giorno
Secondo le linee guida specifiche, pubblicate nel 2022 (le prime dedicate esclusivamente all’effetto cardiovascolare dei flavanoli sulla base di 157 studi clinici), ogni giorno bisognerebbe assumere tra i 400 e i 600 milligrammi di queste sostanze, molto presenti soprattutto nei frutti di bosco e nel tè verde. E bisognerebbe assumerle – specifica il documento – proprio in queste forme, per avere tutti i benefici, e non attraverso i supplementi, il cui effetto è estremamente variabile e non di rado dubbio, data la delicatezza di questi composti.
Oltre ai frutti di bosco, di cui può essere sufficiente una porzione, bastano due tazze di tè verde o appunto di una bevanda al cacao o cioccolato di alta qualità, possibilmente non alcalinizzato, che si trova in genere nei prodotti biologici e nelle preparazioni dal gusto più amaro, meno dolce (l’alcalinizzazione serve per addolcire il sapore). “La vita moderna è stressante e l’impatto dello stress sulla nostra salute è stato ben documentato” hanno concluso gli autori. “Pertanto, qualsiasi cambiamento che possiamo apportare per proteggerci da alcuni dei sintomi dello stress è positivo. Per coloro che tendono a mangiare qualcosa quando sono stressati o dipendono da cibo di scarsa qualità perché svolgono lavori molto stressanti o hanno poco tempo, includere i flavanoli potrebbe fare davvero la differenza”.
Baynham R, Veldhuijzen van Zanten JJCS, Rendeiro C. Cocoa flavanols rescue stress-induced declines in endothelial function after a high-fat meal, but do not affect cerebral oxygenation during stress in young, healthy adults. Food Funct. 2024 Nov 25;15(23):11472-11490. doi: 10.1039/d4fo03834g. PMID: 39552296.